Il Novecento senza Hitler e Stalin, nel libro “Il diavolo senza corna” di Stefano D’Adamo

Ucronia è la storia andata diversamente dal reale. Laureato in storia, il bustocco Stefano D'Adamo ha immaginato il "secolo breve" senza due protagonisti sanguinari

Stefano D'Adamo

Ucronìa è parola complicata che descrive una realtà che non esiste: come sarebbe la storia se si cambiasse una delle variabili – una battaglia persa, un leader mondiale ucciso o morto d’improvviso, una scoperta scientifica arrivata in anticipo.

In una parola: storia alternativa, che è stata frequentata da tanti autori, dall’americano Lansdale all’italiano Enrico Brizzi per citare qualche nome noto. Con propaggini cinematografiche, come (per stare al recentissimo) le serie For all mankind o The man in the high castle, tratto da un classico dell’ucronia, il romanzo “La svastica sul sole” di Philip Dick.

Al novero degli autori del genere si aggiunge anche Stefano D’Adamo, classe 1974, da Busto Arsizio, che ha pubblicato in formato ebook il suo romanzo ucronico “Il diavolo senza corna”. Un po’ come nel caso del citato Philip Dick, D’Adamo (laureato in storia contemporanea a Milano) mette le mani sul nucleo incandescente del Novecento, le due ideologie del “secolo breve”, il nazifascismo e il comunismo. E lo fa cambiando drasticamente le variabili: come sarebbe stata la storia se un oscuro caporale austriaco di nome Adolf Hitler fosse morto sul campo di battaglia? E se il sanguinario agitatore comunista Josif Dzhugashvili detto Stalin fosse morto anzitempo?

“La Germania non avrà il nazismo e l’URSS non conoscerà lo stalinismo. E tuttavia, in un serrato racconto di protagonisti noti e sconosciuti, scivolerà pian piano verso l’irreparabile” si legge nella presentazione dell’editore Delos Digital, che l’ha inserito nella sua collana Ucronica. Lo scenario è amplissimo e si muove dai campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale alla Cina, dagli Usa al vecchio continente infiammato da (diverse) rivoluzioni, fino alle più oscure repubbliche sovietiche dell’Asia Centrale.

Stefano D'Adamo

Un romanzo denso anche di personaggi reali o immaginari tutti da scoprire (e verificare, per gli appassionati del genere), tra rivoluzionari emiliani, burocrati sovietici, militanti spagnoli, cancellieri tedeschi che stanno al posto che non si prenderà mai Hitler, senza dimenticare ovviamente i protagonisti di primo piano (anche qui, nella realtà parallela) come Benito Mussolini o Winston Churchill.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 02 Novembre 2021
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