La Pro Patria torna a esultare: Castelli e Pierozzi stendono 2 a 0 la Virtus Verona

A Verona i padroni di casa dominano il primo tempo, poi i tigrotti di Busto Arsizio graffiano la partita con due bellissimi gol e agguantano gli avversari in classifica a 27 punti

Pro Patria - Piacenza 2 a 2 23.1.2022

Contro la Virtus Verona la Pro Patria bissa il successo dell’andata ed espugna il Gavagnin Nocini. A valere i primi tre punti bianco-blu del 2022 sono le giocate nella ripresa di Castelli e Pierozzi, che con grande freddezza sotto porta (due bellissimi “scavetti”) colpiscono al cuore i padroni di casa, in controllo sul match per gran parte della partita ma senza mai capitalizzare.

Per i tigrotti di Busto Arsizio decisivi i cambi di mister Sala, in panchina al posto di Prina, oltre a Castelli (gettato nella mischia al posto Parker), a servire i due assist sono stati due subentrati Stanzani e Vaghi. La vittoria sfata la maledizione del 2022 (tre pareggi e una sconfitta) e ribalta una classifica strettissima: adesso la Pro Patria, per buona parte della stagione in zona playout, adesso si ritrova a 27 punti, praticamente a ridosso della zona playoff.

FISCHIO DI INZIO – Come visto martedì, sempre a Verona, la Virtus ripropone la difesa a 3, con Daffara, Cella e Pellacani nel trittico difensivo. Le due squadre sono dunque specchiate nel rettangolo di gioco, anche se la posizione di Hallfredsson scombina un po’ le simmetrie, visto che l’islandese agisce lungo tutto la colonna vertebrale della Virtus, anche con compiti da trequartista alle spalle di Marchi e del neoacquisto Zigoni. Per i veneti mister Fresco rinuncia sì al rombo ma non alla qualità dei suoi interpreti e così adatta il vero trequartista della Virtus Zarpellon esterno di fascia, nel tentativo di giocare un mismatch sul bustese Pierozzi, che tanto dà alla Pro Patria in avanti ma che logicamente lascia pure qualcosa indietro. Con Prina in quarantena per il coronavirus, a guidare la Pro Patria è Massimo Sala, uomo di fiducia all’interno dello spogliatoio tigrotto dati i suoi 4 anni di permanenza a Busto Arsizio. Sala non stravolge il piano-partita e quindi la Pro Patria scende regolarmente in campo col 352, unica novità è Fietta in cabina di regia visto le assenze di Bertoni (vero regista della squadra) e dello squalificato Nicco (regista adattato tra dicembre e gennaio). Come da aspettativa, fiducia a Piu e Parker in avanti, supportati sulle fasce da Pizzul (forfait di Galli in fase di rifinitura) e a destra Pierozzi.

PRIMO TEMPO – Il cambio di modulo porta benefici nel gioco della Virtus e, dopo aver fermato la capolista Suditirol martedì, nei primi 45’ minuti di oggi i padroni di casa mostrano davvero un bel calcio. Costruzione dal basso con un innumerevole numero di palloni toccati in mediana da Lonardi, Metlika e soprattutto Hallfredsson. Il fraseggio veneto è tutt’altro che fine a se stesso e solamente nella prima frazione di gara la Virtus conquista ben sette calci d’angolo, segno che la Pro Patria è messa all’angolo. I tigrotti sembrano capitolare già al 17’ quando Hallfredsson, dopo aver innescato Zigoni almeno un paio di volte, vuole mettersi in proprio e fulminare Caprile con una saetta da fuori area, reattivo il portierone della Pro Patria con la punta delle dite alza il pallone sopra la traversa. Il Verona, tuttavia, non si arrende e continua a spingere sulla sua sinistra, dove Sportelli e Boffelli provano a fermare le offensive di Zarpellon, a volte rifugiandosi in corner (sarà 10 a 1 il computo al 90′), altre spazzando il pallone per giocare “di rimessa”.

Al 24’ la timida reazione della Pro Patria, naturalmente in transizione: discesa di Pierozzi a campo aperto, cross al bacio per Piu che taglia in area ma senza riuscire a indirizzare il pallone nello specchio della porta. Ma si tratta di un caso isolato ed esattamente 10’ minuto arriva ancora un brivido per i tigrotti, questa volta doppio: da un calcio da fermo laterale Hallfredsson calcia direttamente in porta: reazione di puro istinto di Caprile che con un colpo di reni salva sulla linea, il pallone allora sbuca fuori dalla mischia e finisce tra i piedi di Metlika, il destro del centrocampista fa la barba al palo. Quando il direttore di gara Canci manda tutti a prendere un tè caldo il risultato è fermo sullo 0 a 0, ma ai punti la Virtus è nettamente avanti e la Pro Patria appare invece in difficoltà nella lettura del gioco. La frustrazione nata da un pressing poco efficace porta poco prima del duplice fischio all’espulsione del direttore sportivo Sandro Turotti, allontanato dalla panchina per qualche protesta e parola di troppo nei confronti della terna arbitrale, oggi “all’inglese”.

