Roijakkers: “Mentalità giusta, ma in attacco siamo andati male”

Il coach olandese della Openjobmetis non preoccupato della sconfitta: "Non credo ci sia stata minore intensità del solito". Messina: "La continuazione dell'ottimo secondo tempo di Istanbul"

Ax Armani Exchange – Openjobmetis Varese 95-77

ROIJAKKERS 1 – «Complimenti a Milano che ha meritato di vincere la partita. Penso che abbiano approcciato la partita con la giusta mentalità; noi abbiamo provato a mettere intensità in difesa ed essere il più fisici possibili ma siamo stati imprecisi in attacco e quindi il gap è aumentato».

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ROIJAKKERS 2 – «Mi è piaciuto il secondo tempo, abbiamo anche vinto l’ultimo parziale della gara anche se poi loro hanno gestito la situazione, pensando poi alla partita di martedì che per loro sarà molto importante. Queste partite si possono perdere di 40 punti oppure si può mostrare carattere e cercare di ridurre lo svantaggio».

ROIJAKKERS 3 – «No, non sono d’accordo sul dire che siamo stati meno intensi di altre volte. E’ un momento della stagione nel quale stiamo avendo un po’ di calo fisico e abbiamo rotazioni ridotte senza un giocatore come Keene. Per affrontare Milano però devi andare meglio in attacco, avere gli arbitri che interpretano la tua difesa, la tua partita. Il risultato non mi preoccupa e non penso che da parte nostra ci sia stata minore intensità rispetto alle gare precedenti».

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MESSINA 1 – «Varese arrivava da una serie di tante vittorie ed è squadra che gioca in modo aggressivo. Complimenti alla mia squadra per il risultato. In difesa abbiamo chiuso ogni loro tentativo, nel primo tempo abbiamo segnato con ottime percentuali e poi ripreso nello stesso modo anche nel terzo quarto. Abbiamo disputato una partita più che buona anche senza diversi giocatori che in Eurolega di solito giocano molti minuti. Per noi è stata una serata molto produttiva».

MESSINA 2 – «Mi fa sorridere sentir dire che se perdiamo a Brescia – che arriva da 10 successi di fila – sembriamo quasi in crisi. Siamo in una stagione nella quale è molto difficile tenere sempre alta tensione e il livello fisico; venivamo da una sconfitta di misura a Madrid, abbiamo fatto una bella gara con Trieste e poi perso a Brescia ma succede. Noi abbiamo gente che “sente” la sconfitta: ci sta che poi torni in campo con un po’ di insicurezza. Se avessimo più faccia di bronzo riusciremmo ad assorbire con maggiore nonchalance le sconfitte. Invece a Tel Aviv abbiamo fatto peggio di Brescia, poi però siamo stati bravi a riprenderci con l’Efes e avere avuto questa risposta a se stessi ha tirato su di morale i giocatori che oggi erano galvanizzati. Sembrava la continuazione del secondo tempo di Istanbul, non abbiamo sentito la stanchezza. La testa è la cosa più importante».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 26 Marzo 2022
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