Marito e moglie assolti: non rubarono gasolio ai serbatoi degli autobus pubblici ad Azzate

I due denunciati dai carabinieri nel 2019 sono stati ritenuti non colpevoli dei reati ascritti. L’uomo punta al reintegro in azienda

giudiziaria

La moglie con tanica semi piena e imbuto nelle vicinanze dell’autobus di una società pubblica dove lavora il marito: arrivano i carabinieri e li denunciano per tentato furto.

Ma l’avvocato difensore, Matteo Pelli del foro di Varese riesce a dimostrare che nel contenitore c’era benzina (che non muove gli autobus, in questo caso al massimo il tagliaerba per la quale era stata comprata con tanto di scontrino) e scagiona i due dalle accuse: assolti per non aver commesso il fatto.

Lo ha deciso nella giornata di oggi il giudice monocratico di Varese. L’uomo, ai tempi licenziato per il sospetto del tentato furto ha intentato una causa civile per il reintegro nel suo posto di lavoro.

«Nessuna perizia è stata fatta sul liquido contenuto nella tanica, quindi giuridicamente non è dimostrabile la presenza di gasolio nella tanica, fatto confutato ricostruendo gli acquisti fatti dalla consorte del conducente», ha specificato il difensore Pelli nel commentare la decisione del giudice.

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Pubblicato il 27 Ottobre 2021
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