Le meraviglie dei cristalli d’acqua a Varese ospitati al Battistero di Velate

Domenica 17 ottobre si terrà presso il Battistero di Velate, ai piedi del Sacro Monte di Varese (piazza Santo Stefano, 1), un'originale mostra di nuove geometrie dall’accattivante titolo “Il linguaggio dell’acqua”

arte varese

Dopo il successo della recente mostra di origami tenutasi dal 18 settembre al 3 ottobre, l’antica architettura del Battistero di Velate tornerà ad ospitare geometrie di nuovo affascinanti e questa volta anche dai toni un tanto ancestrali.

Domenica 17 ottobre dalle 10 alle 18 a gruppi di 4 persone ogni 25 minuti (viste le peculiarità dell’iniziativa per partecipare sarà necessario iscriversi), coloro che sceglieranno di visitare questa mostra avranno la possibilità di scoprire quattro immagini di cristallizzazioni d’acqua proposte in alta risoluzione su pannelli della dimensione di un metro per un metro.

Al di là dell’indubbia attrattiva grafica di quelle geometrie create dalla natura che grazie a quest’evento sarà possibile incontrare in una scala non comune, l’autore proporrà al pubblico di travalicare l’aspetto estetico di quelle immagini proponendone un’interpretazione non solo visiva ma anche “esperienziale“.

Alessandro Puccia, l’artista che propone anche a Varese quest’interessante mostra, riprende alcune idee sulla memoria dell’acqua teorizzate e diffuse agli inizi del duemila dal saggista giapponese Masaru Emoto, circa la possibilità che l’acqua, per mezzo della frequenza di vibrazione delle proprie molecole, tramite il fenomeno della risonanza possa essere veicolo di trasmissione di ‘informazioni’ tra i corpi da essa costituiti.

Teoria ardita, mai dimostrata, che suscita tuttavia fascinazione. E sebbene questi temi e argomenti, è bene ricordarlo, restino per ora privi di avallo scientifico e per moltissimi siano ascrivibili all’ambito delle varie e più disparate teorie ‘new age’, la proposta in chiave anche solo puramente visiva assume i toni di curiosità e legittima una visita in chiave prettamente artistica.

Per accedere alla mostra occorrerà essere dotati di Green Pass e per via delle norme Covid e delle peculiarità della proposta, i posti disponibili saranno abbastanza limitati quindi per evitare di arrivare sul posto e rischiare poi di non potervi accedere è fortemente consigliata l’iscrizione anticipata.

Chi volesse quindi scoprire di persona le immagini di questi “cristalli d’acqua“ ad un ingrandimento non comune ed esplorare curioso una loro diversa chiave d’interpretazione artistica, potrà farlo come detto domenica 17 ottobre al Battistero di Velate dalle 10 alle 18 inviando una email d’iscrizione a infopuccia@yahoo.com oppure chiamando direttamente il numero +39 347 9855372.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Ottobre 2021
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  1. tremaghi
    Scritto da tremaghi

    Buon pomeriggio,
    sono disgustata di questo passaggio dell’articolo: “Teoria ardita, mai dimostrata, che suscita tuttavia fascinazione. E sebbene questi temi e argomenti, è bene ricordarlo, restino per ora privi di avallo scientifico e per moltissimi siano ascrivibili all’ambito delle varie e più disparate teorie ‘new age’, la proposta in chiave anche solo puramente visiva assume i toni di curiosità e legittima una visita in chiave prettamente artistica.”
    Chiunque l’abbia scritto (non si usa più firmare gli articoli?), a che titolo esprime tale concetto? Prima di sentenziare senza cognizione di causa, dovrebbe ben documentarsi o meglio ancora fermarsi al mero diritto di cronaca.

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