Una domenica di festa ad Azzate, così diventa il “paese dell’accoglienza”

"Azzate per l'Ucraina" si svolgerà domenica 27 marzo dalle ore 11 alle 16.30 nell'area della Pesa. Tante le associazioni coinvolte per un momento di scambio di informazioni e raccolta di beni di prima necessità. Sono 22 i profughi accolti sino ad oggi in paese

Azzate profughi ucraini

Una domenica di festa che farà di Azzate “il paese dell’accoglienza”. Domani, 27 marzo, le associazioni del paese, e non solo, si incontreranno nell’area della Pesa che diventerà un punto di raccolta di beni di prima necessità per i profughi ucraini arrivati in paese. Ma sarà anche l’occasione per dare informazioni e raccogliere la disponibilità di chi desidera mettere a disposizione un alloggio o anche solo il proprio tempo.

 “Azzate per l’Ucraina” si svolgerà dalle ore 11 alle 16.30: saranno allestiti gazebo dove portare medicinali, generi alimentari e prodotti per l’igiene personale. Ma grazie alla collaborazione con i commercianti del paese si potrà assaggiare la Pizza Fritta della “Torretta”e un gelato speciale di “Cono Coppetta”. L’evento ha il patrocinio del Comune di Azzate ed è realizzato con la collaborazione della Pro Loco Azzate, di IN Valbossa, della Caritas Azzate e Mammeincerchio Azzate.

«Il 19 marzo abbiamo accolto in maniera istituzionale le famiglie ucraine ospiti nel nostro territorio con una cerimonia in Comune nell’ambito della Giornata della Gentilezza – spiega il vicesindaco Simona Barbarito (qui l’articolo). Sono tante le realtà associative, e non solo, che stanno dimostrando il loro spirito di accoglienza nei confronti di questi bambini e ragazzi che con le loro mamme hanno raggiunto il nostro paese. Sono al momento 22 le persone arrivate dall’Ucraina, dislocate in 7 siti diversi, tra famiglie e appartamenti messi a disposizione da privati. Si tratta di mamme con bambini arrivati tramite associazioni, conoscenze o tramite la Parrocchia che con la Caritas sta facendo un grandissimo lavoro per allestire al meglio gli appartamenti di prima accoglienza e dare a queste persone il miglior benvenuto possibile. Per fare questo possiamo contare sulla disponibilità di volontari, associazioni come il gruppo Alpini, la Prociv, i carabinieri in congedo, ad esempio, e naturalmente del Comune. In questi giorni stiamo raccogliendo le adesioni dei volontari anche per dare una mano per cose pratiche, che sia per trasporto, smontaggio e montaggio mobili per arredare spazi disponibili ma non arredati, o per accompagnare gli ospiti in prefettura o in ospedale. Tutti gli ospiti infatti, sono tenuti a dichiarare la propria presenza in Comune che fa al momento da tramite con Questura e Ats per far avere loro il permesso di soggiorno e la tessera sanitaria».

Creare una rete tra le famiglie ospitanti e i volontari

Al momento sono le famiglie ospitanti che si occupano dell’assistenza ai loro ospiti, ma l’intenzione è quella di creare una rete di volontari che possa dare una mano alle famiglie. «Per questo ho creato un gruppo whatsapp al quale si stanno aggiungendo anche alcune famiglie dei comuni circostanti – spiega ancora il vicesindaco – : c’è un grande desiderio di condivisione e di creare occasioni di incontro per far sì che i ragazzi e le loro madri possano stare in compagnia anche dei loro connazionali.
Un’occasione a breve può essere proprio l’evento di domani alla Pesa che segnerà la conclusione della raccolta di beni e medicinali da inviare ai territori interessati dal conflitto, organizzata da Valerio Torre di Torretta Pizza già dall’inizio della guerra. Questo tipo di raccolta è stato organizzato anche dal poliambulatorio Mastra e dalla tipografia Tibiletti, nonché da privati e dalle scuole».
Sempre domani sarà possibile contribuire alla raccolta fondi destinata ai profughi con l’acquisto della pizza fritta del Torretta e sarà presente un banchetto informativo di Comune, Caritas e Mamme in cerchio adibito anche alla raccolta di disponibilità di ospitalità, appartamenti, mobili, arredi, vestiario.
Mamme in cerchio è una delle associazioni in prima linea nell’accoglienza, sia per quanto riguarda il vestiario, sia per l’organizzazione di corsi di italiano per adulti e ragazzi. I corsi si terranno tre volte a settimana, nel giardino del Comune e alle ACLI di Azzate.

Le attività sportive per i bimbi ucraini e il loro ingresso a scuola

Anche le associazioni sportive azzatesi si sono rese disponibili ad accogliere i ragazzi nelle palestre a costo zero.
«Ginfit, Volley Valbossa e Sports Promotion promuovono il valore dello sport, non solo come attività necessaria e salutare ma anche come mezzo di integrazione dei ragazzi con i loro coetanei -spiega Simona Barbarito-. I bambini ucraini naturalmente non verseranno alcuna quota di iscrizione alle varie attività sportive.

Porte aperte anche da parte dell’oratorio, che la domenica pomeriggio ospita i bambini del paese e dello Spazio Giovani del Comune, attivo per preadolescenti e adolescenti tutti i mercoledì pomeriggio sempre negli spazi messi a disposizione dall’oratorio.
Infine le scuole: nei giorni scorsi sono state accolte due ragazze in prima media e una bambina in prima elementare. Lunedì inizierà il primo giorno di scuola materna anche un’altra bimba di 5 anni.
Il Comune, infine, ha una ragazza madrelingua disponibile per supportare le diverse occasioni di incontro. Oltre alla preziosissima Anna, ho raccolto la disponibilità anche di diverse altre “mamme ucraine”, – conclude Barbarito – ovvero le mamme di tutti quei bambini che nel tempo sono stati compagni di classe dei miei figli. Azzate ha da tanti anni infatti famiglie residenti di origine ucraina, questo sicuramente può aiutarci nella comunicazione anche tra bambini a scuola».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Marzo 2022
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