Mauro Miele fa la storia: vittoria tra i piloti “master” al Rallye Monte Carlo
Da quest'anno il Mondiale prevede anche una classifica per over 50: nella prima gara in assoluto trionfo del pilota bustocco (Skoda Fabia) che è anche 8° tra le Wrc2 e 17° assoluto

Accanto alle 66 candeline che mercoledì metterà sulla torta, Mauro Miele metterà anche un trofeo speciale, l’ennesimo di una carriera mostruosa. Il pilota bustocco, veterano del motorismo di casa nostra, ha infatti vinto la classifica “master” al Rallye Monte Carlo che si è disputato tra giovedì 20 e domenica 23 sulle strade del Sud della Francia e nel Principato di Monaco, prima prova del mondiale 2022.
Una vittoria che non è solo simbolica, quella colta dal pilota varesotto: da quest’anno infatti la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) ha istituito una vera e propria categoria ufficiale – si chiama “Master Cup” – all’interno del Campionato del Mondo. Una evoluzione che lo stesso Miele ha contribuito a mettere a punto e che ha subito richiamato concorrenti importanti come il belga Loix o lo svizzero Burri, non a caso sul podio (3° e 2°) a fianco del portacolori del team Dream One Racing.
Miele, che era al via con una Skoda Fabia Rally2 navigata dal piemontese Luca Beltrame, non si è accontentato del trofeo master (comandato da cima a fondo): grazie a una condotta di gara veloce ma regolare, ha anche ottenuto il 17° posto assoluto, il migliore nelle sue partecipazioni iridate al “Monte”, l’8° posto tra gli iscritti al WRC2 (con tanto di 4 punti per questa classifica mondiale), il secondo tra gli equipaggi italiani, di un soffio dietro a Gamba-Gonella.
Il “Monte Carlo” 2022, al netto della consueta aura di fascino e gloria data da una gara storica e così particolare, è servito anche a tenere a battesimo le nuove vetture Rally1 ed è stato segnato da un duello a livelli stratosferici tra i dominatori dell’ultimo ventennio: i francesi Sebastien Loeb e Sebastien Ogier. Questa volta l’ha spuntata il primo, 48 anni, sulla Ford Puma navigata da Isabelle Galmiche davanti per 10″5 al campione del mondo in carica su Toyota Yaris (con Benjamin Veillas). Podio completato da un’altra Puma, quella degl’irlandesi Breen e Nagle comunque staccati dalla coppia d’assi transalpina.
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