La bandiera olimpica arriva a Malpensa: “Ora al lavoro per Milano-Cortina 2026”

L'arrivo della delegazione olimpica da Pechino con i 5 cerchi a Malpensa segna il countdown per il 2026. Tra gli atleti azzurri presenti, Federica Brignone: "Sogniamo insieme le Olimpiadi di Milano-Cortina"

bandiera olimpica di Pechino Milano Malpensa

Conclusa un’Olimpiade come quella di Pechino 2022, in Lombardia e in Trentino Alto Adige si lavora già alla prossima, quella di Milano-Cortina 2026: a dare ufficialmente il via al countdown dei prossimi giochi invernali l’arrivo della bandiera olimpica all’aeroporto di Milano Malpensa questa mattina, lunedì 21 febbraio, dopo il passaggio del testimone alla cerimonia di chiusura di Pechino.

La bandiera ha viaggiato, protetta da una teca che portava i nomi delle città ospiti delle edizioni passate, sull’Airbus 350-900 dell’Air China che ha riportato in Italia la delegazione olimpica.

A ritirarla e a portarla a Malpensa il presidente del Coni Giovanni Malagò, il ceo di Milano-Cortina Vincenzo Novari, il direttore artistico delle cerimonie olimpiche, Marco Balich, la cantante Malika Ayane – che, nel corso della cerimonia di chiusura ha intonato l’Inno di Mameli – insieme agli atleti Federica Brignone, Arianna Fontana, Francesca Lollobrigida e Amos Mosaner. Presenti anche i sindaci di Milano e Cortina (Beppe Sala e Gianpietro Ghedina) e il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

I cinque cerchi saranno conservati nella sala del Comune di Milano, mentre un’altra bandiera verrà fatta arrivare a Cortina. Il prossimo 13 marzo tornerà in Italia anche la bandiera dei giochi paralimpici e verranno ricongiunte in un evento a Roma.

Beppe Sala: “Ora al lavoro”

Il presidente Malagò ha sottolineato il senso di responsabilità che deve guidare la delegazione olimpica nel lavoro da qui al 2026: «Abbiamo gli occhi del mondo intero puntati addosso e c’è molta voglia di tornare, da parte degli sport invernali, nella vecchia Europa dopo molte edizioni negli altri continenti».

«È stata una cerimonia veramente emozionante, nonostante nella vita ne abbia viste tante. Adesso inizia la fase più importante, quella che prediligo, il lavoro: la parte operativa per preparare una straordinaria edizione, dobbiamo lavorare tutti assieme con rispetto e lealtà», ha affermato il sindaco di Milano. Per il capoluogo lombardo sarà anche l’occasione per ridisegnarsi dopo Expo 2015: «Non vedrei un altro evento in grado di trascinare come le Olimpiadi. Dovremo preparare la città e i cittadini, facendo vedere l’avanzamento dei lavori».

Dello stesso pensiero il presidente Fontana: «Da oggi si lavora con determinazione. Dobbiamo recuperare qualche ritardo accumulato anche per colpa del covid ma arriveremo», sottolineando in seguito la particolarità dei giochi del 2026 che, per la prima volta, sarà su due città e in quattro siti: «Sarà la prima sostenibile, non ci saranno spese inappropriate e quello che resterà saranno le infrastrutture».

«Oggi è il nostro cancelletto di partenza e abbiamo necessità della vicinanza degli enti sovracomunali», ha preso la parola il sindaco di Cortina, «spero ci aiutino tutti perché ne abbiamo bisogno; a Pechino si è sentita molto la presenza dello Stato. Tutti insieme dobbiamo portare alto il nome della nostra Italia».

bandiera olimpica di Pechino Milano Malpensa
La delegazione insieme agli atleti, ai sindaci e ai presidenti di Regione e provincia

“Sogniamo insieme Milano-Cortina 2026”

La delegazione è atterrata insieme agli atleti della nazionale Italia che in queste due settimane hanno fatto sognare i telespettatori con le loro imprese: Federica Brignone (medaglia d’argento nello slalom gigante e bronzo nella combinata femminile), Arianna Fontana (oro nei 500m, argento nei 1500 e nella staffetta mista), Francesca Lollobrigida (argento nei 3000m nel pattinaggio di velocità su ghiaccio e bronzo nel mass start di pattinaggio di velocità su ghiaccio) e Amos Mosaner (oro nel doppio misto del curling).

I quattro sono tornati in Italia dopo una grande olimpiade per l’Italia, che ha collezionato 17 medaglie, ma il pensiero è già rivolto ai prossimi giochi e alle speranze di esserci, tra quattro anni, “per giocare in casa”. Così Mosaner, che dovrà difendere l’oro nel curling insieme alla compagna di squadra Stefania Constantini: «Per noi sarà un grande orgoglio rappresentare l’Italia in casa e regalarvi emozioni. Sarà difficile difendere la prima medaglia nel curling per l’Italia, ma lavorerò sodo anno per anno. Mi farò trovare pronto per il 2026».

Pechino 2022 è stata un’edizione speciale soprattutto per Fontana, che è risultata l’atleta italiana più medaglietta di sempre: «Essere arrivata “vicino” ad atleti che hanno fatto la storia dello sport invernale per me è un onore; Milano Cortina è un bel sogno, visto che ho iniziato nel 2006 a Torino sarebbe fantastico esserci. Mai dire mai: sognare non costa nulla, sogniamo insieme e vediamo se ci sarò». Così anche Lollobrigida: «L’arrivo della bandiera olimpica in Italia è importantissima: io ho iniziato a pattinare sul ghiaccio dopo Torino 2006. La partecipazione alle Olimpiadi 2026 è come coronare un sogno: in bocca al lupo a tutti».

Anche Brignone non si è sbilanciata troppo sulla sua partecipazione ai prossimi giochi: «Per me sarebbe un sogno esserci a Cortina ma non lo deciderò oggi, lo deciderò anno per anno». Infine ha sottolineato l’importanza di vedere tornare le olimpiadi in Italia: «È un onore per noi avere le Olimpiadi in casa e tornare sulle Alpi: un trampolino di lancio per il paese, è un orgoglio per tutti gli atleti gareggiare in posti dove c’è una così sentita cultura dello sport».

 

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 21 Febbraio 2022
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