Daytona agrodolce per Rovera: buone prestazioni ma senza risultato di squadra

La Ferrari del Team Cetilar coinvolta in due incidenti nella prima fase della 24 Ore finisce lontana dalla vetta (14a al termine). Ottimi i riscontri cronometrici del varesino che ora vola in Sudafrica

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Esperienza interessante, a tratti esaltante ma non premiata a livello di risultato. La prima volta di Alessio Rovera alla 24 Ore di Daytona finisce in agrodolce: soddisfazione personale per via dei tempi fatti segnare in gara, delusione per il piazzamento finale dovuto a due incidenti che hanno costretto a lungo ai box la Ferrari 488 del team Cetilar Racing e non hanno permesso di lottare ai piani alti.

Alla fine il bolide blu numero 47 ha concluso la gara americana in 14a posizione di classe, quindi al di sotto delle attese, ma nelle gare endurance bisogna anche mettere in conto questo tipo di problematiche. Dopo una prima ora guidata da Sernagiotto, al volante è andato Lacorte che però è andato in testacoda e poi ha avuto un contatto con la Lexus di Montecalvo che lo ha costretto a tornare ai box per riparare il posteriore sinistro. La Ferrari Cetilar è rimasta ferma un’ora e mezzo ma dopo il rientro in pista un secondo incidente ha ulteriormente rallentato la corsa della scuderia italiana.

In questo quadro Rovera e compagni (oltre a Sernagiotto e Lacorte c’era Antonio Fuoco) hanno poi proseguito facendo segnare tempi interessanti, segno che il lavoro dei meccanici è stato di ottimo livello. Il varesino, in particolare, ha realizzato il miglior tempo assoluto tra i piloti a bordo di una Ferrari confermando il proprio feeling con la 488. «A Daytona ho scoperto il mondo IMSA (l’endurance a stelle e strisce ndr) e imparato a conoscere un circuito emozionante ma impegnativo, dove è necessario guidare con precisione sia sulle paraboliche sia nella parte interna. Anche nei turni di guida notturni mi sono trovato bene e la macchina è stata perfetta, tanto che a un certo punto con il buio avevo il giro più veloce delle GT. Purtroppo sabato pomeriggio le cose non si erano messe come avremmo voluto per via dei contatti che ci hanno fatto precipitare nelle retrovie. Un peccato anche per i tanti tifosi che la Ferrari ha qui negli States, ma queste sono le corse, purtroppo il team non è stato fortunato. Ringrazio la Cetilar che mi ha dato l’opportunità di questa esperienza e nel complesso posso essere fiero del mio primo impegno da pilota ufficiale Ferrari».

Lasciati gli USA, Rovera volerà direttamente in Sudafrica per quella 9 Ore di Kyalami rinviata a metà dicembre per via dell’aumento di casi di covid causati dalla variante Omicron. Il pilota varesino tornerà a vestire i colori della AF Corse per quella che è l’ultima prova dell’Intercontinentale GT Challenge 2021. La vettura sarà un’altra Ferrari 488 GT3 EVO2020 con il numero 71, condivisa con lo spagnolo Miguel Molina e con Antonio Fuoco. L’obiettivo è quello di aiutare l’altra macchina del team, quella con Ledogar, Nielsen e Pier Guidi che sono in lotta per il titolo. Semaforo verde sabato 5 febbraio a mezzogiorno ora italiana.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 31 Gennaio 2022
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