Personnages: la Collezione Braglia in mostra a Lugano

Da Werefkin a Miró e da Warhol a Paladino, i tratti di una lunga passione per l’arte

Arte - Mostre

Si è aperta a Lugano, fino al 18 dicembre 2021, la mostra “Personnages”, settima rassegna artistica promossa dalla Fondazione Braglia, finanziata dall’omonima famiglia di industriali farmaceutici di origine milanese e presente in Canton Ticino da oramai quasi 50 anni.
Il Signor Gabriele, come ama essere chiamato per non tradire i suoi quasi 90 anni, lucidissimo e curioso, non ha mai dismesso il suo interesse per l’arte, ancora oggi incentrato su grandi autori del XX secolo.

Gabriele Braglia è sempre prodigo di aneddoti riguardanti gli inizi della sua attività in ambito culturale, aiutata in parte dall’essere stato un figlio d’arte perché il padre Riccardo da giovane fu un buon pittore dilettante, nonché iniziatore dell’attività industriale di famiglia.
Alla presentazione dell’esposizione il Signor Gabriele ha ricordato come la Milano degli anni Cinquanta fosse un enorme laboratorio di idee e di operosità, anni nei quali bastava mettere un po’ di energia in qualunque iniziativa per ottenere risultati lusinghieri. Si è anche soffermato sulla sua amicizia con Lucio Fontana quando l’inventore dello Spazialismo era ancora un artista squattrinato; in quegli anni Fontana veniva spesso preso in giro, perché non si riusciva davvero a comprendere dove volesse andare a parare con le sue idee bizzarre.
Furono quelli anche gli anni dell’acquisto del primo dipinto della collezione Braglia, una tempera di Mario Sironi che Gabriele regalò alla moglie; Anna Braglia è stata una donna conquistata con difficoltà, ma nel tempo si è rivelata una straordinaria complice nella vita dell’industriale di Pazzallo.

L’esposizione di Lugano presenta circa novanta opere di cinquanta diversi artisti, secondo un percorso studiato e disposto sui due piani della sede dell’istituto. Nella sezione Nudo si distinguono un olio su tavola di Francesco Camarda, una china acquerellata di Guttuso, e soprattutto Zoran Music, un pittore sloveno la cui arte molto psicologica va compresa anche attraverso la sua biografia.
Nell’angolo dedicato alla Figura femminile spunta la predilezione dei Braglia per gli espressionisti del Nord, dove compare un olio su tela di Emil Nolde il quale si rinnova anche con due acquerelli di grande effetto nella sezione Coppie (vedi immagine sopra). Per il tema Maternità si distinguono una china di Picasso ed alcune tecniche miste di Paul Klee, per arrivare all’opera forse emotivamente più coinvolgente di tutta la collezione: le “Tre ragazze con grembiule” di August Macke. Ai Braglia piace l’Espressionismo tedesco e di vede.

Bellissimi anche il “Picnic” di Fernando Botero nell’area dedicata al Divertimento, nonché sempre dello stesso autore nella sezione Lavoro un “Cézanne”, olio su tela della fine del XX secolo. Marianne von Verefkin, l’artista espressionista russo-ticinese ben nota ai musei asconesi si distingue nella sezione sulla Ricerca del Sé, mentre La Morte è il tema cardine per il già citato Zoran Music, al quale i Braglia in passato hanno dedicato un’intera mostra retrospettiva.

Fondazione Gabriele e Anna Braglia
Riva Caccia 6A – Lugano
Fondazionebraglia.ch
Orari: giovedì, venerdì e sabato 10-12.45 e 14.00-18.30
Ingresso intero CHF 10.-

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Pubblicato il 01 Ottobre 2021
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