Orientamento Scolastico

Dal laboratorio della scuola subito in azienda: l’istruzione professionale apre prospettive nuove

La scelta del percorso alle superiori è un passaggio delicato. È il momento dove riflettere sulle proprie aspirazioni e ambizioni, ma anche sulle passioni che potrebbero trasformarsi nel lavoro della vita

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Dall’abbigliamento alla sanità, dalla ristorazione all’agricoltura, dalla logistica all’edilizia, dall’elettronica alla grafica, dalla meccanica all’oreficeria, dal commercio al turismo.

Il tessuto economico del Varesotto è ricco di opportunità. Spesso la domanda di impiego supera di gran lunga l’offerta che le scuole possono garantire.

La provincia di Varese appartiene a un distretto economico variegato e specializzato. Diversi i settori che registrano eccellenze. L’indotto non è meno importante in un’ottica di circolarità che poggia su tante figure, tutte esperte che mirano all’eccellenza spesso esportata nel mondo.

Per mantenere sempre elevata la capacità imprenditoriale varesina, il sistema scolastico si è alleato con il tessuto economico. Indirizzi, percorsi, e, a volte, anche curricula di studio vengono costruiti per offrire ai ragazzi in formazione le migliori occasioni di inseguire i propri sogni e aspettative di vita. Tre o cinque anni di scuola possono essere adeguati a costruirsi un futuro, stimolante e soddisfacente, in linea con le proprie aspettative.

«La provincia di Varese registra sempre un aumento di iscrizioni nei percorsi liceali – commenta Mattia Premazzi, consigliere provinciale con delega all’Istruzione e Formazione professionale – ma anche l’offerta tecnica riceve ogni anno molte domande. Soprattutto la parte tecnica e tecnologica, un po’ meno quella economica. Rimane, però, residuale il settore professionale, spesso a causa di un’idea poco chiara e completa che viene passata di questi percorsi. Ci sono nomi di corsi professionali che non aiutano a individuare un futuro lavorativo preciso. C’è poi il tema di una fama, che questo settore dell’istruzione si porta dietro, che non corrisponde al vero e scoraggia ragazzi e genitori dall’approfondire le tante e concrete potenzialità che offre in termini di crescita personale e professionale».

Il cuore di un percorso professionale risiede nei laboratori, in una didattica che poggia sul fare, sull’apprendimento diretto, sulle occasioni di esperienze in azienda dove si è chiamati a mettere in pratica quanto appreso in aula o nelle ore di pratica a scuola.

I ragazzi del percorso di “operatore di impianti termoidraulici”, per esempio, ottengono conoscenze di fisica e ingegneria mettendo mano direttamente alle apparecchiature idrosanitarie, impianti termici o idraulici, pianificando la posa, accertandone la sicurezza, monitorandone o curandone la manutenzione. Gli iscritti del percorso di “Tecnico della moderazione e fabbricazione digitale” si calano nel mondo dei processi di sviluppo dei prototipi elettronici definendo disegni e concept con strumenti, tecnologie e attrezzature. L’operatore dei sistemi e dei servizi di logistica impara a organizzare il complesso mondo della movimentazione delle merci: trasporto, stoccaggio, distribuzione, gestione dei flussi e dei documenti di accompagnamento, diventando uno dei registi sul campo della grande macchina globale interconnessa e sempre attiva.

L’istruzione e la formazione professionali offrono spunti e accompagnamento al lavoro in settori davvero disparati, presenti della nostra vita quotidiana: tutto il sistema moda con le produzioni tessili, l’abbigliamento o la pelletteria; il mondo del benessere con trattamenti estetici o acconciature; il campo ambientale con il tema sempre attuale della sostenibilità e gestione delle risorse; l’ambito della ristorazione, quello dei lavori di ufficio, e poi la chimica, l’edilizia, l’elettrico ed elettronico, la grafica, l’informatica e le telecomunicazioni, l’oreficeria, il turismo, l’assistenza socio sanitaria. E ancora l’ampio mondo della meccanica per appassionati di motori e modellazione.

«La scuola italiana in generale, e quella varesina in particolare, offrono davvero un valido aiuto nella costruzione di una prospettiva di vita e di un disegno studiato sulle proprie passioni e capacità – spiega Giuseppe Carcano, Direttore dell’Ufficio scolastico provinciale – I percorsi forniscono agli studenti gli strumenti per apprendere le capacità di sviluppare competenze e abilità a seconda del settore dove si inseriscono. E questo grazie alla qualità della didattica e alle strette relazioni con il tessuto economico circostante. I laboratori delle nostre scuole sono costruiti per dare ai ragazzi le conoscenze di base e universali, indispensabili per affrontare qualsiasi mestiere. Oggi dobbiamo ammettere che alcuni settori rimangono poco attrattivi ed è un vero peccato perché sono percorsi che aprirebbero porte inaspettate. Per non parlare dell’offerta termoidraulica che non riesce a intercettare abbastanza iscritti per preparare i professionisti di domani, sicuramente indispensabili perchè nessuno può fare a meno di una caldaia o un impianto di refrigerazione».

«Spesso si sente ripetere che l’istruzione professionale è l’ultima spiaggia, il gradino più basso della scala formativa – commenta Mattia Premazzi – È un errore di valutazione grave e che si limita a una lettura superficiale. Scardinare gli stereotipi, superare i pregiudizi permetterebbe di avere sogni nuovi e stimolanti, in linea con una società che offe molti nuovi stimoli e ha bisogno di professionisti esperti in grado di gestire vecchie e nuove complessità. Finire un percorso ed immergersi immediatamente nelle sfide di un lavoro stimolante: questo è l’obiettivo che dovrebbe animare chi si trova davanti a una scelta. Tutti i lavori sono belli, se si fanno con passione e interesse. E tutti richiedono con abilità speciali che andrebbero coltivate».

La recente novità è l’apertura del canale di alta formazione post diploma: « Ritrovarsi alla fine del percorso interessati a proseguire negli studi oggi è possibile con i percorsi IFTS e ITS che fanno della parte di laboratorio il cuore dell’offerta – racconta Giuseppe Carcano – e ancora una volta, il territorio varesino offre diversi corsi, tutti costruiti sui bisogni locali, permettendo ai ragazzi di ottenere ulteriori certificazioni, specializzandosi maggiormente così da trovare l’esatto posto che avevano sognato».


Articolo realizzato con la collaborazione e il sostegno della Provincia di Varese

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Dicembre 2021
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