In biblioteca a Gazzada Schianno riparte la rassegna di musica e film

Sabato 12 marzo alle 21 al Teatro dell’Oratorio San Luigi di Schianno inizia il programma 2022 di “MusicAttraverso”. Tutto il programma

Generica 2020

Sabato 12 marzo alle 21 al Teatro dell’Oratorio San Luigi di Schianno inizia il programma 2022 di “MusicAttraverso”, rassegna musicale curata dalla Biblioteca di Gazzada Schianno.

MusicAttraverso è una rassegna di musica e film organizzata dal Comune e dalla Biblioteca di Gazzada Schianno. «Non esiste musica senza la condivisione, la socialità, la vicinanza – dicono gli organizzatori -. I suoni tornano finalmente ad animare la vita e raccontano di memorie, di visioni, di persone, di luoghi e d’esperienze. Musicisti immaginifici capaci di generare nuovi percorsi nella musica di oggi, che si nutre di mescolanze, incontri, fantasia, al di là delle barriere, senza divisioni di generi e di provenienze».

Si ricomincia il 12 marzo alle ore 21 con “Per il giorno della memoria” concerto in ricordo delle vittime della Shoah e delle Foibe che, programmato il 16 gennaio, non si è potuto svolgere causa recrudescenza dell’emergenza sanitaria da SARS-CoV- 2.
Si tratterà di un appuntamento musicale con due musicisti: Mattia Zappa al violoncello e Massimo Giuseppe Bianchi al pianoforte. Il duo, al rientro da concerti in varie parti d’Europa, eseguirà musiche di Ernest Bloch, Dimitri Shostakovitch, Olivier Messiaen e Serge Rachmaninoff.
Mattia Zappa è un violoncellista svizzero-italiano che si è fatto conoscere negli ultimi anni come versatile camerista, improvvisatore e docente di violoncello a livello internazionale. Ha suonato in duo con il pianista Massimiliano Mainolfi, alla Carnegie Hall di New York e alla Kammermusiksaal della Philharmonie di Berlino, con un’attività concertistica in quasi tutti i paesi Europei, del Sud Africa e del Nord America. Massimo Giuseppe Bianchi ha studiato sotto la guida di Bruno Canino specializzandosi nel repertorio cameristico tra gli altri con Franco Rossi, Maureen Jones e il Trio di Trieste. È ospite di numerose istituzioni musicali e di festival di prestigio e di trasmissioni radiofoniche. Ha collaborato con artisti come Bruno Canino, Antonio Ballista, Gabriele Pieranunzi.
Nel 2011 ha preso parte, su invito di Michele Campanella, alla “Maratona Liszt” presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma eseguendo opere del compositore ungherese.

La rassegna prosegue sabato 9 Aprile presso la Sala Polivalente della Biblioteca Comunale con la proiezione del film musicale “Score La musica per il film a Hollywood”, un docufilm di Matt Schrader che ripercorre il processo di creazione delle colonne sonore attraverso interviste speciali ad alcuni dei compositori più famosi, tra i quali Danny Elfman, Howard Shore, Trent Reznor, Hans Zimmer, Quincy Jones, Randy Newman e Rachel Portman.

