Gazzada Schianno pronta a passare a Sieco, con qualche polemica

Un consiglio comunale in diretta facebook di oltre due ore mezzo per discutere il passaggio da Coinger alla nuova società, che dovrebbe avvenire il 1° gennaio 2022

Gazzada schianno varie

Gazzada Schianno lascia Coinger ed entrerà, se ci saranno le condizioni, in Sieco. Il passaggio pare ufficiale anche se la scelta ha sollevato malumori tra i consiglieri di minoranza e una parte dei cittadini. Il consiglio comunale di venerdì sera ha sancito, di fatto, la volontà della giunta, sindaco Paolo Trevisan in testa, di entrare nella nuova società di gestione rifiuti che ha sede a Cassano Magnago. I  consiglieri di minoranza Marco Maffiolini, Stefano Frattini,  Luca Crugliano  e Francesco Bosco avevano chiesto che fosse convocato un consiglio per discutere del recesso da Coinger e per valutare “quali prospettive dal 1° gennaio 2022, ma soprattutto quali vantaggi economi e operativi ci saranno per i cittadini di Gazzada Schianno”.

La richiesta della minoranza faceva seguito all’iniziativa di alcuni gazzadesi, circa 350, che nei giorni scorsi avevano raccolto le firme per sollecitare l’organizzazione di  un’assemblea pubblica, al fine di spiegare i termini del passaggio al nuovo sistema di raccolta rifiuti. Il compromesso è stato un consiglio comunale in diretta facebook, che ha soddisfatto solo in parte le esigenze dei cittadini, a causa di difficoltà tecniche che hanno reso difficile la comprensione degli interventi.

Quel che è emerso in consiglio è che la spaccatura è abbastanza netta: da una parte la giunta, dall’altra la minoranza e Alfonso Minonzio, ex vicesindaco ormai in aperto contrasto con sindaco e maggioranza.

Paolo Trevisan ha spiegato le ragioni della scelta di lasciare Coinger: «Non accettare la proposta di Coinger di applicare la tariffa puntuale gradualmente, è stata una decisione precisa: non volevamo lasciare la patata bollente alle amministrazioni che verranno, nel 2025, e che dovranno decidere se accettare oppure no la tariffa puntuale di bacino, visto che su quella tariffa graverà il peso degli investimenti che Coinger avrà fatto nel frattempo. Per questo abbiamo dato incarico ai nostri uffici tecnici di individuare una nuova società. I punti di forza di Sieco sono il controllo diretto dell’operato e dei costi, il Know how ventennale, la flessibilità dei servizi e il trasferimento di tutte le incombenze amministrative alla società. Per questo abbiamo fatto redigere una relazione di congruità tecnico economica che noi riteniamo soddisfacente. Sieco ha un grande vantaggio rispetto a Coinger: possiede tutti i mezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti nei sei comuni che fanno parte della società. Gestisce in prima persona i servizi e non ci sono imposizione di alcun tipo, a differenza di Coinger che ci ha imposto, ad esempio, la tariffa puntuale».

Grande nodo da affrontare resta la piattaforma per il conferimento dei rifiuti: lasciando Coinger il comune di Gazzada Schianno non potrà più usufruire della piattaforma di Brunello. L’amministrazione ha così valutato di riattivare quella di Schianno, in via San Francesco, chiusa da 11 anni: «L’area è stata ripulita questo mese inizieranno i lavori per il ripristino funzionale – ha spiegato Trevisan -. I container saranno nove e, secondo la proposta fatta, sarà aperta 15 ore settimanali e ne usufruiranno i cittadini di Gazzada Schianno, Brunello e Lozza al fine di ripartire i costi di gestione. Il servizio porta a porta non cambierà – ha aggiunto poi Trevisan – tranne per l’introduzione del secchiello con il Rfid (il microchip che traccia l’intero ciclo di raccolta dei rifiuti urbani in modo automatico ndr.): il secchiello sarà di 40 litri per le utenze domestiche e per le utenze non domestiche avrà una capacità variabile tra i 250 e 1100 litri. Altra differenza sarà la separazione del metallo leggero dal vetro. Le tariffe non aumenteranno e i servizi non diminuiranno – ha concluso – e in più potremo monitorare costantemente la produzione dei rifiuti. Tutte le decisioni relative al passaggio a Sieco verranno però prese a maggioranza in consiglio comunale e con la società in house a cui affideremo il servizio».

Le obiezioni

«Nessuno ha mai visto il progetto Sieco depositato in Comune – ha detto Minonzio, che si è soffermato anche su vari aspetti tecnici della governance di Sieco e su alcuni problemi sindacali emersi nei mesi scorsi all’interno della società – I dati di bilancio relativi al 2019 delle due aziende sono poi significativi: il patrimonio netto di Sieco è di 231 mila euro, quello di Coinger 2 milioni 500 mila euro. Sieco ha debiti per 4 milioni, Coinger 2 milioni. Questo fa pensare a una società non così solida come Coinger»

Stefano Frattini della Lega ha aggiunto: «Sarebbe interessante capire perché il sindaco sostiene che la gestione di Coinger sia opaca per quanto riguarda la ripartizione dei costi tra i comuni. Inoltre ci chiediamo per quale motivo l’analisi su Sieco sia stata fatta in maniera “informale”: ci spiace ma non va bene. Per Coinger un’analisi è stata fatta nel 2019 e secondo i dati di Ispra, l’istituto superiore per la ricerca ambientale,  Coinger è tra i primi posti nel rapporto costo e qualità della raccolta differenziata. Anche il servizio per le aziende è molto apprezzato. Come quello della spazzatrice che abbiamo utilizzato spesso. La logistica, poi, è importante: i cittadini di Gazzada Schianno possono andare a Brunello, a Morazzone, Vedano Olona e Castiglione Olona. Dal 1° gennaio avranno solo la piattaforma di Schianno».

Francesco Bosco, di “Insieme si può”: «La decisione di uscire da Coinger si fondava sul fatto che non riuscivano a dare certezze ai cittadini sul futuro delle tariffe, avevamo chiesto garanzie che non ci sono state fornite. Ma nemmeno oggi siamo in grado di farlo. Io so che cosa hanno a disposizione i cittadini oggi: un servizio su cui nessuno ha mai avuto niente da dire, una piattaforme utilizzabile sette giorni su sette. Io ho votato contro l’uscita da Coinger proprio per queste ragioni. Faccio un solo esempio: io oggi in Coinger la raccolta del verde, bidone giallo, la pago 30 euro l’anno, in Sieco costerà 60 euro. Insomma, noi partiamo da una certezza; adesso siamo in grado di dire che i cittadini avranno lo stesso servizio agli stessi costi?»

La conclusione

Le cose potranno cambiare, secondo Trevisan, solo a patto che Coinger faccia un passo indietro, ritiri il progetto e proponga una misurazione diversa dei rifiuti e faccia altre proposte a Gazzada Schianno. Se non dovesse accadere si procederà sulla strada intrapresa:  il progetto con l’analisi di congruità di Sieco sarà portato al vaglio del consiglio comunale che ne valuterà la validità. 

 

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Pubblicato il 03 Ottobre 2021
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