Un anno di campagna vaccinale: la squadra di Bertolaso conclude il compito e fissa i futuri obiettivi

In un anno effettuati 23 milioni di somministrazioni. E per il futuro si disegna un nuovo modello operativo che dovrà attivarsi con rapidità. Varese concentrerà le forze all'ex caserma di Gallarate

magrini

Hanno presentato il lavoro di un anno prima di concludere il proprio impegno. L’unità di crisi diretta da Guido Bertolaso ha fatto una relazione all’assessore al Welfare Letizia Moratti traendo il bilancio di un’attività iniziata nel febbraio 2021, per costruire una nuova campagna vaccinale davanti alle difficoltà e agli errori di quella impostata con il sistema gestito da Aria spa.

DAI PROBLEMI DI ARIA AGLI HUB MASSIVI

Dalle criticità di un sistema, che mandava gli over80 in giro per tutta la Lombardia e mandava in overbooking le agende dei diversi centri vaccinali, all’inaugurazione degli hub massivi il mese successivo, grande è stato il lavoro organizzativo e di coordinamento to con la struttura commissariale che gestiva le scorte ( all’inizio rare) di vaccini diretti all’Italia.

VACCINATO L’89% DEI RESIDENTI CON CICLO COMPLETO

In un anno, nella nostra regione sono stati somministrati 23.385.632 dosi di vaccino di cui 8.110.215 prime dosi, 8.523.831 cicli completi, 6.751.586 booster, 263.932 prime vaccinazioni nella fascia 5/11 a cui aggiungere 223.040 cicli completi. Un forzo cospicuo che ha permesso di raggiungere l’89,5% della popolazione over 12 anni con una dose, l’89,27% con il ciclo completo, l’80,9% con le terze dosi e il 41,5% di prime dosi trai più piccoli che hanno completato i ciclo nel 35,1% dei casi. 

Ora la rete vaccinale si va riducendo anche se, nei prossimi mesi, sono previsti ancora circa 150.000 richiami per la terza dose tra quanti hanno sviluppato la malattia nei mesi scorsi o perchè devono ancora superare i 5 mesi dal completamento del ciclo primario.  La parte più cospicua è attesa tra marzo e aprile. In contemporanea, dal 1 marzo prende il via anche la campagna delle quarte dosi per i soggetti più fragili circa 195.000 persone. 

SI ENTRA NELLA FASE DI NORMALITA’ : RESTANO ATTIVI POCHI HUB E LE FARMACIE

Guido Bertolaso, dunque, conclude un lavoro in un momento in cui l’emergenza è superata e la campagna vaccinale, ormai agli sgoccioli, continuerà con una struttura più snella, che si appoggia soprattutto alle farmacie ( a cui sarà possibile acceder con prenotazione dal portale di Poste) e a pochi centri in collaborazione soprattutto con i medici di medicina generale.

NON FARSI PIU’ TROVARE IMPREPARATI

Per il futuro, occorrerà non farsi più trovare impreparati. Per questo motivo, Regione ha dato indicazioni alle singole Ats di prevedere un piano di lavoro graduato a seconda della criticità della situazione.

Il sistema delle fasce di colore diverso è quello su cui costruire i modello: in zona bianca le attività saranno improntate alla normalità, con un aumento di casi scatta la zona gialla e occorrerà attivare nuove postazioni vaccinali che andranno aumentate ulteriormente se si raggiungeranno i parametri da zona arancione o da zona rossa ( con una potenza uguale a quella vissuta nei mesi scorsi).

Le ATS hanno tre mesi per predisporre un piano con modelli operativi in grado di attivarsi nel giro di una settimana a ogni cambio di colore. 

NEL VARESOTTO IL CENTRO DI RIFERIMENTO SARA’ QUELLO DI GALLARATE

In questo momento, sul territorio di Ats Insubria sono attivi 8 centri vaccinali che scenderanno a 7 alla metà di marzo e a 6 a fine aprile.

La provincia di Varese costruirà un sistema di gestione incentrato sul nuovo centro delle emergenze di Gallarate, quello che sostituirà l’ospedale in Fiera destinato domani a chiudere per sempre i battenti. Uno dei 4 capannoni, una volta impiegati per lo stoccaggio dell’Aeronautica, è ormai allestito come maxi hub capace di realizzare fino a 8000 vaccini al giorno. 

Nello scenario più duro, il Varesotto dovrà attuare circa 10.000 dosi quotidiane: all’hub di Gallarate si affiancheranno il circuito delle farmacie così come i centri attualmente gestiti dai medici di medicina generale come ad Arcisate o Saronno.

L’unità di crisi di Guido Bertolaso, dunque, termina l’impegno: Regione ha definito un nuovo modello di azione basato su due centrali una strategica e una più operativa che rimarranno alle dirette dipendenze della Direzione generale al Welfare.

di
Pubblicato il 28 Febbraio 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.