Tempi stretti per i progetti del Pnrr a Busto Arsizio, opposizione preoccupata

I capigruppo delle liste di minoranza chiedono all'amministrazione di riferire in commissione sulle difficoltà esistenti nei progetti finanziati dal governo

Rigenerazione urbana a Busto Arsizio, i progetti

I consiglieri comunali di Pd, Busto al centro, Popolo riforme e Libertà e Progetto in Comune chiedono all’amministrazione di riferire in commissione su come si sta procedendo per gli interventi legati ai fondi del Pnrr relativi al Progetto innovativo nazionale dell’abitare di qualità (cosiddetto PINQuA). I tempi dettati dal governo per presentare i progetti definitivi e il cronoprogramma sono molto stretti e i consiglieri capigruppo Maurizio Maggioni per il Pd, Gigi Farioli per i centristi, Gianluca Castiglioni per Busto al Centro e Santo Cascio per la civica Progetto in Comune temono che i progetti immaginati dall’amministrazione possano scontrarsi con  le richieste della Soprintendenza e con strumenti urbanistici come il Pgt. A Busto Arsizio arriveranno fondi per cinque progetti: area ex-Borri, ex-Caserma di via Roma, Casa Bossi o villa Radetzky, Conventino ed ex Carcere e per l’ex-oratorio di Sacconago (Casa o Villa Azzimonti).

240 giorni per i progetti esecutivi

Il Decreto del 16.9.2020 stabilisce che i soggetti proponenti i progetti ammessi devono presentare documentazione contenente il successivo livello di progettazione definitivo, ovvero esecutivo, ai sensi del codice dei contratti pubblici, della proposta nel suo complesso e dei singoli interventi, e che il tempo previsto (allora in 240 giorni) necessita di una dettagliata analisi di contenuto e di una tempestiva decisione.

Tempi stretti

La conclusione degli interventi deve avvenire entro il 31/03/2026, gli enti inseriti negli elenchi di cui all’articolo 1 (Proposte ammesse) devono trasmettere il cronoprogramma rimodulato compatibilmente con la data suddetta e indicare i dati relativi al numero delle unità abitative (in termini sia di costruzione che di riqualificazione) e la superficie di spazi pubblici interessati, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto”. Entrambi i Decreti in attuazione del “Programma innovativo per la qualità dell’abitare” finanziato con i fondi del PNRR individuano criteri e modalità e tempi molto rigorosi per garantire la compiuta realizzazione delle opere e tal fine provvedono all’ eventuale esclusione dell’ammissibilità ed allo scorrimento delle graduatorie o alla revoca della definitiva ammissione e del primo finanziamento; considerato altresì che il Comune di Busto Arsizio ha presentato domanda di contributo ai sensi del D.P.C.M del 21 gennaio 2021, “Assegnazione ai comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale”, sulla base di un progetto finalizzato all’intervento sulla Villa Azzimonti a Sacconago.

I progetti sono compatibili con il Pgt? Auditorium a rischio

I consiglieri comunali chiedono che la Giunta riferisca in Commissione relativamente ai seguenti aspetti:
se le proposte progettuali dei singoli interventi siano compatibili con le destinazioni previste dal PGT e degli altri strumenti urbanistici attuativi e nel caso in cui non lo siano , quali procedure e provvedimenti ritiene di dover assumere e quali organi istituzionali debbano essere coinvolti o quali altri soggetti.

Il problema dei pareri della soprintendenza

Dall’opposizione chiedono anche come la Giunta pensa di affrontare e risolvere le problematiche emerse in termini anche fortemente critici dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali e Culturali, in data 18.11.2021 relativamente all’area dell’ex-calzaturificio Borri: «La valutazione della Soprintendenza giudica che il previsto edificio intermedio ( Auditorium) posto in corrispondenza del fabbricato esistente (quello parzialmente demolito e di cui si conservano i materiali), laddove fosse realizzato ne causerebbe la completa demolizione, mentre la Soprintendenza ne aveva richiesta nel 2019 la ricostruzione o il reimpiego dei materiali.

Anche per gli altri edifici potrebbero esserci problemi. «La Soprintendenza ha evidenziato “che gli interventi potrebbero determinare considerevoli alterazioni del manufatto” (Conventino) o che “le previsioni comporterebbero la trasformazione di spazi storici aventi una evidente identità “( ex Caserma)» – aggiungono i consiglieri Maggioni, Cascio e Farioli.

Per questo chiedono «in quali tempi la Giunta ritiene di poter produrre le nuove progettazioni soprattutto quelle
che la Soprintendenza richiede di valutare preventivamente per le necessarie autorizzazioni , e se questi tempi potranno essere compatibili con le fasi cronologiche previste dal Ministero di riferimento (MIMS); nel caso dell’intervento sulla Villa Azzimonti di Sacconago , per il quale è stato richiesto un contributo, dapprima non ammesso a causa dell’applicazione dell’Indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM) e successivamente assicurato dal Governo anche per altri Comuni richiedenti, quali contenuti progettuali intenda attuare la Giunta e quali eventualmente modificare, prima dell’affidamento dei lavori ( 15 mesi ) atteso che le procedure prevedono tempi più ampi e che il progetto deve solo rispondere ai criteri generali previsti dall’art.3. del relativo DPCM».

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Pubblicato il 18 Marzo 2022
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