L’Atletica Luino si riunisce al Cfp per una rimpatriata fra vecchie glorie

Ad organizzare questo “viaggio” un piccolo gruppo di questi ex atleti, Maria Cristina Meloni, Moica Francescangeli, Paola Ronchi e Corrado Spataro. Il ricordo di un allenatore che ha rapito cuori e passioni di generazioni: Gianpiero Cipolla

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Le rimpatriate nascondono sempre qualcosa di magico, c’è chi le fa dopo anni con i compagni di scuola, chi con ex colleghi di lavoro e chi, come ieri, per ricordare gli anni dell’Atletica Luino.

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Foto della rimpatriata dell’Atletica Luino 4 di 7

Una serata “ricordo da ricordare” quella tenutasi giovedì presso il salone dell’Agenzia Formativa di Luino, dove i ragazzi del secondo e quarto anno del corso di cucina e sala bar, insieme a Salvatore D’Arrigo, Silvano Zauli e Rosa Ferrazzi, hanno accolto circa una sessantina di ex atleti.

Dopo cinquant’anni il timore di non riconoscersi era alto, «sapete quante cose cambiano in questi anni?», hanno raccontato i presenti con un filo di voce. Ma messo da parte questo, girare per i tavoli era poter osservare le anime che dopo moltissimo tempo in un attimo riallacciavano i rapporti e tornavano ad essere complici, come quando avevano 15-16 anni. Si respirava serenità in quella stanza, riconoscenza, i ricordi erano seduti accanto a loro e la voglia di condividere quello che fu di quel bel periodo in ogni parola. Ad organizzare questo “viaggio” un piccolo gruppo di questi atleti, Maria Cristina Meloni, Moica Francescangeli, Paola Ronchi e Corrado Spataro, che dopo ricerche infinite e amici ritrovati sono riusciti a proporre una bellissima serata, intervallata da videochiamate con ex atleti che avevano ormai definitivamente lasciato la piccola cittadina lacustre e il ricordo di chi proprio lì non poteva esserci.

Presenti tre generazioni, gli “anziani”, i meno “anziani” e i giovanissimi, legate dalla fatica, dalla passione ma soprattutto da una persona: il loro allenatore e uno tra i soci fondatori della storica società Atletica Luino, Gianpiero Cipolla.

Come diceva Boskov “L’allenatore deve essere al tempo stesso maestro, amico e poliziotto”, ed è proprio questo che “il Cipolla”, come lo chiamavano, rappresentava per loro.

L’Atletica Luino, in particolare negli 70/80, ha largamente contribuito ad avviare allo sport centinaia di giovani, alcuni dei quali hanno poi raggiunto importanti risultati, anche a livello nazionale.

Ma com’era Cipolla? «Era tranquillo ma pretenzioso, non si accontentava però ti aiutava a raggiungere gli obiettivi. Ci teneva tanto, talvolta veniva a suonarti a casa o ti chiamava per ricordarti che, forse, era un po’ troppo che non ti allenavi…» si raccontavano tra loro gli ex atleti. Un tavolo di donne in particolare lo ha ricordato con un sorriso «Ci ha fatto fare il giro del mondo con un pulmino scassato della Volkswagen, bellissime esperienze». Tra di loro c’erano anche Domenico Marchiori, un atleta azzurro nel mezzofondo veloce, la figlia dell’amato allenatore Monica Cipolla, e Aurelio Grimaldi,  un luinese d’adozione fino ai vent’anni, per tornare poi nella sua terra d’origine, la Sicilia, e diventare uno scrittore, sceneggiatore e regista di successo, che ha descritto Gianpiero Cipolla come un amico, innamorato dell’atletica, «Una persona con il carattere particolare, freddo e un po’ burbero delle volte ma un uomo che trasmetteva tanta passione come lo faceva lui non l’ho mai incontrato».

Una serata di opportunità colte, sia da chi una volta seduto al tavolo ha permesso alla sua mente di tornare indietro e riassaporare quelle sensazioni e ricordare quegli episodi che pensava ormai di aver dimenticato, sia dagli studenti del Cfp che grazie al miglioramento della situazione sanitaria sono riusciti a riprendere le loro attività sul campo, regalando ai presenti un ottimo servizio e cena.

«Sembra tutto scontato, tutto facile ma devo dire che sono stati davvero bravi. Hanno fatto due serate in due giorni e non è semplice ma loro hanno reagito bene, hanno fatto tesoro della sera prima per migliorare oggi. C’è serietà e visione verso il futuro lavorativo, che è la cosa che ci interessa» hanno concluso il professore di cucina Moreno Tosi equello di sala bar, Roberto Cuccu. 

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ilaria.notari@varesenews.it
Pubblicato il 29 Ottobre 2021
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