La protesta degli studenti del Manzoni di Varese in difesa del socio economico. Il Preside: “Polemica vecchia”

Non si placa la contestazione del Manzoni contro l'apertura di un secondo indirizzo "socio economico" nel vicino Cairoli. Il dirigente Ballarini getta acqua sul fuoco

liceo manzoni

Si suona e si protesta lungo la pista di atletica del liceo Manzoni in piazzale Morselli a Varese. I ragazzi questa mattina, lunedì 15 novembre, hanno deciso di dimostrare apertamente il proprio dissenso alla scelta della Provincia di sdoppiare l’offerta del percorso socio economico che, dal prossimo settembre, aprirà anche al Cairoli.

LE PREOCCUPAZIONI DEI DOCENTI DEL MANZONI

Nonostante l’assicurazione del consigliere provinciale Premazzi e del dirigente del liceo Cairoli Consolo che non si tratta di furto di un percorso liceale ma di un’opzione che si va ad aggiungere, i docenti del Manzoni sono arrabbiati perché temono, in un futuro prossimo, di veder svanire il lavoro fatto in questi anni di crescita dell’offerta formativa e di perdere il posto in un’ipotetica fine del percorso al Manzoni, come loro stessi scrivono nella lettera inviata a Villa Recalcati.

Noi docenti non solo non veniamo valorizzati per il nostro lavoro, ma in questo modo rischiamo di essere perdenti posto nel corso degli anni e trasferiti da una parte all’altra della Provincia, magari su indirizzi dove le nostre competenze sarebbero meno utili. Chi ha operato queste scelte lo ha fatto senza pensare minimamente alla professionalità e al senso di identità che noi abbiamo sviluppato per far crescere una scuola che amiamo. Al posto di promuovere l’eccellenza, chi ci governa decostruisce una realtà già esistente, per dare la possibilità ad un altro istituto (il Liceo Cairoli) di avviare lo stesso indirizzo, nello stesso Comune e a pochi passi da noi. Nonostante ciò, anche se dovessimo accettare questa decisione, vorremmo anche “collaborare” e “competere” con le stesse possibilità di riuscita dell’altra scuola: questo è impossibile senza spazi adeguati.

LA POSIZIONE DEL DIRIGENTE GIOVANNI BALLARINI

« Sarei stato il primo a protestare se la Provincia avesse pensato di spostare il liceo socio economico dal Manzoni al Cairoli – spiega il dirigente Giovanni Ballarini – questo percorso è una mia creatura. L’ho introdotto io quando sono arrivato come preside. Con i professori lo abbiamo visto crescere, migliorare, diventare ciò che è oggi. Finalmente lo scorso anno, si è capito il grande potenziale e oggi si vuole investire di più. Vedere raddoppiare il corso con l’introduzione del percorso al Cairoli va nella direzione di potenziare l’offerta per gli studenti». 

Ma il timore dei docenti di perdere posto?

« Non posso sapere cosa succederà tra 4 o 5 anni, magari potrà accadere quanto temono. Io so solo che oggi il Manzoni ha 1285 iscritti, ogni anno facciamo fatica ad accogliere tutte le domande di iscrizione perché non abbiamo più spazi. Abbiamo utilizzato ogni aula, oggi laboratorio, ogni ambiente che potevamo usare per accogliere i ragazzi. A  marzo sapremo quante domande avremo e quante ne potremo accogliere. Purtroppo, non è solo il Manzoni in questa situazione, molti altri istituti sono costretti a fare scelte».

Oggi i ragazzi stanno protestando sotto la pioggia per mantenere questo indirizzo esclusivo del Manzoni

« Li ho visti, sono più o meno una cinquantina. Al liceo linguistico sono tutti in classe, in sede in piazza Morselli ci sono alcune classi vuote. Probabilmente alcuni hanno preferito restare a casa. Indietro, però, non si torna. Ormi sono stati fatti gli open day e abbiamo presentato, sia io che il collega del Cairoli, l’offerta formativa del prossimo anno. So che la Provincia inviterà i docenti a un incontro a fine mese. Sul tavolo c’è anche l’apertura di una terza sede da affidare al Manzoni. Un tema su cui io non intervento e che riguarda l’Ufficio scolastico e Villa Recalcati».

liceo manzoni

Per il liceo Manzoni di Varese il tema dello spazio e del limite all’accoglienza è costante da anni. Quante volte abbiamo raccontato delle battaglie dei genitori per veder accettati i propri figli, della ricerca di nuovi spazi e persino delle polemiche sull’adeguatezza delle aule in era di Covid. Le soluzioni individuate da Villa Recalcati, davanti a questo tipo di problematiche, sono sempre state quelle di alleggerire la posizione del Manzoni, facendo crescere una domanda alternativa così è stato per il linguistico ( avviato prima a Gavirate e poi a Bisuschio).

La scelta di attivare nella stessa città uguale percorso, però, è una novità, pensata non “per togliere” ma “per aggiungere” opportunità ai ragazzi che vogliono seguire le proprie aspirazioni.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.

Pubblicato il 15 Novembre 2021
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