Aule al freddo: la protesta ora coinvolge gli studenti dell’istituto Einaudi di Varese
Lo sciopero è stato organizzato dagli alunni delle classi 5^M, 5^L e 5^N dalle 8 alle 9: la prima ora di lezione "sacrificata" per combattere "l'inadeguatezza del riscaldamento"
Dopo gli studenti dell’Itet Casula di Varese, sono i ragazzi dell’istituto Einaudi a protestare per il freddo con cui sono costretti a convivere ormai da troppo tempo durante le giornate scolastiche: «in alcune classi non si accendono caloriferi, in altre sono tiepidissimi – ci spiegano, aggiungendo -. Oltretutto, come da disposizioni anticovid, in tutte le scuole, le classi hanno l’obbligo di tenere le finestre aperte, per permettere un continuo ricambio dell’aria».
Lo sciopero, organizzato dagli alunni delle classi 5^M, 5^L e 5^N, ha avuto luogo questa mattina, giovedì 2 dicembre, dalle 8 alle 9: la prima ora di lezione “sacrificata” per combattere l’inadeguatezza delle lezioni passate al freddo.
«L’idea dello sciopero è stata nostra. Siamo andati classe per classe a chiedere ai ragazzi se volessero partecipare – racconta Riccardo – volevamo creare una manifestazione come quella che sono riusciti ad organizzare al Casula, professori e alunni insieme».
Secondo quanto ci raccontano è capitato anche che alcuni genitori siano arrivati al punto di andare a prendere i propri figli durante le ore di lezione perché i ragazzi lamentavano del troppo freddo nelle classi.
«Non è giusto che nel momento in cui, giustamente, ci lamentiamo del freddo con cui siamo costretti a convivere ogni giorno, soprattutto in inverno, ci venga risposto di coprirci di più, senza che poi venga sistemata la fonte del disagio – prosegue Brian – È assurdo pensare per esempio che su quattro caloriferi all’ultimo piano due non funzionino e due siano giusto tiepidi, perché alla fine pochissime classi sono effettivamente al caldo».
Due anni fa il problema sembrava essere stato risolto, dopo numerose segnalazioni di studenti e genitori, per poi ripresentarsi poco dopo e non essere più sistemato. Un problema che oggi è diventato insostenibile, dicono, anche per gli studenti del serale che sono costretti a seguire le lezioni in un ambiente ancora più freddo di quello che si presenta durante il giorno.
«Mi è dispiaciuto che siano stati pochi gli studenti ad aderire, ma soprattutto che i professori non abbiano partecipato, perché il motivo per cui siamo qui oggi riguarda il loro ambiente di lavoro ed è quindi anche nel loro interesse che il problema del riscaldamento venga risolto – ha affermato Raffaele – Anche se ci è stato consigliato di non farlo abbiamo deciso lo stesso di manifestare, perché è giusto rivendicare i propri diritti. Noi abbiamo il diritto di fare lezione in condizioni di normalità».
Riguardo alle dichiarazioni della Provincia in merito al problema del riscaldamento – in comune tra i due istituti – che dopo la protesta del Casula ha comunicato un guasto alla caldaia che dovrebbe essere prossimo a manutenzione, ha risposto Melissa: «Il problema persiste da tre anni e di segnalazioni alla Provincia ne abbiamo fatte molte. Ma non ha mai portato a nulla. Ed è questo il motivo dello sciopero: dato che scrivere e chiamare la Provincia è inutile, dovevamo fare qualcosa – conclude – E se questa manifestazione non servisse, siamo pronti a farne ancora».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
flyman su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
Alberto Gelosia su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
lenny54 su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
malauros su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
Felice su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
PaoloFilterfree su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.