Pro loco Marnate e Amministrazione, muro contro muro per la gestione del centro san Carlo

Alla Pro loco di Marnate non è stata rinnovata la convenzione che prevede la gestione del bar del centro san Carlo. Le ragioni del sindaco Elisabetta Galli e il rammarico del presidente dell'associazione, Davide Pedrotti

Pro loco Marnate

Una convenzione non rinnovata e un dialogo difficile per il futuro.

L’Amministrazione comunale di Marnate non rinnoverà la convenzione che affidava alla Pro loco la gestione del bar presso il centro san Carlo, accanto alle scuole medie, il ribattezzato “Bar Loco“.

Una notizia che ha letteralmente spaccato il paese in due, con discussioni sui social e agli angoli delle strade, con interrogativi sul futuro del bar, diventato un punto di riferimento per i cittadini, e della stessa associazione, stimata per le tante iniziative di cui si è fatta promotrice in questi anni per Marnate.

La valutazione del Comune

È il sindaco Elisabetta Galli a puntualizzare qual è stato l’iter decisionale che ha condotto alla decisione.

«La questione è cristallina: la convenzione, che affidava il Centro san Carlo fino al 28 febbraio del 2021 è stata prorogata a causa del Covid fino allo scorso 30 novembre e non era previsto che fosse automaticamente rinnovata. Dopo una valutazione congiunta fra ufficio e Amministrazione, si è deciso di non procedere. Il rinnovo alle medesime condizioni non è stata ritenuto sussistente come presupposto e questo perché i progetti presentati non erano in linea con il bando precedente: sono stati cambiati notevolmente rispetto a quanto era chiesto dalla convenzione. Il prolungamento dell’accordo era proprio correlato alla tipologia di progetti presentati dall’ente affidatario della gestione, la Pro loco».

Il sindaco Galli tiene a mettere in evidenza la chiarezza avuta fin dall’inizio con l’associazione: «Si è creato un gran polverone di polemiche per nulla. Tutto questo era stato detto più volte nelle varie riunioni, durante questi mesi di rinnovo suppletivo causa Covid (da febbraio a novembre 2021, ndr)». Nulla vieta al gruppo di partecipare al nuovo bando: «La Pro loco è libera di prendere parte al nuovo bando, nessuno avrebbe niente da obbiettare. Una vittoria renderebbe trasparente e ufficiale il prosieguo della loro gestione, mentre il rinnovo sarebbe stato oggetto di possibili contestazioni, perché legato a una scelta discrezionale».

L’amarezza della Pro loco

Davide Pedrotti, presidente della Pro loco, difende il valore del lavoro fatto in questi anni: «Non c’è stata correttezza, né trasparenza nei miei confronti e in quelli di tutto il nostro gruppo. I progetti presentati sono stati fatti tenendo conto di quanto ci veniva comunicato, erano condivisi con loro ed erano rispondenti alle loro richieste. Ci hanno fatto capire ora che vogliono cambiare le condizioni di gestione del centro. Se si tratta di una questione economica avrebbero dovuto essere chiari ed esplicitare la cosa, avremmo potuto dialogare a riguardo. Inoltre non è stato tenuto in considerazione tutto ciò che abbiamo fatto e i lavori pari a 160mila euro che abbiamo investito nell’area». Pedrotti non si sbottona sulla possibilità o meno che il gruppo partecipi al nuovo bando: «Lo valuteremo».

La mancata proroga estiva

Su un altro fronte Pedrotti addita l’Amministrazione di mancanza di collaborazione: l’associazione dovrà lasciare il centro san Carlo entro il 30 maggio, quando entrerà il nuovo gestore. «Abbiamo chiesto di rimanere oltre quella data, fino a settembre, così da poter organizzare il camp estivo per i bambini, un servizio dato alla comunità e che in questi anni è stato molto apprezzato. Inoltre lo abbiamo chiesto per gestire al meglio le attività con la società di Tennis e per rispetto delle persone che vi lavorano: abbiamo assunto dei dipendenti per il bar Loco, ma anche in questo caso non c’è stata collaborazione. Ci è stato rifiutato».

Il sindaco Galli indica come dal comune ci si attenga scrupolosamente al regolamento: «All’ente uscente sono garantiti sei mesi, che permetteranno a noi di emanare il nuovo bando e valutare le candidature e alla Pro loco di gestire l’uscita. Chi vincerà il bando deve poter entrare e avviare il lavoro, dopo questo lasso di tempo. Se poi saranno loro a vincere il bando, resteranno al centro e continueranno le attività».

Pedrotti ribadisce: «Sì, il regolamento prevede sei mesi per uscire, ma l’Amministrazione avrebbe facoltà di estendere questo periodo, qualora lo volesse. Potremmo organizzare il camp estivo e, non solo: più tempo vorrebbe dire metterci nella facoltà di avere introiti per coprire le spese gestionali: le entrate dei mesi estivi aiutano a bilanciare quelle inferiori degli altri mesi».

Il futuro dell’associazione 

pro loco marnate girinvalle
I volontari della Pro loco durante il Girinvalle di qualche anno fa, uno dei tanti eventi organizzati dal gruppo e amati dai marnatesi

A tenere banco fra le discussioni, le riflessioni in merito al futuro della Pro loco.

Il Primo cittadino è perentorio: «Le polemiche di questi giorni hanno fatto intendere ai cittadini che sia a rischio l’esistenza stessa dell’associazione. Una bugia: la Pro loco come affidataria del centro san Carlo è una cosa, diverso è parlare dell’attività del gruppo, che potrà continuare a esserci, come in altri paesi, senza che l’interruzione di questo servizio pregiudichi ciò che fanno, l’organizzazione di feste e altri eventi, importanti per la nostra comunità. Inoltre – tiene a precisare Galli – la vicenda è stata strumentalizzata a livello politico: qualcuno ha parlato di una ipotetica ritorsione contro la Pro loco per colpire l’ex presidente Roberto Pozzoli. Non c’è nulla di vero: sono state fatte delle valutazioni e la convenzione non è stata rinnovata.Tutto qua».

Pedrotti non si esprime su questo ultimo punto, ma si ferma a riflettere sulle conseguenze di quanto accaduto sul morale del gruppo: «La Pro loco è composta da volontari, che dedicano gratuitamente il loro tempo libero e le loro energie a tante iniziative per il paese. Tutti i volontari vivono dei grazie delle persone, la sensazione che ci vogliano cacciare creerà una ferita in tutti noi. Inoltre non viene tenuto in considerazione l’effetto che un cambio di gestione avrà sulla struttura: noi abbiamo sempre applicato prezzi calmierati, perchè la nostra finalità non è ricavare degli utili: a parte pagare le sole spese di gestione, ciò che ci preme è soprattutto offrire un servizio alla comunità. Quante volte vediamo anziani arrivare e fermarsi un giorno intero per giocare a carte, senza consumare: non abbiamo mai pensato di mandarli via o pretendere una consumazione, perché il nostro bar Loco è soprattutto un luogo con una finalità sociale, aggregativa. Un eventuale nuovo gestore non avrà questa attenzione alla comunità, perché quando ci sono interessi economici ci si comporta diversamente. Noi abbiamo investito tempo, passione ed energie, solo pensando al bene della nostra comunità».

Santina Buscemi
santina.buscemi@gmail.com

Amo raccontar dei paesini, dove la differenza la fanno le persone comuni che si impegnano in piccole associazioni. È di loro che scrivo..e mi emoziono sempre un po'. Anche questo è VareseNews.

Pubblicato il 09 Dicembre 2021
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