Domenica 10 aprile alle 17,30 presso il Teatro dell’Oratorio S. Luigi di Schianno MusicAttraverso 2022 propone “Inseguendo quel suono” con Alessandro De Rosa voce narrante, Fausto Beccalossi fisarmonica e Claudio Farinone chitarra.
Spesso considerata come elemento di semplice abbellimento, la musica per il cinema rischia di ricoprire un ruolo di secondo piano all’interno della produzione filmica. Ennio Morricone è stato invece il compositore che ha reso la musica l’elemento protagonista, conferendole autorevolezza.
Una esperienza professionale e di vita ricca e a tratti ancora misteriosa che lo ha portato ad interagire con tutti i contesti che il XX secolo potesse offrire ad un musicista (dal Conservatorio a Darmstadt, dalle sessioni come turnista alla musica scritta e improvvisata, dal cinema alla sala da concerto passando per il mondo discografico, le canzoni, la radio e la televisione).
Raccontare Ennio Morricone non significa discutere solamente del suo fecondo e straordinario rapporto col cinema, ma può spalancare ampie riflessioni sulla musica, sulla società e la cultura del suo e del nostro presente.
Alessandro De Rosa, compositore e scrittore, è coautore insieme allo stesso Ennio Morricone di “Inseguendo quel suono” (MondadoriLibri, 2016-2020-2021), autobiografia ufficiale del Maestro romano in forma di conversazioni, tradotta in svariate lingue, da Morricone stesso definito il più significativo libro che lo riguarda.
Nello spettacolo a tre voci, attraverso filmati inediti e spezzoni di film, Alessandro racconta alcuni tratti salienti della vita e dell’opera del Maestro, creando un filo rosso con le interpretazioni di Fausto Beccalossi e Claudio Farinone, che rileggono alcuni passi più o meno noti del suo percorso musicale, plasmandoli sui loro strumenti.

Si prosegue poi con un concerto e una mostra di fotografie in occasione del 1 maggio, festa del lavoro. Alle 17,30 nel Parco di Villa de Strens (Teatro Oratorio di Schianno in caso di cattivo tempo) suonerà Banditaliana  con il concerto “La musica è un lavoro”.
Banditaliana è un quartetto composto da Riccardo Tesi, organetto, Claudio Carboni, sax, Maurizio Geri, chitarra e Gigi Biolcati, percussioni, che nasce nel 1992 da una felice intuizione di Riccardo Tesi, ed oggi costituisce uno dei gruppi italiani di World Music più noti a livello internazionale.
Composizioni originali, virtuosismi strumentali, preziosi incastri ritmici ed arrangiamenti raffinati rappresentano la cifra stilistica del gruppo che, con la sua musica senza frontiere fonde forme e riti della tradizione toscana, profumi mediterranei, improvvisazioni jazz e canzone d’autore, incantando le platee dei più importanti folk and world festival mondiali.

Sempre il 1 maggio  nello spazio del parco di Villa de Strens avrà luogo l’esposizione fotografica L’eclissi | L’uomo e il lavoro di Claudio Farinone «Il mio primo incontro con gli spazi della fabbrica di Pietro Prosino a Grignasco, in Valsesia, – racconta Farinone – nasce con una vista dall’alto. Una bellezza estetica celata dall’apparente durezza del lavoro, del rumore assordante, del caldo sprigionato dalle macchine. Provo subito a rovesciarne la prospettiva e immagino quello spazio come una volta stellata. Avvicinandomi, appaiono e scompaiono con una ritmicità simile a una partitura musicale, le donne e gli uomini che ogni giorno ci lavorano con dedizione e l’attenzione massima che la catena produttiva richiede».

La stagione primavera-estate 2022 di MusicAttraverso si concluderà nel Parco di Villa de Strens domenica 19 giugno alle 17,30, in occasione della Giornata Internazionale della Musica, con il concerto solitudo di Anais Drago, violino ed elettronica (nella foto).
Solitudo è il nome del nuovo progetto della violinista AnaisDrago recentemente indicata dai lettori della rivista specializzata “Musica Jazz” miglior nuovo talento italiano assieme alla batterista e compositrice Francesca Remigi. Un percorso in solo che sorprende per la pluralità di voci, un elogio alla solitudine che si nutre di bellezza. Solitudo il titolo, solista lo strumento. Eppure, Anais, in questa nuova opera, sola non lo è mai veramente, neanche sul palco. Solitudo, infatti, è tutt’altro che un album e concerto monocolore, stupisce, invece, per la moltitudine di suoni e la ricchezza a armonica e melodica.

Il materiale musicale trae spunti da testi letterari, ricordi o riflessioni sulla vita contemporanea. Legati saldamente uno all’altro, per quanto diversi tra loro, i brani rivelano anche le numerosissime influenze musicali di Anais, la quale annovera nel suo background esperienza di studio ed esecuzione di musica classica e barocca, folk, worldmusic, pop, progressiverock, fusion e infine il jazz.

 

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Pubblicato il 02 Marzo 2022
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