Gli anni da muratore, la Pro Patria e ora la Juventus: la favola di Federico Gatti
Diciotto mesi fa la squadra di Busto Arsizio lanciava tra i professionisti il difensore che dal prossimo luglio vestirà bianconero. Col Verbania Gatti stregò il ds Turotti in un'amichevole, poi la grande stagione insieme a Javorcic e il Frosinone
Un anno fa l’esordio nel calcio professionistico con la maglia della Pro Patria, oggi, lunedì 31 gennaio – ultimo giorno del calciomercato invernale – la chiamata della Juventus. È in rampa di lancio la carriera di Federico Gatti, difensore ventitreenne che dal prossimo luglio vestirà i colori bianconeri.
Una scalata da “record” quella del centrale nato a Rivoli nel 1998, capace di conquistare le attenzioni dei più grandi club italiani (si parlava dell’interesse di Napoli e soprattutto Torino) in virtù delle ottime performance mostrate in poco più di sei mesi di Serie B, al Frosinone, squadra con cui Gatti concluderà la stagione in prestito per provare l’assalto alla promozione in A.
Un calciatore roccioso e determinato, ancora molto amato a Busto Arsizio, dove l’anno scorso ha fatto l’esordio tra i professionisti.
(foto Juventus FC)
Il fiuto del ds Turotti nell’amichevole Pro Patria – Verbania
A notare per primo le qualità del difensore cresciuto nelle giovanili del Torino è stato infatti il ds della Pro Patria Sandro Turotti che ne rimane stregato in un’amichevole dei tigrotti contro il Verbania (serie D) due anni fa, a gennaio 2020, senza tuttavia riuscire a tesserarlo in quella sessione di mercato. L’acquisto viene rimandato di soli sei mesi, quando Gatti è il primo rinforzo per la cavalcata al quinto posto della Pro Patria allenata da Javorcic, mister che dalla difesa costruisce le proprie fortune e che oggi guida la miglior difesa dell’intera Serie C, quella del Sudtirol.
Dopo la grande stagione bianco-blu terminata con l’eliminazione ai playoff proprio per mano della JuventusU23 (chissà se il manager juventino Federico Cherubini, ex coordinatore del settore giovanile bianconero, non avesse fiutato l’affare già lo scorso maggio), inevitabile in estate il passaggio di categoria al Frosinone, una delle squadre più attrezzate della serie cadetta che lo acquista per 175mila euro per portarlo alla corte di Fabio Grosso, campione del mondo 2006 molto legato ai colori bianconeri con cui ha vinto uno scudetto (2011/12) prima di allenare la primavera.
(Gatti con la maglia del Verbania)
E se il passaggio in appena 18 mesi dalla Serie C alla Juventus – che verserà nelle casse dei ciociari quasi 10 milioni di euro (7,5 + bonus) – sembra una bellissima favola da raccontare, ancor più sorprendente è che da ragazzino Gatti era sul punto di rinunciare al sogno di fare il calciatore dopo le esperienze nel settore giovanile del Toro e dell’Alessandria.
Dai dilettanti a compagno di reparto di Bonucci e Chiellini
Ancora giovanissimo Gatti sceglie tuttavia di ripartire dal calcio dilettantistico, dal Pavarolo, nel frattempo lavora come muratore (e non solo) per aiutare la famiglia dopo che il padre rimane disoccupato. Sacrificio e sudore sono le fondamenta della sua rapida scalata, categoria per categoria, fino arrivare alla squadra più titolata d’Italia per giocare e crescere sotto l’ala di due campioni d’Europa come Bonucci e Chiellini, sempre che il capitano della Nazionale non scelga di ritirarsi prima. «Voglio ringraziare anche le persone che non hanno mai creduto in me, mi avete dato la forza giorno dopo giorno di non smettere di crederci, di migliorarmi, di non mollare mai» scriveva sui social il 7 agosto 2020, il giorno della firma in via Ca Bianca, il primo da professionista. 542 giorni dopo, il coronamento del sogno, la firma per la Juventus e i riflettori di tutto il mondo del pallone puntati su di lui.
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