Leggiuno, Introini: “PNRR è l’occasione per lavorare insieme e per costruire una rete di comuni”

Il consigliere di minoranza Stefano Introini presenta un’interrogazione all’amministrazione per sfruttare i fondi europei. 

elezioni amministrative 2021 leggiuno

Il consigliere di minoranza Stefano Introini presenta un’interrogazione all’amministrazione per sfruttare i fondi europei. 

Il ruolo di consigliere comunale comporta certamente portare ad evidenza criticità (PGT di Leggiuno, Polizia Locale, Arolo ecc..) ma anche promuovere e stimolare un agire amministrativo verso il rinnovamento cogliendo istanze e questioni cui troppo spesso ci abituiamo a credere irrisolvibili e quindi ci abbandoniamo in una sorta di rassegnazione stereotipata (siamo senza banca, senza market, siamo un paese dormitorio, e via di queste banalità che spesso si sentono per crogiolarsi nel pessimismo collettivo).

Per fare un esempio ma anche per suonare una campanella di monito è importante sapere che il 31 marzo scade la seconda opportunità per il PNRR a tema rigenerazione urbana, una iniziativa dedicata ai comuni sotto i 15 mila abitanti ma cui si può partecipare solo mediante partenariato tra comuni raggiungendo la soglia dei 15 mila. E allora perché non cogliere questa opportunità per dar un segnale di progettualità condivisa, perché non cercare un fattivo dialogo con i comuni contermini per proporre una candidatura? Le carte in mano non ci mancano: dal progetto per il restauro di San Primo e Feliciano, al recupero dell’Oratorio di Cellina.

Bene, Leggiuno può essere un capofila e non solo un gregario in una potenziale aggregazione, ma comunque si può partire anche come gregario, l’importante è darsi una mossa, il 31 marzo è qui! Se si fa un laboratorio, un tavolo di confronto costruttivo, le Persone disponibili a dare una mano ci sono, le troviamo.

Poi nel concreto delle cose da fare per il bando basta fare un po’ di telefonale, contattare Camera di Commercio per esempio, un ente di eccellenza per la provincia di Varese su queste cose; ma anche chiedere a Saronno e Samarate come hanno fatto loro per mutuare quelle ottime esperienze. Qui di seguito uno dei link che in modo molto illuminante spiega la procedura in fono alla home page: https://uncem.it/rigenerazione-urbana-on-line-i-risultati-del-bando-del-ministero-dellinterno-e-tutte-le-novita-anche-per-i-comuni-con-meno-di-15mila-abitanti/

Ma anche se i soldi previste per questa fase non sono molti, 300 milioni, vale comunque la pena di misurarci con questa iniziativa per mettere a punto la rete di collaborazione tra comuni alla base per costruire un disegno strategico comune, come si dice oggi “una cornice narrativa” per fare squadra sul territorio. Tale cornice narrativa dovrà evidentemente delineare un filo conduttore tra i partecipanti e direi che a Leggiuno le prospettive non mancano: dalla ex Slimpa, alla pista ciclabile dei laghi, alle questioni degli attracchi all’accessibilità alle spiagge, alla candidatura Unesco di Santa Caterina con la rigenerazione degli stabili della Provincia. Ora Vi prego, non trinceriamoci dietro il classico italiano “non è di nostra competenza” perché tocca alla Provincia, tocca al privato, tocca alla associazione culturale … Una amministrazione comunale ha il dovere di stimolare e promuovere, di concertare e incoraggiare le iniziative anche se afferenti proprietà diverse: abbiamo il dovere di esprimere una visione, come? Bè per esempio, come accennavo già per la questione della Polizia Locale, organizzando un tavolo di lavoro, un Consiglio Comunale e una Commissione dedicata, l’importante è parlare, confrontarsi e cambiare schema di gioco: se stai sempre in difesa magari resti a galla e le pari tutte ma certamente ti perdi un sacco di occasioni per “fare gioco”.

Per stare sull’esempio della Polizia Locale e la risposta data circa l’assunzione di vigili al Comune: vedete non è solo una questione di soldi (che poi è tutto da dimostrare perché da che mondo e mondo se ti metti insieme risparmi, si chiama economia di scala); è una questione di progetto, di relazioni, di opportunità per stringere collaborazioni su temi comuni: gestione dei parcheggi, accessibilità alle spiagge, organizzazione della viabilità, sicurezza davanti alle scuole, controllo del territorio ed ispettorato edilizia e via di altre mille possibili utilità. Insomma stringere queste relazioni aiuta a collaborare insieme, aiuta a fare massa critica e a consapevolizzare il fatto che senza Laveno, Monvalle, Sangiano, Besozzo, Brebbia, Ispra ecc… è perfettamente inutile chiedere alla Provincia di promuovere la candidatura UNESCO di Santa Caterina. La risposta potrebbe essere che tocca alla Provincia; per carità è legittimo rispondere così come legittimo insistere per l’edificabilità del terreno a Ballarate che apparteneva al Sindaco: ma sto parlando di fare politica, di disponibilità al confronto e al dialogo mettendo in conto che per trovare un accordo ognuno deve fare un passo indietro, si chiama metodo “win – win”. L’idea di candidare Santa Caterina a sito UNESCO giova prima di tutti a Leggiuno, Provincia ha già fatto tantissimo, le ricadute sarebbero soprattutto a livello locale e di lago Maggiore.

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Febbraio 2022
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