Speleologi e protezione civile all’orrido di Cunardo per la maxi esercitazione
Il “Nucleo Soccorso Fluviale Alluvionale” della Protezione Civile ha condotto una serie di manovre, soprattutto prove di soccorso, operando lungo l’alveo del torrente Margorabbia
Nella giornata di domenica 6 marzo scorso presso il traforo idrogeologico dell’Orrido di Cunardo si è svolta un’importante iniziativa che ha visto coinvolti il Gruppo Speleologico Prealpino di Clivio e il Gruppo di Protezione Civile di Cantello, Associazioni che hanno condiviso questo particolare luogo per intraprendere due distinte operazioni di comune interesse.
Il “Nucleo Soccorso Fluviale Alluvionale” della Protezione Civile ha condotto una serie di manovre, soprattutto prove di soccorso, operando lungo l’alveo del torrente Margorabbia nel punto dove, fuoriuscendo dal complesso sotterraneo, forma alcune piccole cascate.
Un lavoro di squadra coordinato da Matteo Villa che ha messo a dura prova le forze fisiche e mentali degli operatori, del resto il loro compito è proprio quello di intervenire in luoghi impervi e con presenza di corsi d’acqua. In questo caso hanno dovuto anche realizzare un sistema di teleferiche lungo oltre 50 metri e sospeso ad oltre 30 metri di altezza, operando per oltre 8 ore in condizioni difficili e sperimentando un nuovo approccio tecnico per il recupero di materiali in ambiente estremo
. Nel corso di tali operazioni erano presenti anche quindici speleologi del G.S. Prealpino, coordinati dal Presidente Guglielmo Ronaghi, organizzatisi per procedere al recupero della gran quantità di immondizia accumulatasi all’interno delle gallerie attive del complesso sotterraneo, fenomeno che si verifica nei periodi di piena del fiume, quando le acque risalgono per vari metri lungo il reticolo sotterraneo trasportando con sé anche grossi tronchi e pneumatici di automobile, abbandonandoli poi in punti impensabili.
Ogni anno questa eccellenza naturalistica della provincia di Varese e di Lombardia è meta di visite da parte di moltissima gente tra cui scolaresche, varie associazioni e famiglie, e grazie all’eccezionale lavoro dei volontari la grotta è stata resa più sicura, più facilmente percorribile e soprattutto più pulita. Questa nobile iniziativa è stata portata a termine anche con il plauso del Sindaco di Cunardo.
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