Da bar a discoteca: la polizia di Varese interrompe un concerto in un locale di Masnago con 120 persone

Controlli a Masnago in seguito a segnalazioni per disturbo della quiete pubblica: un bar trasformato in sala concerti senza autorizzazioni e misure di sicurezza

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In seguito a diverse segnalazioni di cittadini per disturbo della quiete pubblica, venerdì sera la Polizia locale di Varese ha verificato e sanzionato un locale nel quartiere di Masnago.

Nel corso dell’ispezione è stata riscontrata infatti la violazione di diverse normative e delle misure di sicurezza: in particolare è stato accertato che il locale, trasformato in discoteca, aveva in realtà l’autorizzazione per la sola somministrazione di alimenti e bevande, quindi come bar e tavola calda.

L’esercizio commerciale invece era stato adattato a locale di pubblico spettacolo e al momento del controllo della Polizia locale era in corso un concerto dal vivo a cui stavano partecipando circa 120 ragazzi.

Gli agenti hanno così riscontrato che non erano garantite, né erano state adottate, adeguate misure di sicurezza per un eventuale deflusso dei partecipanti e per il locale non erano stati condotti accertamenti sulle condizioni di agibilità per lo svolgimento di spettacoli pubblici.

La Polizia locale ha così immediatamente interrotto la serata e fatto defluire i partecipanti all’esterno. Si è proceduto alla contestazione di violazioni di carattere penale ed amministrativo nei confronti del titolare del locale e saranno condotti ulteriori approfondimenti in collaborazione con gli uffici comunali del commercio e dell’edilizia.

(*I gestori del locale The Bunker di via Manin precisano che non si tratta del loro locale)

 

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Pubblicato il 21 Marzo 2022
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  1. carlo_colombo
    Scritto da carlo_colombo

    D’accordo che sono vecchio, ma sono stato giovane anch’io in tempi di crisi (auto in circolazione a targhe alterne ecc. ecc.) e pertanto posso anche capire che ci sono limitazioni varie ma mi pare che si può fare a meno per qualche tempo di discoteche, sballi vari ecc. che non sono niente rispetto a quello che stanno subendo i giovani ucraini sotto le bombe e la guerra in casa.
    Mi chiedo a cosa sarebbero disposti a rinunciare i nostri ragazzi per avere la pace. Probabilmente le nuove generazioni non sono state educate a fare sacrifici e non sono più disposte a rinunciare al superfluo.

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