L’Asst Sette Laghi replica ai sindacati: “Perché abbiamo esternalizzato i trasporti secondari”

Una scelta economica assunta dopo un'attenta valutazione della differenza tra i costi emergenti e i costi cessanti

ambulanza donata

Dopo la denuncia dei sindacati sull’esternalizzazone dei trasporti non urgenti in ambulanza, l’Asst Sette laghi replica chiarendo alcuni punti

«Ancora una volta i Sindacati portano sulla stampa un tema che dovrebbe restare interno al tavolo sindacale.

Ancora una volta lo fanno strumentalizzando dati e informazioni per descrivere un quadro che non trova nessuna corrispondenza con la visione dei professionisti dell’Azienda che, con una competenza specifica, si occupano della complessa tematica in questione.

Quella criticata dai sindacati è la decisione dell’Azienda di completare l’esternalizzazione di un’attività, quella dei trasporti secondari, che era già in parte gestita da soggetti esterni. Un’attività che non è core per l’ASST Sette Laghi, la cui mission è quella di offrire assistenza sanitaria.

Quella di completare l’esternalizzazione del servizio è stata una decisione che ha offerto importanti vantaggi. 

Innanzitutto in termini qualitativi, garantendo non solo un servizio e un parco ambulanze adeguato alle reali necessità aziendali, ma anche ordine e controllo nella gestione dell’attività, ora affidata ad un soggetto specializzato nel settore che assicura uniformità e appropriatezza in ogni intervento.

E questo a fronte di un vantaggio economico: l’esternalizzazione, infatti, ha comportato una riduzione dei costi, consentendo all’ASST Sette Laghi di investire la quota risparmiata nel settore che più le compete, ovvero nell’assistenza sanitaria. 

La scelta di esternalizzare l’attività, infatti, è stata adottata solo dopo un’attenta analisi da parte dei nostri professionisti della struttura approvvigionamenti che hanno calcolato la differenza tra i costi emergenti e i costi cessanti.

L’estensione dell’appalto citata dai sindacati, comunque rientrante nel cosiddetto quinto d’obbligo previsto dal codice degli Appalti, si è resa necessaria per far fronte ad un’esigenza imprevedibile legata all’andamento della pandemia e che comunque rappresenta una situazione di emergenza che non essere adottata come riferimento su cui tarare un servizio.

Anche tenendo conto dell’estensione del contratto, comunque, il risultato della valutazione economica non cambia: il costo dell’esternalizzazione continua a mantenersi inferiore ai costi sostenuti con le gestione ibrida precedente, pur offrendo – si ribadisce – un servizio più ordinato ed efficiente.

Inoltre, come fin da subito chiarito alle sigle sindacali, nessun dipendente ha perso il posto di lavoro, dal momento che tutti gli operatori coinvolti sono stati valorizzati rimanendo nell’organico dell’ASST». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Dicembre 2021
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