Baby gang assalta il palazzetto del pattinaggio a Busto Arsizio e rapina un atleta

Momenti di paura all'interno della struttura di via Ariosto venerdì sera a causa delle violenze di un gruppetto di sedicenni incappucciati sia all'interno che all'esterno

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C’è una baby gang che gira per Busto Arsizio e che venerdì sera ha seminato il terrore attorno e dentro al Palariosto di via Ludovico Ariosto, struttura sportiva dove si allenano gli atleti e le atlete di due distinte società di pattinaggio, l’Accademia Bustese e l’International Skating.

La rapina in via Ugo Foscolo

Un ragazzo di 13 anni, atleta dell’Accademia Bustese, è stato aggredito in via Ugo Foscolo (poco distante dal palazzetto che stava raggiungendo per gli allenamenti) da un gruppo di ragazzi dall’apparente età di 15-16 anni che lo hanno tramortito con un paio di pugni per rubargli le scarpe e la giacca. L’altro ragazzino che lo stava accompagnando è stato minacciato con l’obiettivo (riuscito) di rubargli i soldi.

Il raid al Palazzetto

L’aggressione è avvenuta attorno alle 9 e solo dopo che il branco di bulli aveva forzato una porta del palazzetto per entrare e minacciare il dirigente dell’International Skating, Marco Frattolillo, che proprio in quel momento stava dando il cambio all’altra società: «Volevano entrare in pista e quando li ho invitati a fermarsi, uno di loro mi ha minacciato di sgozzarmi – ha raccontato -. Si sono allontanati solo quando ho detto loro che avrei chiamato la Polizia e che c’erano delle telecamere».

L’intervento dell’allenatrice

Dopo essersi allontanati dall’impianto hanno aggredito e derubato il giovane per strada. Subito dopo l’aggressione e ancora tramortito per i colpi subiti, il 13enne della Bustese è stato raggiunto dall’allenatrice che era da poco arrivata al Palariosto in attesa dei propri atleti: «Sono stata chiamata dal papà del ragazzo al quale il giovane stesso aveva raccontato la vicenda e sono corsa da lui. L’ho trovato a poche decine di metri di distanza, proprio davanti all’ingresso del parco Ugo Foscolo, ancora sotto shock. A quel punto ho chiamato i Carabinieri che sono intervenuti per raccogliere la denuncia».

Le indagini

Sono proprio i militari bustocchi ora ad indagare su quanto avvenuto. Al vaglio i video delle telecamere di sorveglianza della zona (pare che quelle del palazzetto non fossero funzionanti) ma il loro lavoro non sarà comunque facile dato che tutti i testimoni hanno raccontato di ragazzi vestiti con tute nere, cappucci in testa e copertura parziale del volto con scaldacollo o sciarpe.

Il problema della sicurezza al Palazzetto

Emerge un problema di sicurezza al Palariosto che è di proprietà del Comune: le porte sono vecchie e spesso rotte (ora una è sostanzialmente inutilizzabile a causa dell’irruzione della baby gang), le telecamere non funzionano e non c’è un servizio di guardiania (eliminato da tempo perchè troppo costoso). In passato c’erano già stati vandalismi (rotti i vetri degli spogliatoi e il lunotto dell’auto di un dirigente) Ora l’assessore allo Sport Maurizio Artusa ha annunciato di voler intervenire per aumentare la sicurezza degli atleti (si tratta nella maggior parte dei casi di bambini o ragazzi molto giovani).

Le ronde dei genitori

L’allenatrice che venerdì sera è intervenuta ha chiesto ai genitori dei suoi atleti di rimanere durante gli allenamenti, a turno, in modo da garantire un po’ più di sicurezza e serenità perchè l’altra sera molte bambine si sono spaventate e la stessa allenatrice confida: «Quando la sera vado via, dopo la chiusura, ho paura anche se siamo vicini al Commissariato».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Dicembre 2021
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