Rigore e autogol, la Pro Patria regala il pareggio al Piacenza

I tigrotti vanno in vantaggio con Pierozzi e Galli ma si fanno rimontare due volte. Il Piacenza finisce in 10 e si spartisce la posta in palio con la Pro Patria, che comunque incasella il quarto risultato utile consecutivo

Pro Patria - Pergolettese 2 a 1

Come all’andata, contro il Piacenza la Pro Patria esce col rammarico di non aver portato a casa il bottino pieno. Allo Speroni questo pomeriggio, domenica 23 gennaio, gli ospiti riescono ad agguantare per due volti i tigrotti bianco-blu, andati in vantaggio prima grazie a Pierozzi e nella ripresa con Galli.

Viste le premesse, con la squadra in piena emergenza, il 2 a 2 – quarto risultato utile consecutivo – è comunque un punto prezioso, Tuttavia sugli spalti e negli spogliatoi c’è senza dubbio la grande amarezza di aver letteralmente regalato al “Piace” il pareggio concedendo al 50′ un rigore fischiato per un fallo di mano ingenuo di Boffelli (trasformato da Cesarini dal dischetto) e poi con un goffo autogol di Pizzul a 10′ dalla fine.

Finite le energie, la Pro Patria, autrice di una buona prestazione, cerca comunque il colpaccio fino al 90′, complice anche l’espulsione dell’esordiente Cosenza per i “lupi biancorossi” nel recupero. Ma il tempo a disposizione è troppo poco ed entrambe le squadre alla fine si spartiscono la posta in palio.

FISCHIO DI INIZIO – Se Sparta piange, Atene (solo un po’) ride, volendo modificare il proverbio. Gli interpreti meglio specificarli: la Pro Patria nel ruolo di Sparta, il Piacenza in quello di Atene. Ai nastri di partenza le squadre partono accomunate dall’emergenza assenza: per i bustocchi Prina deve rimaneggiare ogni reparto della squadra mentre al Piacenza mancano il puntero Rabbi e soprattutto Bobb, mediano corsa-cuore-muscoli convocato dal Gambia in coppa d’Africa. Gli ospiti possono però fare affidamento sulla ricca campagna acquisti di gennaio che ha consegnato, tra i tanti, Castiglia e Cosenza, questo pomeriggio all’esordio. Cortissima invece la panchina a disposizione del tecnico della Pro Patria (esordio da titolare per Vaghi). Va sottolineato come il tecnico biellese sia stata bravo a non far adattare i propri giocatori a una mera copia degli originali (e assenti) Bertoni, Parker, Castelli preferendo mischiare le carte in tavole e fare di necessità virtù. I Bianco-blu scendono così in campo con un mutevole (e inedito) 352, o (come battezzato dal bravo Giovanni Castiglioni) “35fantastia”, che spesso in fase di possesso vede la mezzala Ferri alzarsi e Ghioldi allargarsi in un tridente atipico (stretto e vicino all’area) con Piu, unico vero attaccante. I lupi biancorossi, oggi in divisa “away” verde, ripropongono il loro 3421, schieramento senza regista e con il nuovo acquisto Castiglia al posto del già citato Bobb, l’aggiustatutto e tutto fare dei piacentini.

PRIMO TEMPO – Pronti-via e la Pro Patria è subito in vantaggio col suo arciere elfico, Pierozzi, al quarto gol stagionale (miglior marcatore della squadra), secondo consecutivo dopo il siluro che ha battezzato l’AlbinoLeffe Stadium nell’ultima gara del 2021. Dopo appena 120 secondi l’esterno scuola Fiorentina recupera un pallone in difesa intercettando un’apertura per Marino, poi lancia in corsia Ferri, il giovane 2002 alza un traversone che arriva sulla testa dello stesso Pierozzi incuneatosi in area nel frattempo: il “Piero”, come lo chiamano sulle tribune dello Speroni, salta in alto e aggiunge al suo repertorio anche il gol di testa. Rete dal messaggio importante: la squadra è in crescita, nonostante le difficoltà di energie e la situazione societaria.

Avanti 1 a 0 la squadra di Prina sceglie di giocare una partita in “modalità cangiante”: stile Megazord, ci si difende in dietro compatti, anche in 6 visto il numero di giocatori offensivi “Piace”, e si arriva in avanti con due-tre tocchi grazie alle mezzali che a turno cercano Ghioldi e Piu. Questo permette alla squadra di non subire letteralmente niente e di creare altre due occasioni importanti: la prima vede Pierozzi (sempre) protagonista, l’esterno prova a colpire a volo un pallone spiovente ma scivola al momento dell’impatto – al secondo minuto di recupero, invece, Ferri, dalla stessa mattonella da cui aveva fatto partire l’assist dell’1 a 0, colpisce le mani del già ammonito Marino. L’arbitro Turrini fischia la punizione dal limite ma valuta la posizione delle mani non meritevole di un secondo cartellino.

