La 44esima stagione di Musica nel Mendrisiotto prende il via da Stabio

L'appuntamento è per sabato 8 gennaio alle 20,30 nell'anfiteatro delle scuole medie di Stabio. Protagonisti la soprano Linda Campanella e il baritono Matteo Peirone

gerry varie

Sabato 8 gennaio prende il via a Stabio la nuova stagione di concerti e iniziative dell’associazione Musica nel Mendrisiotto.

Il concerto di apertura della 44esima stagione si svolgerà alle 20,30 nell’anfiteatro dell’aula magna delle scuole medie e vedrà protagonisti la soprano Linda Campanella (nella foto) e il baritono Matteo Peirone, accompagnati da Flaviano Rossi al flauto, Giovanni Sanvito all’oboe, Claude Hauri al violoncello e Daniel Moos al pianoforte.

La serata proporrà un programma spumeggiante con estratti vocali e strumentali, intercalati da aneddoti storici, da alcune delle opere più amate dal pubblico quali “Il flauto magico” e “Don Giovanni” di Mozart, “Elisir d’amore” e “Don Pasquale” di Donizetti, “Le Maschere” di Mascagni e “Carmen” di Bizet.

Gli eventi sono organizzati nel rispetto delle vigenti norme anti Covid. L’accesso è consentito unicamente con il certificato Covid-19 2G (vaccinati o guariti), ad eccezione dei giovani fino ai 16 anni. È raccomandata la prenotazione tramite il sito www.museostabio.ch/prenotazione.

Per i residenti a Stabio l’entrata è gratuita fino ad esaurimento posti.

Chi non dovesse avere accesso ad internet può telefonare allo +41 76 72 45 438. I biglietti prenotati vanno ritirati entro le ore 20.15.

La serata è organizzata in collaborazione con il Comune di Stabio.

I protagonisti

Linda Campanella: soprano, diplomata brillantemente sia in pianoforte che in canto, si è perfezionata con R. Scotto, R. Blake e R. Kettelson. Ha iniziato la carriera interpretando i principali ruoli del repertorio per soprano lirico-leggero di coloratura. Intensa l’attività d’incisione discografica soprattutto in ambito barocco e notevole il repertorio che vanta nell’ambito della liederistica. Molto apprezzata lo è anche nel repertorio sacro e in quello della musica contemporanea. Protagonista nella Figlia del Reggimento al Teatro Coccia di Novara, Adina nell’Elisir d’amore a Toledo in Spagna, Sofia nel Signor Bruschino a Torino sotto la direzione di Claudio Desderi, è stata scelta come protagonista dell’esecuzione e incisione in prima mondiale della Agnese di Paër insieme ai Barocchisti diretti da Diego Fasolis. Da ricordare anche le sue interpretazioni rossiniane in collaborazione con l’Opera Giocosa di Savona, come protagonista in Signor Bruschino, Cambiale di matrimonio e Italiana in Algeri.  Ha ottenuto un grande successo nel ruolo di Adina nell’Elisir d’amore al Festival Donizettiano di Bergamo, a Tokyo, Yokohama, Morioka, Nagoya, Toledo, Saragoza, Alicante, Palma de Mallorca, Novara, Asti, Alessandria, Savona, Massa Marittima e altri teatri di tradizione.

Matteo Peirone ha cantato in tutti i principali teatri lirici italiani e stranieri mettendosi in evidenza come interprete di rilievo nei principali ruoli di “basso buffo o brillante” e nei ruoli “di carattere”.

Regolarmente invitato dal Teatro alla Scala di Milano ha preso parte a numerose produzioni nel principale teatro italiano a partire dal 1998 (Elisir d’amore, Tosca, Bohème, Gianni Schicchi, Racconti d’Hofmann, Nozze di Figaro,..). Costante  la sua presenza anche negli altri principali enti in tutto il mondo: San Carlo di Napoli, Regio di Torino, Opera di Roma, Maggio di Firenze, Massimo di Palermo, Opera di Parigi, Royal Opera House Covent Garden di Londra, DNO di Amsterdam, Theatre des Champs-Elysees, Staatsoper di Dresda, Staatsoper di Hamburg, Staatsoper di Stuttgart, Berlin Konzerthaus, Bunka Kaikan di Tokyo, Lincoln Center di New York,  Opera du Rhin di Strasburgo,  ABAO di Bilbao, Maestranza di Siviglia, Palau des arts di Valencia, Opera di Francoforte,… Negli ultimi anni si è evidenziato come interprete “di riferimento” a livello mondiale nei ruoli  “di carattere”. Recentemente (Festival di Pasqua 2018 e Festival del centenario 2021) è stato Sagrestano nella Tosca diretta da Thielemann e Armiliato al Festival di Salisburgo. Vi tornerà quest’anno nella nuova produzione del Trittico. Ha collaborato con alcuni dei più grandi registi della scena mondiale (tra gli altri Ronconi, Zeffirelli, Miller, Vick, Jones, Bondy, Michieletto e Livermore) e con alcuni tra i più celebri  direttori d’orchestra (Muti, Mehta, Chailly,Thielemann,  Oren, Bartoletti, Noseda, Dudamel).

I quattro musicisti che compongono il quartetto strumentale, Flaviano Rossi al flauto, Giovanni Sanvito all’oboe, Claude Hauri al violoncello e Daniel Moos al pianoforte, collaborano da oltre due decenni in varie formazioni cameristiche ed hanno alle spalle un’intensa attività concertistica che li hanno visti esibirsi con prestigiose orchestre (Orchestra dell’opera di Zurigo, Orchestra della Svizzera italiana, Orchestra della RAI, Orchestra Teatro alla Scala, Orchestra Sinfonica di S. Cecilia di Roma, Orchestra G. Verdi di Milano, Orchestra Filarmonica Italiana, Orchestra dei “Pomeriggi Musicali” di Milano,… con direttori quali R. Muti, G. Sinopoli, R. Chailly, M.W. Chung, C.M. Giulini…) e presso importanti associazioni musicali in tutta Europa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Gennaio 2022
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