“Terra e Gente” fa il pieno a Cittiglio: sala gremita per scoprire la rivista culturale

29a edizione della pubblicazione della Comunità Montana Valli del Verbano. Serena Contini: "Una palestra di studi sostenuta da tutte le giunte dal '93 a oggi". L'applauso per Giancarlo Peregalli a 20 anni dalla scomparsa

Cittiglio Terra e Gente

C’è un luogo dove si incontrano il tenore Francesco Tamagno e il fotografo Gino Oprandi, il generale dei Carabinieri Enrico Galvaligi e il “sindaco comunista di Varese” Enrico Bonfanti, la camicia nera Minola Cattaneo e il funzionario di dogana Tommaso Bonfiglioli fino al Milite Ignoto. Un luogo dove si fa sentire la presenza di Piero Chiara, con le barche da lui descritte o con le curiosità emerse dai documenti di quella Pretura di Cuvio che fu teatro di un suo romanzo.

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La presentazione di “Terra e Gente” a Cittiglio 4 di 11

Il luogo non è fisico ma cartaceo, è la 29a edizione di Terra e Gente, la rivista storico-culturale della Comunità Montana Valli del Verbano che, anno dopo anno, racconta storie, vicende e personaggi che nel corso dei secoli hanno caratterizzato quella zona di terra che va dal Lago Maggiore alla Città Giardino, passando per valli, colline e montagne prealpine.

In ritardo rispetto al solito, a causa del covid che ha fatto slittare l’appuntamento, Terra e Gente è stata presentata nella sala polivalente del Comune di Cittiglio, a due passi dalla stazione ferroviaria, richiamando alla serata di vernissage un numero importante di spettatori e appassionati tra i quali era facile scorgere tanti amministratori locali (in carica o del passato) giunti a omaggiare un progetto per certi versi unico.

«Avere dato vita a così tanti numeri significa che la rivista è davvero qualcosa di speciale. In 29 anni si sono succeduti tanti presidenti, assessori alla cultura, giunte; c’è stata anche la fusione di due comunità montane ora confluite in quella delle Valli del Verbano, ma tutti hanno sempre sostenuto Terra e Gente» ha ricordato Serena Contini, curatrice della rassegna che proprio dalla comunità montana (allora era quella della Valcuvia) ha iniziato un percorso professionale e personale che la ha portata a ricevere l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. E per questo premiata in avvio di serata dalle autorità di Cittiglio, il sindaco Rossella Magnani e l’assessore Luca Soffiantini. «Siamo una amministrazione giovane, per noi era importante dopo 5 mesi di mandato – le parole di Magnani – ospitare un appuntamento come quello di stasera»

«Questa rivista – prosegue Contini è stata una palestra di studi e un mezzo di approfondimento culturale fin dal 1993. Per amare il territorio bisogna essere consapevoli di ciò che ci circonda e in questo senso Terra e Gente è divenuta un fiore all’occhiello della Comunità Montana ed espressione della sua direzione culturale».

Parole incassate con piacere dall’attuale presidente dell’ente, Simone Eligio Castoldi, e dall’assessore alla cultura Marco Fazio, sindaci rispettivamente di Rancio Valcuvia e Germignaga. Proprio Castoldi ha voluto proporre un applauso che si è rivelato caldissimo, quello per Giancarlo Peregalli, uno dei padri di Terra e Gente e una delle figure culturali più significative della Valcuvia, a 20 anni esatti dalla sua scomparsa.

«Le poesie di Mario Scotto vanno a toccare alcuni punti della nostra zona che, solitamente, non associamo a versi poetici – ha spiegato invece FazioTerra e Gente serve anche a questo, a scoprire e e a vedere certi luoghi sotto una luce diversa. La rivista va ora verso la sua trentesima edizione che dovrà essere speciale: la nostra giunta ha ereditato questa iniziativa e noi abbiamo tutte le intenzioni di portarla avanti».

Prima del breve spettacolo teatrale affidato all’attore Stefano Beghi, accompagnato dalla musica di Marco Prestigiacomo, è invece toccato al professor Mario Iodice, vicesindaco di Laveno Mombello, elencare e toccare tutti i 17 contributi che compongono l’edizione numero 29 di Terra e Gente, per un totale di circa 300 pagine (tra gli autori anche Michele Mancino, vicedirettore di VareseNews, con un articolo sulla Shoah nelle terre di confine ndr). «Una maratona tra testi diversi – ha detto Iodice – che ora aspettano la vostra attenta lettura. Siamo tutti un insieme strettamente correlato, dal paesino di montagna e del lago fino al mondo intero. A noi il compito di tramandare quello che la natura e i nostri predecessori ci hanno consegnato».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Marzo 2022
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