SECONDO TEMPO – Per forare la difesa bustocca Fresco inizia la ripresa sostituendo Marchi, unico ammonito del match e unico giocatore avulso tra i veneti, con Nalini. Il cambio non porta i frutti sperati e la Virtus accusa nelle gambe i 90 minuti giocati martedì spegnendosi lentamente. Sala legge bene il momento della partita e anticipa l’avversario con tre cambi tra il 62’ e il 68’: entrano in ordine Stanzani, Colombo e Castelli e il loro impatto è devastante sulle sorti del match.

Dopo l’ultima occasione virtussina al 72’, “spaccata” di Zigoni in area terminata alta sopra la traversa, i due attaccanti appena entrati graffiano la partita. Il vantaggio della Pro Patria arriva al 75’, in tre tocchi la palla parte da Caprile e termina nella porta difesa da Giacomel. Lancio lungo del portiere, la palla spiomba nel terzo offensivo dei bianco-blu dove Hallfredsson e Metlika si pestano a piedi e sbagliano il tempo dell’intervento di testa, Stanzani fa sua la sfera e di prima serve il taglio in area di Castelli. Per l’attaccante tocco sotto da sinistra verso destra mentre il portiere è in uscita, gol da vero bomber, molto simile a quelli che faceva Higuain al primo anno di Juventus. Paragoni a parte, la Pro Patria quasi a sorpresa si trova avanti 1 a 0 a quindici dalla fine.

Il gol fa saltare schemi, regole ed equilibri. La Virtus si gioca un all-in come ultimo cambio e fa entrare Rachid Arma per Cella, un attaccante per un difensore, o “la va o la spacca”. E risultato è che i padroni di casa alzano bandiera bianca a due minuti dal novantesimo. Arrembaggio rosso-blu in avanti, Vaghi entrato appena 4’ minuti in campo per difendere il vantaggio, intercetta un pallone e senza pensarci due volte si fa ispirare dal Superbowl di domani sera, la sua spazzata è un lancio da quarterback da campo a campo per un Pierozzi. Giacomel tenta ancora una volta l’anticipo ma l’esterno della Viola lo supera con uno scavetto che vale chiude i giochi. Ed ecco in poco più di 10’ minuti tutto quel cinismo che finora era mancato e che aveva portato via punti preziosi in chiave salvezza. Ma anche nelle gioie, con il ritorno alla vittoria dopo quasi due mesi, la Pro Patria riesce a rovinare la ciliegina sulla torta: a 120 Sportelli viene espulso per proteste, e ritorna nella lista dei giocatori indisponibili per la sfida contro la Pro Sesto di mercoledì, altra partita da cui passa il futuro della squadra bianco-blu.

 

VIRTUS VERONA – AURORA PRO PATRIA 1919    0 – 2    (0 – 0)

Marcatori: 31′ s.t. Castelli (PPA), 43′ s.t. Pierozzi (PPA).

 

VIRTUS VERONA (3-5-2): 1 Giacomel; 6 Daffara, 4 Cella (35′ s.t. 9 Arma), 23 Pellacani; 99 Zarpellon (27′ s.t. 15 Vesentini), 17 Lonardi, 16 Halfredsson, 24 Metlika, 3 Mazzolo (27′ s.t. 25 Zugaro); 32 Marchi (1′ s.t. 31 Nalini), 91 Zigoni.

A disposizione: 12 Bragantini, 22 Sheikh, 5 Munaretti, 7 Danieli, 8 De Rigo, 9 Arma, 13 Priore, 18 Tronchin, 27 Faedo. All. Fresco.

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 6 Sportelli, 13 Boffelli, 5 Molinari; 11 Pierozzi, 25 Ferri (17′ s.t. 21 Colombo), 16 Fietta, 23 Ghioldi (40′ s.t. 2 Vaghi), 15 Pizzul; 27 Piu (17′ s.t. 7 Stanzani), 9 Parker (23′ s.t. 30 Castelli).

A disposizione: 12 Mangano, 4 Saporetti, 22 Bergamo, 24 Giardino, 32 Pesenti. All. Prina.

 

ARBITRO: Matteo Canci di Carrara (Franco Iacovacci della Sezione di Latina e Ferdinando Pizzoni della Sezione di Frattamaggiore. Quarto Ufficiale David Kovacevic della Sezione di Arco Riva).

 

Angoli: 10 – 1. 

Recupero: 1′ p.t. – 4′ s.t.

Ammoniti: Marchi (VVER); Ghioldi (PPA).

Espulsi: Al 43′ p.t. per proteste il Direttore Sportivo della Pro Patria Sandro Turotti; AL 47′ s.t. Sportelli (PPA) per proteste.

Note: Giornata fresca e soleggiata. Terreno di gioco in discrete condizioni. Spettatori 222.

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 13 Febbraio 2022
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