Il dibattito sulla chiusura al traffico del centro storico riempie il teatro di Bisuschio

Moltissime le osservazioni e le critiche al progetto da parte dei residenti e dei commercianti del centro. L'Amministrazione valuterà tutti i problemi sollevati prima di prendere la decisione definitiva

Bisuschio - Assemblea sulla chiusura al traffico del centro storico

Oltre 200 persone hanno partecipato ieri sera al cine teatro San Giorgio all’assemblea pubblica convocata per discutere l’ipotesi di chiusura al traffico  del centro storico di Bisuschio, dove si sono appena conclusi i lavori di riqualificazione e pavimentazione del nucleo più antico del paese.

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Al teatro di Bisuschio l’assemblea sulla chiusura al traffico del centro storico 4 di 7

Il sindaco Giovanni Resteghini, affiancato dall’assessore al bilancio e ai lavori pubblici Claudio Vincenzi e dal direttore dei lavori, l’architetto Claudio Martinelli, ha presentato le motivazioni che hanno spinto gli amministratori cittadini a valutare la chiusura del centro storico nel tratto di via Repubblica davanti alla chiesa parrocchiale di San Giorgio,  dove la nuova pavimentazione ha disegnato una piazza sul percorso dell’ex statale 344. 

«Tre sono le ragioni principali per cui abbiamo pensato di chiudere la piazza – ha spiegato Resteghini – Ragioni di sicurezza per i pedoni, innanzitutto, abbattimento dell’inquinamento e del rumore e la possibilità di spostare il traffico in attraversamento sulla tangenziale, creata proprio per questo motivo con un grosso investimento e sottoutilizzata». C’è poi, da parte dell’amministrazione, la volontà di valorizzare il nucleo centrale di Bisuschio, liberandolo dall’assedio delle auto e rendendolo un borgo da vivere, con nuovi spazi in grado di attrarre anche nuove attività.

Moltissime le osservazioni e le critiche al progetto da parte dei residenti e dei commercianti del centro. Se i residenti hanno spiegato le difficoltà e i problemi legati alla divisione del centro in due parti, che li costringerebbe a fare il giro dalla tangenziale o a spostarsi nelle strette strade interne per andare da una parte all’altra di Bisuschio, i commercianti hanno espresso tutti i loro timori legati alla riduzione del traffico di passaggio che, dicono farebbe molto diminuire i loro fatturati, già in crisi anche per il periodo di fermo dovuto all’emergenza sanitaria. A dar voce ai loro timori anche l’Associazione commercianti, che ha evidenziato come l’interruzione del traffico di passaggio potrebbe avere ripercussioni non solo su Bisuschio ma anche sulle attività di Arcisate e Induno Olona, dal momento che spingerebbe gli automobilisti di passaggio fuori dall’ex statale 344, la strada che attraversa i nuclei dei tre comuni, indirizzandoli verso Varese e i suoi centri commerciali.

Infine è stato sollevato il problema del trasporto pubblico, su cui l’Amministrazione si sta confrontando con l’Agenzia del trasporto pubblico locale, dal momento che il traffico in piazza della chiesa sarebbe interdetto anche agli autobus. «Di fatto – ha spiegato il sindaco – salterebbe una sola fermata e il servizio sarebbe comunque garantito dalle altre fermate nei pressi del centro, e il nuovo tragitto, sperimentato in questi lunghi mesi di lavori, non inciderebbe su tempi e chilometraggio degli autobus»

Il sindaco Resteghini si è impegnato a valutare tutte le osservazioni e i problemi sollevati durante l’assemblea, prima di decidere sul da farsi e scegliere tra le soluzioni prospettate: la chiusura della strada, l’istituzione di un senso unico o l’attraversamento del centro con rallentamenti e limite a 30 km orari che potrebbe scoraggiare il traffico di attraversamento. A giorni dovrebbe arrivare la decisione.

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Pubblicato il 22 Febbraio 2022
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