L’opera “Il trionfo dell’Eucarestia” del museo d’arte religiosa di Oleggio in mostra a Napoli
L'opera, dopo il restauro, sarà esposta nelle Gallerie d'Italia a Napoli dal 21 aprile all'11 settembre. La mostra rientra nel progetto di ristrutturazione di Intesa San Paolo "Restituzioni"
Ora chiuso per la pausa invernale e in attesa di riaprire al pubblico l’1 maggio (pandemia permettendo), il museo d’arte religiosa di Oleggio annuncia che un’opera delle collezioni museali andrà in mostra nelle Gallerie d’Italia a Napoli.
Si tratta baldacchino processionale raffigurante Il trionfo dell’Eucarestia attribuita a ricamatori lombardo-piemontesi e datata alla metà del Diciottesimo secolo.
Il manufatto, studiato dalla direttrice del museo Flavia Fiori, è stato restaurato dal laboratorio Restauro Tessili Antichi dell’Abbazia Benedettina “Mater Ecclesiae”.
L’esposizione conclusiva della diciannovesima edizione di “Restituzioni” si terrà nel rinnovato museo di Intesa Sanpaolo a Napoli, le Gallerie d’Italia (in via Toledo), dal 21 aprile all’11 settembre.
Che cos’è “Restituzioni”
Il progetto “Restituzioni”, dal 1989 ad oggi, ha consentito di restaurare ormai circa 2000 opere, di ogni datazione e tecnica esecutiva, privilegiando nella loro scelta più l’urgenza e il significato dell’intervento che non il ritorno d’immagine.
La diciannovesima edizione del progetto prevede il restauro di 87 “nuclei” di opere appartenenti al patrimonio artistico della totalità delle Regioni (per un totale di 219 singoli manufatti restaurati) e coinvolge 53 enti di tutela (soprintendenze, direzioni regionali musei e musei autonomi) e 81 enti proprietari, tra musei, chiese, siti archeologici.
L’invito a presentare i progetti di restauro è stato esteso a tutti gli organismi in cui si articola la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico e storico-artistico nazionale, nessuno escluso.
La mostra segnerà anche l’apertura al pubblico delle nuove Gallerie d’Italia, che saranno inaugurate negli spazi della sede storica del Banco di Napoli ristrutturati secondo i più aggiornati standard museografici.
«La scelta di un’opera del museo non può che renderci orgogliosi», affermano dal museo di Oleggio, «visti i tanti i musei prestigiosi coinvolti tra cui la Pinacoteca di Brera di Milano, i Musei Reali di Torino, il Musée Jacquemart-André di Parigi. Ringraziamo per questa opportunità la soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, soprattutto Benedetta Brison e Massimiliano Caldera; il direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi di Novara, Paolo Mira, e il Francesco Gonzales».
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