La carenza di medici di medicina generale durerà ancora un paio d’anni

Nel Varesotto sono 74 gli ambiti scoperti, ma nessun cittadino è senza assistenza. Regione Lombardia ha ampliato i posti per la formazione dei futuri medici, ma gli effetti si vedranno in futuro

Medico - Generica

Entro un paio d’anni la situazione dei medici di medicina generale migliorerà. Ma al momento resta complicata. Ats Insubria è preoccupata per l’evoluzione della medicina del territorio: « Il saldo tra quanti lasciano perché vanno in pensione e quanti ne entrano rimane sempre negativo – spiega il direttore di Ats Insubria Giuseppe Catanoso – si va verso un miglioramento della situazione, ma occorre ancora aspettare che si completino i percorsi di formazione».

Oggi, nel Varesotto sono 74 gli ambiti scoperti: « Ricordiamo, però, che nessuno è al momento senza medico – precisa la Direttrice del Dipartimento di Cure Primarie Maria Cristina Della Rosa. – e questo perchè il bisogno del territorio viene calcolato con la media di un medico ogni 1300 assistiti. Sappiamo, però, che ci sono professionisti con 1500 e anche 1800 pazienti, così da garantire a tutti l’assistenza primaria».

Negli ultimi tre anni, Regione Lombardia ha progressivamente aumentato i posti per il percorso formativo della medicina territoriale: in aprile saranno formate 350 nuove figure, che sono cento in più rispetto all’anno passato. L’anno prossimo saranno 450 e tra due anni 500. Nel percorso di formazione, questi medici possono prendere fino a 650 assistiti: da qui il divario tra chi va in pensione con una platea di pazienti anche tre volte maggiore. 

« Come Ats Insubria stiamo gestendo le criticità ma ci sono complessità su cui possiamo fare poco – spiega ancora il dottor Catanoso – per un giovane medico aprire uno studio, pagandone l’affitto, e magari anche trasferirsi in un territorio cercando casa  non è semplice. Ci sono comuni che vengono in supporto, dando i locali dell’ambulatorio gratuitamente. Ma sono tutte situazioni che dipendono da molti fattori. Per questo, occorre accettare di fare qualche sacrificio e spostarsi in un comune limitrofo perché non è proprio possibile dare garanzie a tutti». 

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Pubblicato il 03 Marzo 2022
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