Contagi, ricoveri e decessi nel Varesotto: il confronto tra la fase attuale e un anno fa quando non c’erano i vaccini

Tre grafici per comprendere quanto sia cambiata la pandemia ad un anno di distanza dalla devastante ondata di covid che colpì la nostra provincia

coronavirus

Ogni fase di questa pandemia da coronavirus ha avuto caratteristiche diverse e diversi effetti sulla popolazione durante le quattro ondate e mezza che abbiamo attraversato. Per questo mettere a confronto l’ondata epidemica attuale con quella dello scorso anno è un’operazione complessa che deve tenere conto di molti aspetti.

Innanzitutto, perché le ondate epidemiche sono partite in due periodi diversi: la seconda ondata autunnale del 2020 era partita già nella prima metà di ottobre, quella di quest’anno ha cominciato ad essere più definita con circa un mese di ritardo, nella prima metà di novembre.

Riallineare le curve tenendo conto di questo questo gap temporale rende possibile tuttavia stabilire un confronto più veritiero che non ha la pretesa di essere scientifico ma che può comunque restituire un paragone di confronto molto indicativo per capire quanto sia stato significativo l’impatto della campagna vaccinale in corso.

Prima una necessaria premessa: tra le variabili più importanti da tenere in considerazione per fare un confronto tra l’attuale ondata e quella dello scorso autunno ci sono da un lato l’arrivo delle vaccinazioni, che hanno smorzato gli effetti della pandemia, ma dall’altro la presenza di varianti del virus decisamente più contagiose di quelle che abbiamo conosciuto nel 2020.

Ciò detto i numeri parlano da soli, a partire proprio dai contagi sui quali si è osservato che i vaccini producono un loro effetto di prevenzione ma limitato. Eppure il confronto tra l’ondata epidemica di quest’anno e quella del 2020 è lampante.

Lo stesso vale per i ricoveri negli ospedali varesini delle due grosse aziende ospedaliere che nell’autunno dell’anno scorso sono arrivati a prendere in cura contemporaneamente la cifra mostruosa di mille pazienti covid, azzerando gran parte della normale e preziosa attività sanitaria. Quest’anno la situazione resta molto seria, soprattutto per via di un personale sanitario già molto provato da un anno e mezzo di lotta al covid, ma è ben diversa da quanto avvenuto durante l’ondata autunnale del 2020.

Infine, non resta che la curva dei decessi per covid, una triste contabilità diventata drammatica un anno fa quando nel solo mese di novembre si registrò una mortalità generale superiore del 117% rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Anche in questo caso assistiamo comunque ad una ripresa dei decessi per covid ma in misura molto meno marcata rispetto ad un anno fa.

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Dicembre 2021
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