Settecento firme per chiedere il medico di base a Bodio Lomnago e Galliate Lombardo

È il risultato ottenuto dal comitato spontaneo nato per sollecitare la sostituzione di una dottoressa andata in pensione. I suoi assistiti si sono dovuti spostare a Varese

Raccolta firme medici di base bodio lomnago

Quasi 700 firme per chiedere di avere un medico di base nel proprio paese. Un risultato più che soddisfacente raggiunto da un comitato spontaneo nato a Bodio Lomnago che in queste settimane ha installato gazebo fuori dai supermercati e nelle piazze per raccogliere il malcontento dei cittadini e “incanalarlo” in qualcosa di costruttivo.

«Da quando la dottoressa è andata in pensione, con pochi giorni di preavviso, molti dei suoi assistiti si sono trovati a dover scegliere un nuovo medico di base, ma visto che Bodio Lomnago e Galliate Lombardo sono sotto il distretto territoriale di Varese, i cittadini si sono visti costretti a scegliere un medico a Varese – spiega Fabio Fidanza, portavoce del comitato spontaneo – . Un disagio notevole soprattutto per gli anziani, che hanno difficoltà a spostarsi e magari non sanno usare internet o il cellulare per ricevere le ricette via Whatsapp. Per questo ci siamo attivati e in questi giorni abbiamo cercato di coinvolgere i cittadini: ci sono regole da rivedere all’interno di questo sistema. Speriamo di riuscire a sollevare la questione».

E sabato 19 marzo, ultimo giorno di raccolta firme, c’erano anche il sindaco di Bodio Eleonora Paolelli e il vice sindaco Matteo Capuzzi accanto al comitato spontaneo; una battaglia portata avanti dal primo cittadino e che ha coinvolto anche Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità della Lombardia: «Sono tanti i problemi sul tavolo – spiega il sindaco – occorre ridefinire gli ambiti. Non ha senso che Bodio, Galliate, Inarzo, Cazzago siano sotto quello di Varese quando sarebbe più logico facessero riferimento ad Azzate. In alternativa in paese abbiamo ambulatori liberi, strutture nuove, i medici di Varese potrebbero spostarsi uno o due giorni alla settimana e venire a visitare qui. Tra l’altro sappiamo che nei prossimi mesi altri medici andranno in pensione e siamo già preoccupati per quello che potrebbe accadere. Posso dire però che ho trovato piena disponibilità all’ascolto e alla collaborazione da parte di Lucas Maria Gutierrez, il direttore generale di Ats Insubria e di Monti. Qualcosa potrebbe muoversi, siamo fiduciosi».

Quali saranno quindi le prossime mosse? «Consegneremo le 700 firme al dottor Gutierrez e cercheremo di capire che margini di azione ci sono  – conclude Fabio Fidanza –  Vorrei ringraziare anche il nostro comitato composto da Isabella, Daniela, Santina, Enza, Roberto, per l’impegno profuso in questo mese. Ovviamente il Comitato non chiude i battenti. Nelle prossime settimane consegneremo le firme alla direzione generale di ATS Insubria Varese e, nell’occasione, solleciteremo una rapida soluzione».

 

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Pubblicato il 21 Marzo 2022
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