Auguri a Nino, il maestro venuto dal Sud che ha cresciuto i bambini di Azzate

Nato in Sicilia nel 1922, è arrivato in paese alla fine della guerra e ha insegnato fino al 1981. Cento anni e una lunga storia da raccontare

Generica 2020

Se lo ricorda molto bene cosa accadde la prima volta che varcò la porta della scuola elementare di Azzate, nel 1958: «Una mamma disse: “Poveri noi, i nostri figli in mano a un terrone”. Ma non ci volle molto tempo perché cambiasse opinione, e quella mamma mi affidò non solo il suo primo bambino ma anche il secondo». Raccoglie i pensieri senza fatica il maestro Antonino, Nino, Di Gregorio, 100 anni compiuti il 20 gennaio anche se in Comune l’atto di nascita registra un 25 gennaio 1922. Ricorda tutto, senza fatica, parla in maniera pacata pescando qua e là nella memoria.

Il Comune di Azzate ha voluto consegnarli un mazzo di fiori il giorno dopo il suo compleanno; un modo per ringraziarlo di tutti gli anni che ha dedicato ai ragazzini del paese: a consegnarglielo l’assessore Giovanni Rocca (nella foto d’apertura), nel giardino della bella casa di via Sauro, una vista sul lago di Varese e sul Monte Rosa che riconcilia con il mondo.

Azzate lago

«Non è stato semplice essere accettato- racconta Nino – erano tempi diversi. Quando sono arrivato qui con mia moglie, anche lei insegnante, c’era un po’ di diffidenza nei nostri confronti. Non è stato facile neppure acquistare il terreno sui cui poi ho costruito questa casa: noi eravamo i terroni che volevano venire ad abitare in una via dove vivevano famiglie del posto, tutte con lo stesso cognome».

Ma a Nino Di Gregorio è bastato entrare in aula per conquistarsi lo spazio e il rispetto che gli erano dovuti: «La mamma che a settembre si era allarmata per il mio arrivo, a dicembre mi mandò una cassetta di liquori, che io rispedii indietro: spiegai ai bambini che ai maestri non servono i regali, sono pagati dallo Stato».

Antonino di gregorio
(Grazie a Roberto Colli per la foto) 

Tre figli, Sandro 80 anni, Orazio 75, che vive a Malnate e Valerio 62 anni, tre nipoti e tre pronipoti, Nino è arrivato ad Azzate da Matera: «Mi trovavo lì mandato dal ministero, quando seppi di un concorso magistrale. Partecipai e mi fu assegnata una cattedra a Tursi, un paese minuscolo, isolato, senza niente. Fu così che chiesi il trasferimento in provincia di Varese; guardando la cartina scelsi quindici comuni intorno al capoluogo. Venni trasferito ad Azzate e io non sapevo neppure dove fosse, non era tra quelli che avevo indicato. Ci arrivai in treno con mia moglie e mi piacque subito. Da qui non ci siamo più mossi: i figli diventavano grandi, frequentavano le scuole e spostarsi avrebbe voluto dire cambiare del tutto le nostre vite». Ha insegnato fino al 1981 ma negli ultimi sei anni è stato dirigente del circolo didattico.

Oggi Nino vive da solo, una signora che l’aiuta nelle faccende di casa, i figli che abitano poco distanti. Coltiva l’orto davanti a casa. «Sì, la mia vita è sempre stata molto semplice – dice-. Mai nessun eccesso: fumavo da ragazzo, usando i soldi che mio padre mi dava per andare in treno a scuola, alle superiori. Ci andavo a piedi: sette chilometri ad andare e sette a tornare. Abitavamo ad Assoro, in collina, e scendere era anche bello, tornare invece una faticaccia. Ho smesso di fumare quando è nato Sandro il mio primo figlio, volevo dare il buon esempio. Quanto a bere, non ho mai esagerato: qualche partitina al Circolo di Azzate con gli amici e basta». La guerra, i vari trasferimenti e poi il Covid che lo ha colpito dopo la seconda dose di vaccino mentre aspettava di fare la terza: «Niente di grave, sono stato qui in casa e ho fatto la mia vita di sempre». E così ora potrà festeggiare il suo compleanno al Circolo a pochi passi da casa, insieme alla sua famiglia. Ed è sorpreso di tutto questo clamore: «Ma davvero vuole raccontare la mia storia? Non interessa a nessuno, io sono solo un maestro di paese».

(Sabato 22 gennaio alle 18.30, dopo la Messa vespertina, ci sarà la possibilità di festeggiare il compleanno di Nino nei locali del circolo familiare di Azzate in via Marconi. Data la situazione sanitaria è preferibile prenotare contattando il numero 3358048528).

 

Cento candeline per Nino, il maestro di Azzate

 

 

 

Roberta Bertolini
roberta.bertolini@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Gennaio 2022
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