Per l’Openjobmetis c’è una insufficienza periodica. Caruso, barlume di speranza

Gentile e Jones raddrizzano le statistiche ma mancano nel momento decisivo. Male Kell, Egbunu poco servito. Il giovane italiano prova a mettersi in mostra

guglielmo caruso basket

KELL 5 – Il voto reale è più basso del cinque. Trey ha tante attenuanti, lo sappiamo e gli vanno riconosciute, però la prestazione di Cremona è preoccupante nella stessa misura di cui era stata incoraggiante quella con Milano. Palle perse, mani fredde, poche idee. E confuse dal fatto che a portare palla ci vanno gli altri, e non lui: una situazione che non riusciamo a capire. Nè a toglierci dalla testa.

GENTILE 5,5 – Verrebbe da dargli un piccolo premio perché, almeno, quando lo fischiano, AleGent si incavola e reagisce con qualche azione di prepotenza. Però, quando servono punti e leadership nella prima metà di partita, neppure l’ex azzurro riesce a scuotere Varese: è il capo, dovrà trovare il modo di non ripetere questo passaggio a vuoto.

BEANE 5 – Prova a metter in campo lampi di vita in un’Openjobmetis-cimitero ma un soldato non fa la guerra da solo. Tanto meno un soldato sui generis come Anthony, non certo il giocatore più tatticamente disciplinato del campionato. Prova anche a reggere in difesa, ma poi Spagnolo gli fa ballare il tip-tap.

SOROKAS 5 – Non gli si chiede di cambiare la storia della partita, ma servirebbe almeno un cambio di passo. Invece si adegua: una cosa buona e un po’ di nascondino. Lavora abbastanza bene a rimbalzo però non riesce ad alzare il livello.

DE NICOLAO 5 – Comincia bene: pressing, testa alta, voglia di fare. Quando però serve fare canestro, bisogna citofonare altrove: ci prova poco, praticamente non ci riesce. Peccato perché, almeno, gli attributi non mancano.

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WILSON 5 – Stavolta lo equipariamo agli altri: combina qualcosina di buono ma rimane lontano dagli standard minimi necessari per reggere la Serie A. Come detto in cronaca, non deve diventare la foglia di fico per i problemi della squadra: lui gira male ma i compagni e l’allenatore hanno le loro colpe.

EGBUNU 5 – Coinvolto solo quando lo si chiama a ricevere sotto il ferro per appendersi allo stesso. Lui ha pochi movimenti quando esce dallo “smile” ma non è neppure mai messo in condizione di fare altro. In difesa si prende il compito di fare da ombrello per tutti i buchi lasciati dai compagni: volenteroso, però troppo spesso va a farfalle lasciando sguarnita la zona del rimbalzo.

JONES 5,5 – Non mancano i numeri, ma da un ex NBA ed Eurolega vorremmo vedere anche un po’ di leadership, una qualità che invece manca dalle parti della maglia numero 22. E sul confronto diretto, Tinkle lo mette in croce.

CARUSO 6 – Se proprio dobbiamo trovare un barlume positivo dalla trasferta di Cremona, scegliamo la prova offensiva di Willy: 8 punti in 7′, segno che il ragazzo ha mani buone e voglia di farsi notare. Che debba crescere è indiscutibile, però il materiale c’è.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Ottobre 2021
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