Scappa al momento del conto: lo trovano a Cuvio e lo “prelevano“ per andare al bancomat, 4 a processo

Rapina e sequestro di persona i reati contestati per la rocambolesca serata finita male in Valcuvia. Sentito in aula il comandante della stazione dell’Arma

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Hanno fatto la scena del bancomat che non funziona, ma in realtà al momento di pagare è saltata fuori l’idea di scappare e lasciare il ristoratore col naso in mezzo alla faccia e i piatti sporchi da lavare.

Ma nei paesi, dove tutti si conoscono di vista o di famiglia, capita che prima o poi le due parti della disputa si incontrino.

E così è stato: da Cavona, dove la cena venne «saltata» al momento del conto i fatti si sono spostati alla vicina Cuvio, località Bofalora, in un centro commerciale al confine fra i due paesi e non distante dalla locale caserma dei carabinieri.

L’auto di uno dei cinque ragazzi insolventi viene notata da uno dei componenti del «clan» famigliare che gravita attorno alla trattoria, viene bloccata e vengono chiesti i rinforzi di parenti accusati di aver caricato a forza il ragazzo in auto e di essere andati in banca per obbligarlo a prelevare, prelievo mai avvenuto per carenza di contanti. In tutto 4 persone.

Il fatto però viene denunciato e in questi giorni si celebra il «processo del bancomat» con accuse pesanti in discussione di fronte al Collegio: sequestro di persona e rapina i reati contestati a quattro persone della stessa famiglia.

Per il difensore il fatto è di una portata più tenue di quanto descritto, tanto che oltre al mancato prelievo l’idea era quella di far arrivare il ragazzo – persona offesa in questo procedimento – dal ristoratore per chiedergli scusa e finire lì la cosa, che (dovrà accertare il processo) forse si è spinta troppo in là.

Per il mancato pagamento della cena il giovane insolvente è già finito di fronte al giudice in un altro procedimento.

Oggi come testimone è stato ascoltato il luogotenente dell’Arma e comandante di stazione Roberto Notturno cui è stato chiesto di ricostruire la vicenda con gli occhi delle videocamere di sorveglianza della banca dove sono avvenuti parte dei fatti contestati.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Gennaio 2022
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