Quarant’anni dopo la lotta all’Aids è ancora necessaria, anche a Varese

In occasione della Giornata Mondiale sulla sindrome d'immunodeficienza acquisita, l'Asst Sette Laghi promuove tre diverse iniziative: un convegno, un film e uno stand di prevenzione in centro città

aids

Il Servizio di Prevenzione e Cura delle Dipendenze – SerD della ASST dei Sette Laghi diretto dal dottor Claudio Tosetto, organizza in collaborazione con Ordine provinciale delle Professioni Infermieristiche e con il patrocinio del Comune di Varese una serie di eventi in occasione della giornata mondiale contro l’AIDS: uno scientifico, uno informativo/preventivo e uno di riflessione.

Il primo evento di taglio scientifico è il Seminario di approfondimento con esperti del settore dal titolo: “Giugno 1981 – dicembre 2021 – Quarant’anni di Aids: a che punto siamo” che si svolgerà mercoledì mattina presso la Sala Campiotti della Camera di Commercio di Varese a partire dalle h.8.45.

A seguire il secondo step, di tipo informativo e di incontro con la popolazione, si svolgerà nel pomeriggio del 1° dicembre, dalle 14 alle 20 con allestimento di uno spazio informativo in Piazza Podestà a Varese per dialogare con le persone e informare sulla prevenzione, non solo dell’infezione da Hiv. All’iniziativa parteciperanno con una loro installazione gli operatori della CoLCE (Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione) di Varese.

Il terzo evento dedicato alla riflessione con cittadinanza, operatori e volontariato, si svolgerà la sera del 3 dicembre alle ore 20,30 alla Sala Montanari in Via del Bersagliere 1 con la proiezione del film a tema Aids “120 battiti al minuto” presentato e commentato da Alessandro Leone con il contributo del pubblico in sala.

I dati più recenti dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) rivelano che l’incidenza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv si è mantenuta costante negli ultimi 4 anni e anche il numero di casi di Aids è stabile. Tuttavia, per circa il 35% delle nuove diagnosi di sieropositività all’Hiv il successo delle terapie è fortemente compromesso dal ritardo con cui le persone decidono di sottoporsi al test.

Nel 2020, sono state effettuate 1.303 nuove diagnosi di infezione da Hiv pari a 2,2 nuovi casi per 100.000 residenti. L’incidenza (casi/popolazione) osservata in Italia è inferiore rispetto all’incidenza media osservata tra le nazioni dell’Unione Europea (3,3 nuovi casi per 100.000).
L’incidenza delle nuove diagnosi Hiv è in diminuzione dal 2012, con una riduzione più evidente dal 2018 e particolarmente accentuata nell’ultimo anno. Nel 2020, l’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si riscontra nella fascia di età 25-29 anni.

Dal 2018 si osserva una evidente diminuzione dei casi per tutte le modalità di trasmissione. La modalità di trasmissione più frequente è attribuita a maschi che fanno sesso con maschi (MSM) ed è superiore a quella attribuibile a rapporti eterosessuali (maschi e femmine). Tra i maschi, più della metà delle nuove diagnosi Hiv è in MSM. Dal 2016 si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi Hiv in stranieri. Nel 2020 più di 1/3 delle persone con nuova diagnosi Hiv scopre di essere Hiv positivo a causa della presenza di sintomi o patologie correlate all’Hiv.

Sono 352 i nuovi casi di Aids, pari a un’incidenza di 0,7 nuovi casi per 100.000 residenti. L’80% dei casi di Aids segnalati nel 2020 era costituito da persone che hanno scoperto di essere Hiv positive nei sei mesi precedenti alla diagnosi di Aids. Rimane stabile il numero di decessi in persone con Aids.

«Sono dati – sottolinea il dottor Tosetto – che dimostrano quanto sia ancora comunque impegnativa la battaglia contro il virus dell’Hiv, per quanto la ricerca clinica stia andando avanti negli ultimi anni. Sono state approvate a livello europeo diverse combinazioni di medicinali per il trattamento dell’infezione da Hiv, ma sono ancora necessari nuovi trattamenti per migliorare la tollerabilità delle attuali terapie e per trattare infezioni da ceppi di Hiv resistenti. Fondamentali – prosegue Tosetto – sono le strategie di prevenzione al fine di evitare o ridurre il rischio di insorgenza di malattie e consentire il trattamento adeguato di uno stato patologico già in atto. L’infezione da HIV + ancora avvolta da pregiudizi e da uno stigma sociale immotivato: per questo è necessario mettere in atto interventi diversificati in grado di agire in profondità nell’ambito del contesto socio-culturale della popolazione».

Per gli eventi al chiuso è obbligatoria la prenotazione.

Per il seminario su portale Formazione di ASST www.asstsette-laghi.it

Per il film inviando mail a sert.varese@asst-settelaghi.it

L’accesso sarà consentito solo con Green Pass e Mascherina

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Novembre 2021
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