Nelle scuole media di Castellanza si sperimenta il metodo Montessori
Una sperimentazione altamente innovativa, deliberata nei giorni scorsi dal Ministero dell’Istruzione, ha scelto Castellanza come suo epicentro
Una sperimentazione altamente innovativa, deliberata nei giorni scorsi dal Ministero dell’Istruzione, ha scelto Castellanza come suo epicentro. Ha scelto, in particolare, la scuola media di via Damiano Chiesa – inserita nella galassia Acof e intitolata a Maria Montessori – come unica realtà scolastica della provincia di Varese (in Italia sono 24 in tutto) nella quale i principi del metodo Montessori verranno applicati per la crescita educativa e personale degli alunni.
Così, mercoledì 29 settembre 2021, all’interno dell’istituto cittadino si è tenuta una piccola cerimonia per festeggiare l’avvio di questa nuova esperienza. «Una grande opportunità – ha sottolineato Mauro Ghisellini, direttore di Acof – in cui finalmente si offre la possibilità di inserire un percorso nuovo e ambizioso a favore delle scuole secondarie di primo grado. Di solito ci si concentra sulle primarie oppure sulle superiori quando si tratta di lanciare dei progetti pilota, mentre stavolta si è giustamente voluto porre l’attenzione sulla scuola media. E noi ci siamo fatti trovare pronti per cogliere l’occasione». Una novità che, come ha illustrato Cinzia Ghisellini, «ha richiesto e richiederà nuovi sforzi, ma li facciamo molto volentieri. D’altronde, oltre a produrci in numerose migliorie strutturali, ora si tratta di investire soprattutto nella formazione del personale per applicare un metodo che è rivoluzionario rispetto a quello classico».
A salutare le classi della scuola media era presente anche il primo cittadino castellanzese Mirella Cerini, assieme all’assessore Luisa Giani, accolte dagli studenti con il canto dell’inno dell’istituto Montessori. «Entrare qui dentro – ha affermato il sindaco – trasmette una grande energia positiva, ed è un segno tangibile della ripresa dopo le tante difficoltà legate alla pandemia. L’auspicio è che in questa scuola, grazie anche ai nuovi progetti che la riguardano, ciascun ragazzo riesca a veder germogliare dentro di sé tanta passione che sia da stimolo per il cammino della vita». Da Cerini anche i complimenti ad Acof: «Ancora una volta dimostrate di essere sempre un passo avanti nella capacità di cogliere il meglio dai cambiamenti e intercettare le occasioni. Il modo in cui siete capaci di lavorare lo avete d’altronde già dimostrato gestendo i nostri asili».
A spiegare il significato dell’introduzione del metodo Montessori anche nella scuola media, è stata la preside Viviana Colombo: «Adottare questi principi – ha detto – vuol dire fare un cambio di prospettiva, in cui sono i giovani ad essere messi al centro, dentro ambienti stimolanti e coinvolgenti. Rispetto alle primarie, qui non c’è il classico materiale montessoriano a supporto, ma si punta sui libri e soprattutto sui laboratori. Ne abbiamo di musica, di arte, di scienze e di informatica, così come esiste un orto didattico; inoltre vengono introdotte diverse ore di inglese. Il vero salto di qualità è però nelle mani degli insegnanti, che assumono un ruolo differente da prima, lontano dalla visione adultocentrica di chi porta nozioni, bensì orientato a fare in modo che ogni studente sappia trovare ed esprimere le proprie abilità in maniera spontanea». Un concetto che ha fatto proprio anche Emilio Bonvini, vicepreside, che supervisiona l’area musicale dell’istituto: «Ci siamo attrezzati con un laboratorio tecnologico mobile particolarmente ricco di strumenti e opportunità, coinvolgendo i ragazzi non solo nell’espressività artistica ma anche in tutte quelle mansioni che, specie durante il periodo di restrizioni, ci hanno consentito di trasmettere in streaming saggi ed esibizioni. Il punto è che oggi, più che mai, solo un ambiente altamente stimolante consente di essere ascoltati dai più giovani ed è questo l’obiettivo che perseguiamo con costanza». Ora, alla media Montessori, si aggiunge un nuovo capitolo da scrivere. Ancora una volta all’insegna dell’innovazione.
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