I ragazzi della Carducci di Gavirate a lezione con la scrittrice Elisa Castiglioni
Tante domande per l'autrice di Desideria, libro scelto per il progetto lettura, e una sfida: Desideria 2 potrebbero scriverlo i ragazzi delle prime
Giovedì 3 marzo nell’auditorium della scuola gli alunni delle classi prime della secondaria Carducci di Gavirate hanno incontrato Elisa Castiglioni, autrice del libro Desideria che i docenti hanno adottato per il progetto Lettura di quest’anno. Un incontro atteso e preparato con entusiasmo dai ragazzi, che non vedevano l’ora di conoscere di persona la scrittrice che li ha incollati a quel libro durante l’ ora settimanale di lettura in classe.
Tantissime le domande, da quelle più generali su come si diventa scrittore, come nasce l’idea di un romanzo storico o come si creano i personaggi, a quelle più particolari su piccoli dettagli fino a quella che tutti volevano porre: “Non scriverai un seguito?!”
I ragazzi infatti sono rimasti profondamente affascinati dalla storia della protagonista e da tutte le avventure che Elisa le fa vivere e soprattutto dai suoi intensi ma difficili rapporti personali col padre e con il cavaliere Filippo.
È stato duro per loro leggere la parola fine.
Elisa è stata disponibile a rispondere a tutte le domande, raccontando di sé e dei suoi romanzi e per quanto riguarda un Desideria 2: ha proposto ai ragazzi di provare a scriverlo loro!
Infine, ha autografato i libri con una dedica personale per ciascuno.
Le professoresse Elena Ratti e Anna Renato, che hanno seguito il progetto, hanno ringraziato Elisa per la sua capacità di coinvolgere i ragazzi e stimolarli a leggere, scrivere e soprattutto a sognare.
Si è trattato di un momento importante per tutti (anche chi era in Dad ha potuto seguire l’incontro) perché ha mostrato la bellezza e la forza delle parole.
«I ragazzi si sono sentiti tutti descritti dalla protagonista che, come loro “ha la necessità di volare libera attraverso il cielo del proprio destino” come dice Elisa e che è capace di scelte coraggiose di fronte a violenze e odio – raccontano le insegnanti – Si tratta di un messaggio di speranza profondamente vero e attuale pensando al momento così difficile che stiamo vivendo».
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