Blitz dal dentista per arrestare lo spacciatore dei boschi di Lonate Pozzolo, in casa 9 kg di droga

Blitz degli agenti del Commissariato di Polizia di Busto Arsizio che da tempo seguivano i due spacciatori con appostamenti e pedinamenti. Trovata la casa dove stoccavano cocaina, eroina e hashish

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Gli uomini del Commissariato di Busto Arsizio ne hanno arrestato mentre era disteso sul lettino del dentista dove era andato a farsi curare un brutto mal di denti mentre il complice inseparabile quel giorno era da solo a spacciare nel bosco e non ha trovato vie di fuga buone per sfuggire alla cattura.

Nell’ abitazione di Milano del capo nascondevano chili di cocaina, eroina, hashish e un piccolo tesoretto in euro e franchi svizzeri. Il blitz, d’intesa con la Procura della Repubblica di Busto Arsizio, è arrivato all’improvviso e li ha colti di sorpresa proprio mentre erano separati.

Nella giornata di ieri (giovedì) gli investigatori della Polizia di Stato di Busto Arsizio diretti da Franco Novati, grazie a un doppio blitz simultaneo a Lonate Pozzolo e Milano, hanno smantellato un’importante centrale per lo spaccio di droga radicata nei boschi che si estendono a fianco della via Ceresio a Lonate. Da tempo i poliziotti di via Ugo Foscolo seguivano le mosse di due cittadini marocchini che avevano scelto quell’area come base per quotidiane cessioni di eroina, cocaina e hashish a numerosi e affezionati clienti, disposti a percorrere anche molti chilometri per rifornirsi da loro.

Gli spacciatori contavano sulla inaccessibilità dei luoghi, che per la fitta vegetazione assicurano “imboschi” dove nascondere la droga in attesa della vendita e che, nel caso di improvvise irruzioni delle Forze dell’Ordine, permettono di fuggire agevolmente; ma contavano anche sulla loro clandestinità e sulla mancanza di residenze “ufficiali”, condizione che ha permesso loro di disporre di case sicure, ignote alla Polizia, in cui stoccare e nascondere il grosso delle sostanze stupefacenti da vendere nei boschi.

I due però non avevano fatto i conti con l’intuito e la tenacia dei poliziotti del Commissariato, che già li conoscevano avendone arrestato uno e denunciato l’altro per analoghe vicende anni prima e che grazie a discreti servizi di osservazione e pedinamento erano riusciti a individuare la dimora di uno di loro, quello ritenuto il capo, in un anonimo appartamento di Milano.

Ieri pomeriggio i poliziotti hanno ritenuto che fossero maturate le condizioni per intervenire in sicurezza e con ottime probabilità di successo, anche perché i due si erano dovuti temporaneamente dividere: il capo era rimasto a Milano per ricorrere alle cure di un dentista mentre il gregario continuava in solitaria l’attività di spaccio a Lonate Pozzolo.

Così, mentre una squadra del Commissariato raggiungeva il primo che ancora si trovava nello studio odontoiatrico milanese, la seconda, con la collaborazione di un’unità cinofila antidroga della Guardia di Finanza di stanza a Malpensa, faceva irruzione nel bosco dove il secondo stava spacciando. Nella casa milanese del capo sono stati trovati circa 2,8 chilogrammi di eroina, 2,3 chilogrammi di cocaina e 4,3 chilogrammi di hashish, oltre a circa 13000 euro in contanti, 3000 franchi svizzeri (a conferma del fatto che anche gli svizzeri si riforniscono da queste parti, ndr), bilancini e ben sei telefoni cellulari.

Il complice, bloccato dopo una breve fuga, disponeva invece, per lo spaccio quotidiano, di circa 150 grammi di cocaina, 50 di eroina e 15 di hashish, oltre a 2500 euro in contanti; droga che gli è stata in parte trovata addosso e in parte, grazie al fiuto del cane antidroga, recuperata in un marsupio del quale era riuscito a disfarsi gettandolo in un cespuglio. Ovviamente sono stati entrambi arrestati e sono ora a disposizione del magistrato per l’interrogatorio di convalida dell’arresto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Aprile 2022
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