Morto a Varese l’ex brigatista Corrado Alunni
Una vita segnata dalla lotta armata, poi sul finire degli anni Ottanta la semilibertà

Il brigatismo e la Milano degli anni a mano armata, compagno di fuga da San Vittore con Renato Vallanzasca e poi sul finire degli anni ottanta la dissociazione ideologica con la lotta armata e la mano della giustizia che si allenta dopo il “cumulo“ a 50 anni di pena. Poi la buona condotta e la semilibertà.
Sbarre e pistole, libri e ravvedimento: la vita di Corrado Alunni è finita oggi, 28 gennaio a 74 anni, in provincia di Varese (foto, pagina facebook Spazio 70).
È stato un personaggio di spicco negli anni Settanta per aver fatto parte delle prime Brigate Rosse per poi aderire a Prima Linea e successivamente militare nelle Formazioni Comuniste Combattenti.
Alunni negli anni ‘80 era stato protagonista della famosa evasione da San Vittore del 28 aprile 1980 ma nel 1987 si era dissociato dalla lotta armata. Nel 1989 ha avuto accesso alla semilibertà dopo 11 anni e 7 mesi di carcere e aveva trovato lavoro dopo un corso come archivista all’Enaip di Bergamo: i giudici gli riconobbero la qualità di “dissociato“ dalle organizzazioni criminali a cui aveva partecipato.
«L’ultimo “rapporto” con la giustizia di Alunni risale all’anno scorso perché inserito nell’elenco di una ventina di ex appartenenti a gruppi armati ai quali la magistratura romana prese il Dna nell’ambito dell’ennesimo fascicolo di inchiesta sul caso Moro. Alunni era uscito dalle Br nel 1974 ma la procura della capitale a caccia di misteri inesistenti sospetta ancora che possa aver avuto un ruolo nella strage di via Fani», si legge nel blog “giustiziami“.
Viveva da tempo nella zona del Saronnese.
Alunni fu un punto di riferimento ideologico per molte persone della provincia di Varese che negli anni del brigatismo intendevano passare dal movimentismo alla clandestinità.
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