SECONDO TEMPO – La ripresa è vivace e parte anch’essa subito con brivido quello degli undici metri. Al quinto minuto discesa sulla sinistra del Piacenza con Gonzi e Giordano, quest’ultimo fa partire un traversone a mezz’altezza che va a sbattere, appena dentro l’area di rigore sulle mani di Boffelli, scoordinato nel tentativo di fermare la sfera in tuffo. Il fallo è evidente e la squadra di Scazzola non si fa pregare due volte, consapevole che un’occasione così ghiotta è proprio un regalo di Natale fuori tempo massimo. Dal dischetto si presenta Cesarini, glaciale spiazza Caprile: portierone da una parte (sinistra), pallone in rete dall’altro, sotto l’incrocio. Anche per il numero 10 si tratta del quarto gol stagionale.

Al 50’ per la Pro Patria è quindi tutto da rifare, il colpo subito è durissimo e il Piacenza pare galvanizzato, non facendo toccare la palla ai tigrotti per quasi 180 secondi. La Pro Patria insegue ogni pallone, anche con un po’ frustrazione, ma il pressing a tutto campo regala nuovamente il vantaggio ai padroni di casa: sempre a sinistra, sempre Giordano prova una verticalizzazione ma davanti a sé si trova l’inesauribile Ferri, la mezzala scippa il pallone, guadagna metri di campo e conquista rimessa laterale, L’out battuto velocemente e con astuzia consegna a Piu un pallone nell’area piccola, l’attaccante sgomita spalla alla porta, si gira  e incrocia il destro, Pratelli compie il miracolo ma non basta: al limite del fuorigioco sbuca Galli che deve solo spingere il pallone in rete. Al 55’ la Pro Patria è di nuovo avanti, 2 a 1.

Rindirizzata la partita sui binari giusti la Pro Patria ritorna padrone del gioco e come prima cosa ruba subito, appena 20 secondi dopo il vantaggio, il pallone al Piacenza a centrocampo. Con un tocco Pierozzi manda nuovamente Piu in porta, il duello con Pratelli si rinnova e ancora una volta è il portiere a uscirne vincitore, salvando il risultato dal 3 a 1. Intervento fondamentale quello del portiere, che tiene vivo il Piacenza. A differenza di Prina, Scazzola a questo punto può e fa bene a mettere nella mischia Lamesta e Munari. Scelta vincente quella del tecnico: a otto minuti dalla fine proprio Lamesta scende sulla sinistra per poi tagliare rasoterra un pallone che attraversa tutta l’area, complice una diagonale sbagliata di Pizzul; da destra sbuca così Munari che a sua volta rimette il pallone in mezzo dove Pizzul, già fuori tempo sulla giocata precedente si gira e sporca il pallone, la traiettoria naturalmente è di quelle beffarde e il pallone finisce alle spalle di un incolpevole Caprile. Il tabellino segna così il definitivo 2 a 2, nonostante le incursioni fino al 94’ della Pro Patria. A salvare gli ospiti dalla sconfitta è il martire Cosenza, che ben due volte stende da ultimo uomo Piu lanciato a rete, la prima volta il direttore di gara chiude un occhio per non rovinargli l’esordio, la seconda estrae il rosso diretto. In pieno recupero la clessidra scorre velocemente, la benzina è finita e i tigrotti devono accontentarsi di un 2 a 2 che sta stretto.

 

AURORA PRO PATRIA 1919 – PIACENZA CALCIO 1919    2 – 2    (1 – 0)

Marcatori: 3′ p.t. Pierozzi (PPA); 6′ s.t. Rig. Cesarini (PIA), 10′ s.t. Galli (PPA), 37′ s.t. Autorete Pizzul (PIA).

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 2 Vaghi, 13 Boffelli, 5 Molinarii; 11 Pierozzi (21′ s.t. 8 Brignoli), 25 Ferri (44′ s.t. 16 Fietta), 10 Nicco, 3 Galli, 15 Pizzul; 23 Ghioldi (27′ s.t. 9 Parker), 27 Piu.

A disposizione: 12 Mangano, 6 Sportelli, 7 Stanzani, 18 Banfi, 24 Giardino. All. Prina.

 

PIACENZA CALCIO 1919 (3-5-2): 1 Pratelli; 4 Nava (14′ s.t. 25 Armini), 3 Cosenza, 13 Marchi (1′ s.t. 27 Munari); 15 Parisi, 26 Gonzi, 14 Castiglia, 24 Marino, 21 Giordano (21′ s.t. 9 Dubickas); 10 Cesarini (34′ s.t. 7 Lamesta), 39 Raicevic.

A disposizione: 12 Libertazzi, 35 Galletti, 2 Rillo, 5 Tafa, 34 Boffini. All. Scazzola.

 

ARBITRO: Niccolò Turrini di Firenze (Giacomo Monaco della Sezione di Termoli e Lorenzo D’Ilario della Sezione di Tivoli. Quarto Ufficiale Alfredo Iannello della Sezione di Messina).

 

Angoli: 4 – 3.

Recupero: 2′ p.t. – 4′ s.t.

Ammoniti: Marino, Castiglia (PIA).

Espulsi: al 46′ s.t. Cosenza (PIA) per gioco falloso su Piu.

Note: Giornata fredda e soleggiata. Terreno di gioco in buone condizioni.

 

A Prina il pareggio col Piacenza sta stretto: “La Pro Patria meritava di vincere” (varesenews.it)

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 23 Gennaio 2022
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