L’Anpi di Gallarate contro la guerra in Ucraina: “L’Italia rispetti l’articolo 11”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del direttivo che sottolinea l'importanza di una seria e urgentissima trattativa diplomatica per fermare il conflitto

manifestazione pace ucraina milano

“Ogni guerra è un crimine contro l’umanità, è la sconfitta della ragione, è assurdo vedere i nostri ragazzi morire senza un motivo. La guerra in Ucraina c’è da 8 anni, ma non abbiamo mai pensato che la crisi degenerasse in questo modo. Anche un pezzo del popolo russo sta dicendo che la guerra è sbagliata. I ragazzi ucraini sono cresciuti assieme a quelli russi. Hanno studiato assieme e ora si devono sparare addosso”. Inizia così il comunicato del Direttivo Anpi di Gallarate e continua:

“Sono alcune delle frasi espresse col cuore in gola dalle madri e dalle badanti ucraine accolte alcuni giorni fa in municipio: è l’aspirazione a un mondo di pace, libertà e giustizia che l’Anpi di Gallarate ribadisce, a una settimana dall’inizio dell’invasione russa. Lo fa come associazione antifascista, erede di coloro che in tempi e con modi diversi si opposero al fascismo e al nazismo e conobbero gli orrori della guerra.

Gallarate si prepara ad accogliere 40 ucraini in fuga dalla guerra, associazioni come Acli, Exodus, Croce Rossa, Caritas si sono mobilitate per una raccolta solidale di generi di prima necessità, per un aiuto concreto: iniziative lodevoli, ma vorremmo ricordare che per coerenza il comune di Gallarate, e per estensione il Governo Italiano, dovrebbero rivedere radicalmente il proprio atteggiamento nei confronti di tutti i diversi, richiedenti asilo o no, provenienti dall’Afghanistan, dalla Siria, dall’Africa e dai tanti paesi in guerra o ridotti alla disperazione dalla siccità e dalla miseria, respinti quotidianamente con una non tanto celata vena di razzismo.

Le madri e le badanti di Gallarate ci hanno ricordato che dobbiamo sempre distinguere i popoli dalle scelte dei loro governi. E’ vero, il popolo russo sta dimostrando di non volere la guerra. È la guerra di Putin e della logica della guerra fredda, che sposta indietro di trent’anni le lancette della storia, per altro commettendo incredibili errori di valutazione assolutamente controproducenti: la sottovalutazione della reazione ucraina all’invasione, il ricompattamento dell’Europa, il riavvicinamento degli USA all’Europa e il rafforzamento della Nato.

Auspicavamo tutti una soluzione pacifica del conflitto, che passasse attraverso l’attuazione degli accordi di Minsk, che consentisse l’autonomia della regione del Donbass sotto le bombe da 8 anni, che salvaguardasse il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti gli Stati.

Ma ora, ribadita la condanna unanime di Putin, occorre individuare una via di uscita che non può che essere una seria e urgentissima trattativa diplomatica, che preveda l’immediato cessate il fuoco, il ritiro delle forze armate russe, l’indipendenza e la neutralità dell’Ucraina al di fuori dalla Nato, evitando ogni coinvolgimento dell’Italia negli eventuali sviluppi militari del conflitto.

In una situazione tanto drammatica o si sceglie di raffreddare la tensione, oppure si intraprende una strada per cui a ogni azione corrisponde una controreazione: è quello che disgraziatamente sta avvenendo

In quest’ottica come ANPI richiamiamo il governo e il parlamento a un effettivo rispetto dell’art.11 della Costituzione che ripudia il ricorso alla guerra. Già siamo impegnati militarmente in troppe missioni di pace per entrare in pieno in un nuovo conflitto attraverso l’invio di armi all’Ucraina. Anche l’allargamento a est della Nato sarebbe un errore fatale: Russia e UE sono obbligate dalla situazione geografica a essere vicine e già questo dovrebbe prevedere una logica di cooperazione e non di competizione. L’Ucraina dovrebbe essere un ponte di comunicazione tra Est e Ovest, invece di essere il fronte di scontro tra paesi o blocchi contrapposti. I tempi della guerra fredda sono finiti.

Come Anpi Gallarate, pertanto, già ampiamente condividendo il comunicato della Segreteria Nazionale Anpi e del suo Presidente Gianfranco Pagliarulo, auspichiamo l’abbandono immediato delle contrapposizioni fuori tempo e luogo, e la messa al bando di qualsiasi opzione militare che non potrà che acuire fino alle estreme conseguenze un conflitto che non avrebbe mai dovuto iniziare.

Il Direttivo di Anpi Gallarate

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Marzo 2022
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