Le associazioni varesine che lottano contro il cancro impegnate nell’accoglienza dei pazienti ucraini

Il lavoro di rete di Fondazione Giacomo Ascoli, Varese per l’oncologia, Ail e Federfarma per l’accoglienza dei malati e dei loro cari in fuga dalla guerra. I primi pazienti sono due bambini e una ragazza accompagnati dalle mamme

Fondazione Ascoli bimbi oncologici

Da sempre in stretto contatto con l’Ospedale di Pavia e con la rete di associazioni regionali e internazionali impegnate nella lotta contro il Cancro, Fondazione Giacomo Ascoli ha dato subito la propria disponibilità a partecipare all’accoglienza dei piccoli pazienti oncologici in fuga dall’Ucraina sotto attacco.

Il ponte aereo per mettere in salvo e garantire le cure necessarie ai malati ucraini è organizzato dalla Onlus pavese Soleterre e Regione Lombardia in collaborazione con Areu e con una fitta rete di associazioni in ambito sanitario di cui a Varese fanno parte, oltre a Fondazione Giacomo Ascoli, anche Varese per l’oncologia, Ail e Federfarma provinciali. L’obiettivo per tutti è accompagnare l’accoglienza sanitaria dei pazienti e dei loro familiari. Nella tarda serata di giovedì 3 aprile, l’ospedale Del Ponte ha accolto i primi tre minori provenienti dall’Ucraina, atterrati a Linate grazie ad un ponte aereo umanitario: Victoria, 14 anni, Maxim 6 anni, entrambi con malattie oncoematologiche e la sorellina di Maxim, Ludmilla di 4 anni affetta da altre patologie.

Ad accompagnarli in questo difficile viaggio le loro mamme, mentre ad accoglierli a Varese, assieme a al direttore del dipartimento della Donna e Del Bambino Massimo Agosti e al presidente della Commissione salute di Regione Lombardia Emanuele Monti, anche Angela Ballerio, mamma di Giacomo Ascoli scomparso a 12 anni per un linfoma non Hodgkin cui è dedicato il Day Center per l’oncoematologia pediatrica di Varese. «Faremo avere a questi bambini e alle loro famiglie tutto il nostro sostegno convinti, come sempre, che migliorare la qualità della vita delle famiglie e dei bambini impegnati nella lotta contro la malattia sia indispensabile a migliorare l’efficacia delle cure, a maggior ragione nel caso di questi bambini costretti ad affrontare, oltre alla battaglia per la guarigione anche l’angoscia e il dolore della guerra», ha detto Marco Ascoli, papà di Giacomo e presidente della Fondazione che si è già attivata per raccolta di abbigliamento per bambini e per le mamme. E ha recuperato la disponibilità e l’impegno nell’accoglienza dei malati oncologici provenienti dall’Ucraina e delle loro famiglie da parte dei volontari delle associazioni varesine che si occupano della lotta al cancro , (Varese per l’Oncologia e Ail che collaborano con il reparto di Oncologia e Ematologia del Circolo di Varese) supportata da Federfarma Varese per quanto riguarda la fornitura di presidi medici da banco necessari agli accompagnatori dei pazienti.
In particolare Fondazione Giacomo Ascoli ha trovato la disponibilità di una giovane cittadina Ucraina residente a Varese per aiutare la comunicazione dei volontari e del personale sanitario garantito dalla fondazione (tra cui psicologhe, nutrizioniste psicomotriciste) nel sostenere i bambini e le loro mamme, e ha già attivato raccolte specifiche per le loro necessità.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Marzo 2022
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