Giovanni De Nicolao, il discepolo perfetto del profeta Roijakkers

Il play - 14 punti e 11 rimbalzi - è il simbolo dell'Openjobmetis che sbanca Venezia. Ferrero è super, Keene e Sorokas sanno cosa fare. Esordio e canestro per Woldetensae

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BEANE 5,5 (IL PEGGIORE) – Nel tripudio generale c’è anche la mezza cilecca di AB, forse non ancora al top fisicamente, di certo troppo impreciso al tiro ma anche nelle scelte. Pazienza, nulla di preoccupante e anzi è meglio che il giro a vuoto sia coinciso con una serata di grazia di tutto il resto del gruppo. D’altro canto ha tirato la carretta fino a oggi, anche in momenti difficilissimi: una flessione è comprensibile.

WOLDETENSAE 6 – Si presenta caricando il tiro e bucando la retina dall’arco. Poi non offre sogni ma solide realtà, nel senso che non ripete prodezze però abbassa le ginocchia, regge contatti, rincorre i diretti avversari. Verrà il suo turno.

SOROKAS 7,5 – Partita solidissima: è il primo ad accendersi in attacco ma è anche autore del canestro che chiude i conti, con fallo subito e libero segnato. Roccioso, ruvido quando serve, rapido nel fiondarsi a canestro quando capisce che sta per arrivare l’assist giusto. Lavora duro a rimbalzo ed è uno di quelli che permettono a Varese di vincere anche quella statistica. Peccatuccio da rilevare, il quarto fallo un po’ sprecato con tanta partita ancora davanti. Ma è bravo anche nel gestirsi da quel momento in poi.

DE NICOLAO 9 (IL MIGLIORE) – Una serata sensazionale. Difende per cinque, legge perfettamente le geometrie del gioco e stavolta aggiunge punti – tanti, 16 – che sono frustate violente alla difesa della Reyer. Ma il numero più impressionante è un altro: 11 rimbalzi, in mezzo al traffico e ai lunghi delle due squadre. Venerdì si troverà di fronte un Cinciarini che stasera ha confezionato una rarissima “tripla doppia”: sarà un duello tutto italiano e tutto da gustare. Intanto è uno dei simboli di questa incredibile rinascita biancorossa: se Roijakkers è il profeta, lui è il discepolo perfetto.
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VENE 7 – Mezza partita da dimenticare, quasi che l’exploit contro la Virtus gli fosse costato tutte le munizioni. Ma uno così trova sempre il modo di rendersi utile: l’estone capisce di dover registrare qualcosa, trova una collocazione perfetta in campo, si guadagna gli spazi e i palloni per colpire (14 punti) e naturalmente offre tutta la sua sapienza nella metà campo difensiva. Una chiusura qui, un rimbalzone là, una difesa impeccabile, quattro palle recuperate. Il solito scienziato.

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REYES 6 – Un po’ di incoraggiamento, un po’ perché stavolta Roijakkers si fida di lui. Fatturato vicino allo zero ma volontà e nessuna dormita rilevante in difesa (ma la posizione che tiene sul lato debole è quella di un nuotatore che si sta tuffando: urgono correttivi alla postura). Ci mette fisico, voglia ed evita di strafare. Però serve un cambio di passo.

LIBRIZZI 6 – Lo mettono su Vitali e non fa una piega, lo mettono su Theodore e ringhia, lo gettano nella mischia nei momenti delicati e non commette errori. Nessuno squillo in attacco (dopo i 25 di sabato sera con la Robur) ma minuti “veri” per un giocatore sempre più vero.

VIRGINIO 6,5 – Chissenefrega dei tiri sbagliati, tanti suoi coetanei non avrebbero avuto il coraggio di provarli. E tanti allenatori – compreso il prossimo che incontreremo – lo avrebbero panchinato al volo. Non Roijakkers, e così Nick capisce che il suo impiego passa anche da tutto il resto: difesa, tagliafuori, coraggio, rimbalzi. E proprio un rimbalzone in attacco in un momento difficile ripaga la scelta del coach olandese.

FERRERO 8 – Capitano indemoniato: quando sente che la partita va da lui non ci pensa due volte a caricare la bomba e bruciare la retina. Ma non sono solo le 4 triple o i 14 punti a costruire il voto del veterano biancorosso. Ci sono la grinta, l’atteggiamento, l’ennesima voglia di rivincita dopo momenti bui. C’è un Daye che gli tira in faccia senza nemmeno piegare le gambe, convinto di fare canestro e invece costretto a vedere il 21 in biancorosso correre a rimbalzo e poi dall’altra parte, per un’altra giocata vincente di Varese.

KEENE 7,5 – Lo hanno designato leader della squadra e lui sa prendersi le responsabilità nel modo giusto. Quando ha la mano calda cavalca il momento e sale presto (nel secondo periodo) a quota 20, quando lo braccano porta a spasso il difensore e lascia il palcoscenico e i tiri ai compagni mostrando una maturità non così scontata. Sbaglia qualche passaggio, sbaglia una scelta nel finale quando affretta i tempi di un’entrata, ma il suo contributo generale è enorme. Se voleva farsi perdonare gli errori del match con la Virtus, ci è riuscito perfettamente.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Febbraio 2022
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