“Liberty indaco”, il nuovo distillato made in Varese nato dalle erbe del Sacro Monte di Varese
A realizzarlo Marcello Tarantino, varesino, 38 anni. Dopo aver viaggiato e lavorato all'esterno è tornato nella sua città e presenta questo nuovo prodotto

Un distillato color indaco, nato dalla passione e dall’esperienza raccolta negli anni. Un concentrato di colore, sapori e profumi “made” in Varese, capace di unire tradizione e innovazione. Fatto con le erbe del Sacro Monte ma non solo, questa nuova bevanda è stata realizzata da Marcello Tarantino. Trentotto anni, varesino, dopo gli studi universitari, ha deciso di viaggiare e di specializzarsi come bartender e consulente per le grandi aziende del settore. Dopo Londra, Ibiza e Copenaghen è quindi tornato nella sua città e guardandola con occhi nuovi, diversi, e spiega: «Mi sono resto conto che anche qui c’è tanto da scoprire».
Durante il periodo del lockdown, l’idea che aveva in testa da tempo è quindi riuscita a trasformarsi in realtà. «È un progetto che avevo nel cassetto da tempo», racconta mentre spiega qual è stata la genesi di questo distillato che è già su diversi banconi dei locali del centro varesino e presto lo sarà anche altrove.
«Quando sono tornato in Italia ho continuato a collaborare con diverse aziende del settore e anche con lo storico Borducan del Sacro Monte per la ricetta del suo famoso liquore. Da lì è nata l’ispirazione per il mio nuovo distillato». Il suo Liberty Indaco, questo il nome, è un miscuglio di diverse erbe provenienti proprio dal monte varesino, scelte una per una. «È un non gin, un distillato di luppolo ed artemisia. Si fa come un gin, ma la gradazione alcolica è bassa e si utilizza come aperitivo», spiega.
Il risultato è una bevanda aromatica che può essere bevuta da sola o per la realizzazione di cocktail. «Lo descriverei come un prodotto innovativo, ma che rispetta la tradizione della terra da cui proviene. Sono andato nel bosco e ho selezionato le erbe che mi piacevano».
Cardamomo, tarassaco, genziana, hemp, achillea, melissa, tamarindo e altre vengono poi lavorate da una distilleria agricola che può raccogliere le erbe botaniche a mano. Alla base, infatti, c’è l’idea che il distillato sia il più naturale possibile, dagli ingredienti alla confezione. «E poi fa una magia. Quando lo mischi con la tonica cambia colore, diventa rosa». Alla lista dei liquori realizzati a Varese dunque, si aggiunte una new entry.
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