Processo Mensa dei Poveri, il gup conferma il patteggiamento a 4 anni e 10 mesi di Caianiello

Il gup di Milano Natalia Imarisio ha ratificato il patteggiamento dell’ex coordinatore di Forza Italia Nino Caianiello, uno dei principali imputati per la vicenda su un presunto sistema di tangenti, appalti, nomine e finanziamenti illeciti tra Lombardia e Piemonte.

Questa mattina il giudice si è pronunciato confermando il patteggiamento a 4 anni e 10 mesi per Caianiello mentre il deputato di Forza Italia Diego Sozzani è stato mandato a giudizio davanti al Tribunale. Tra i patteggiamenti in gran parte sotto i 2 anni, anche quello a 3 anni e mezzo proposto dall’ex assessore di Somma Lombardo Alberto Bilardo.

«Sicuramente – ha dichiarato ha dichiarato l’avvocato difensore di Caianiello, Tiberio Massironi –  si è chiuso un ciclo, anche sotto il profilo politico per Caianiello. La sua è stata una scelta consapevole, maturata in carcere con la decisione di collaborare con la procura, rendendo dichiarazioni utili alle indagini».

I patteggiamenti riguardano diversi imputati del Varesotto: l’ex-presidente di Accam Laura Bordonaro (2 anni), l’ingegnere e politico gallaratese Alberto Bilardo (3 anni e 6 mesi), l’imprenditore gallaratese Piero Tonetti (2 anni), l’ex-assessore all’Urbanistica di Gallarate Alessandro Petrone (2 anni), l’avvocato Stefano Besani (2 anni), Nino Caianiello (4 anni e 10 mesi), l’architetto Piermichele Miano (1 anno e 10 mesi), l’ex-manager di Prealpi Servizi Marcello Pedroni (2 anni).

Per tutti quelli che hanno optato per il rito ordinario, Sozzani compreso, il dibattimento si aprirà il prossimo 18 novembre.

Il gup rigetta le richieste delle parti civili e ammette i patteggiamenti per Mensa dei poveri