Docce gelate e maltrattamenti: confermata la pena alla “nonna” già condannata a Varese

La decisione della Corte d’Appello di Milano per fatti che si riferiscono al 2014 quando il ragazzino era ancora minore

giudiziaria

La corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna a 3 anni di carcere alla donna di 53 anni originaria di Cittiglio per maltrattamenti in famiglia nei riguardi di un minore divenuto sui nipote acquisito.

Il ragazzo, classe 2001 ai tempi dei fatti contestati aveva 13 anni e soffriva di gravi disturbi dovuti alla sua condizione famigliare originaria, tanto che venne affidato al nonno paterno che aveva acceso una relazione con la donna, oggi imputata, e divenuta la sua nuova compagna.

Maltrattamenti in famiglia: “Quel ragazzo si sentiva inadeguato”

In un paese della provincia di Varese si è consumata la lenta soggezione della donna nei riguardi del ragazzo (“nipote“ acuisito) trattato malamente, e sottoposto a comportamenti “spregevoli” e “vessatori“ come scrive la Prealpina: lasciato per ore contro il muro, lavato con la canna dell’acqua gelida, obbligato a mangiare cibi sgraditi, cellulare e pc sequestrati.

Tutto fino alla denuncia del ragazzo agli assistenti sociali da cui partì il processo arrivato a sentenza prima a Varese, con poi la conferma in secondo grado a Milano.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 28 Novembre 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. carlo_colombo
    Scritto da carlo_colombo

    Quello che non capisco, visto che non viene menzionato, è il ruolo del nonno biologico nella faccenda; non vedeva il trattamento riservato al nipote o vedeva e non interveniva? La cosa è un po’ strana ma visto che questo nonno non è stato imputato vuol dire che probabilmente era assente quando ciò avveniva ed il nipote non lo ha mai informato.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.