Il Busto Arsizio Film Festival compie 20 anni e si apre ad Europa e Ucraina

Presentata l'edizione che si svolgerà la prima settimana di aprile in città. Ospite d'eccezione il regista danese premio Oscar e Palma d'Oro Bille August, spazio al dramma ucraino con Lidiya Liberman

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Il Busto Arsizio Film Festival festeggia 20 anni mentre sull’Europa soffiano venti di guerra. Proprio per questo quest’anno si aprirà all’Europa e alle vicende che stanno insanguinando l’Ucraina con l’invasione russa. Lo fa con la presenza dell’attrice ucraina Lidiya Liberman, 36enne protagonista di Maternal (film del 2019 diretto da Maura Delpero), e di altre pellicole italiane, alla serata inaugurale.

La presentazione di questa edizione (2-9 aprile) è avvenuta come di consueto nella sede dell’Istituto cinematografico Michelangelo Antonioni alla presenza del presidente Alessandro Munari e del direttore artistico (insieme a Paola Poli, assente per malattia) Steve Della Casa, affiancati da Gabriele Tosi (padre fondatore del Baff), dal sindaco Emanuele Antonelli e dall’assessore alla Cultura Manuela Maffioli.

Bille August, un regista da Oscar a Busto Arsizio

L’ospite principale di questa edizione sarà il regista danese Bille August, premio Oscar e vincitore per ben due volte della Palma d’Oro a Cannes nel 1988 con “Pelle alla conquista del mondo”, tratto dal romanzo di Martin Andersen Nexe (che vinse anche l’Oscar al miglior film straniero), e nel 1992 col film “Con le migliori intenzioni”, tratto da una sceneggiatura autobiografica di Ingmar Bergman.

La sua attenzione per la tessitura nel racconto gli ha permesso di portare sul grande schermo romanzi complessi rendendoli film dall’indiscusso successo. Tra i registi più acclamati e di talento della sua generazione, Bille August sarà l’ospite d’onore del B.A Film Festival, che quest’anno festeggia 20 anni.

La musica classica incontra il cinema

Musica, immagini e parole saranno protagoniste de “Il silenzio e il canto”, opera virtuale firmata dal compositore Alessandro Solbiati. Pensata nel periodo del lockdown, l’opera viene ora proposta dal vivo: «Al centro del racconto – spiega l’autore – il mito dell’incontro tra Ulisse e le Sirene preannunciato da Circe, ma attraverso testi tratti da Omero, e anche da Rilke, Kafka, Tennyson, Pascoli. Durante la pandemia nessuno poteva suonare assieme, e ogni interprete a disposizione, strumentista, soprano e attore, poteva registrare la propria parte solo singolarmente, contando sul successivo montaggio. Allora è nata l’idea di moltiplicare le parti in gioco, creando un’orchestra che non può esistere».

L’omaggio a Pier Paolo Pasolini

Il Baff ricorderà, inoltre, Pier Paolo Pasolini, nel centenario della nascita, con tre appuntamenti: il regista Pupi
Avati introdurrà la proiezione del documentario “Pasolini prossimo nostro” di Giuseppe Bertolucci, un’intervista, inframezzata da spezzoni di film e foto di scena, sul film “Salò o le 120 giornate di Sodoma” alla cui scrittura partecipò da giovanissimo.

Nella sezione “Made in Italy – Scuole” verra proposto il film Il Vangelo secondo Matteo, diretto da Pasolini nel 1964, con un commento di Don Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo. De Piante Editore presenterà “Un’ora con Ezra Pound”. Ezra Pound intervistato da Pier Paolo Pasolini, un estratto dal volume “È inutile che io parli, che raccoglie le principali interviste rilasciate da Pound alla stampa italiana dagli anni Venti agli anni Settanta del ‘900.

L’omaggio a Monica Vitti

Un omaggio sentito sarà anche quello dedicato a Monica Vitti, scomparsa nel mese di febbraio. Per ricordare la celeberrima interprete il Baff proporrà Vitti darte, Vitti damore diretto da Fabrizio Corallo, che ne rievoca il percorso artistico e quello personale. «Un’antidiva dal fascino magnetico che, con arguta ironia, è diventata anche il simbolo della comicità al femminile, segnando uno spartiacque con i modelli di attrice e donna convenzionali della sua epoca».

Il ritorno di Riccardo Rossi

Presidente della giuria Baff in corto, dedicata al concorso Cortometraggi, sarà l’attore Riccardo Rossi. Ai partner dell’edizione 2022 del BAFF si aggiunge, per il primo anno, la FICE – Federazione Italiana Cinema d’Essai, che riunisce oltre 400 cinema di tutta Italia, per valorizzare la diffusione del cinema d’autore nelle sale del territorio. In particolare, la FICE metterà a disposizione i cortometraggi e i documentari selezionati per le sue rassegne ormai consolidate, denominate rispettivamente “Cortometraggi che passione” e “Racconti Italiani”. “Siamo ben felici di collaborare con il BAFF, un festival che promuove il miglior cinema d’autore italiano e valorizza le sale cinematografiche del territorio” ha dichiarato Domenico Dinoia Presidente della Fice.

«Vent’anni di Baff sono un traguardo importante per una manifestazione che così fortemente si identifica con la città, della quale intercetta la sensibilità e la passione per il cinema – il commento di Manuela Maffioli, Assessore alla Cultura e vicesindaco – Un traguardo importante per la città stessa e per la nostra comunità, che, grazie al Festival, in questi due decenni ha potuto ammirare pellicole che hanno segnato la storia della settima arte, incontrare e ascoltare le voci dei suoi protagonisti, dai Premi Oscar ai giovani talenti emergenti, nutrirsi di contenuti, commuoversi, ridere, crescere. Un ‘miracolo a Busto Arsizio’, reso possibile grazie alla passione, alla dedizione e alle capacità degli organizzatori e al sostegno delle Istituzioni, a partire da Regione Lombardia, tra i primi a investire con concreta convinzione in questo sogno, diventato realtà. Oggi ci prepariamo a festeggiare con una grande edizione, come, anche dopo questi due anni bui, il Festival e la città meritano»

La locandina 2022 del festival è realizzata da Marianna Tomaselli, che ha descritto così il suo lavoro: «Il cinema rappresenta luogo di incontro, di dialogo ma sopratutto di emozioni. La mia illustrazione per Baff rappresenta quell’emozione, quell’attimo di un bacio rubato a tarda notte dopo la visione di un film. Ho giocato con elementi retrò e moderni per rappresentare l’immortalità di questi attimi senza tempo. Il cinema unisce, commuove, appassiona e coinvolge intere generazioni da sempre, colonna sonora delle nostre vite».

Campus Reti una delle sedi del festival

«Siamo davvero orgogliosi di prendere parte a una kermesse che in questi anni ha saputo conquistarsi un posto di
rilievo nello scenario culturale e cinematografico italiano, oltre a rappresentare un’eccellenza locale dichiara Bruno Paneghini, Presidente e Amministratore Delegato di Reti SpA, che ospiterà l’evento – Per l’occasione, apriremo le porte del Campus alla cittadinanza e a tutti gli appassionati di cinema, contribuendo cosi ad allargare i confini della manifestazione e a creare nuove sinergie, sconfinando anche nel campo della videoarte e della musica. Un modo concreto non soltanto per far conoscere la nostra realtà, ma anche per vivere insieme al territorio esperienze inedite che sapranno sicuramente regalarci grandi emozioni»

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Pubblicato il 03 Marzo 2022
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