Elezioni RSU Valle Olona: Il Nursind chiede impegni per arginare la fuga degli infermieri
Il capolista candidato all'Asst di Busto sottolinea la scarsa attrattività della professione e definisce disastrosa l'attuale condizione di lavoro dopo due anni di pandemia, con un'emergenza che non è ancora finita
Da domani, martedì 5 aprile, e fino al 7 sono aperti i seggi per le elezioni delle rappresentanze sindacali all’Asst Valle Olona. La delegazione sindacale sarà formata da 41 rappresentanti eletti.
Tra i partecipanti il Nursind che si presenta con 30 candidati. Il capolista Giusi Gennaro spiega la situazione, dopo due anni di pandemia, le necessità più urgenti e i progetti per il futuro.
Come definisce la situazione lavorativa dopo due anni di pandemia?
Disastrosa. Basta farsi un giro nei vari Pronto Soccorso e nei reparti per farsene un’idea.
Il personale infermieristico è ormai stremato e non so quanto ancora potrà reggere. Lo stato di emergenza è terminato ma la pandemia non è finita e non finirà di certo per decreto. Guai ad abbassare i livelli di sicurezza, almeno nelle strutture sanitarie, e le ultime DGR non sembrano andare in questo verso. La categoria degli infermieri conta sicuramente e senza ombra di dubbio il più alto numero di contagiati ancora adesso e non sappiamo quali saranno le ricadute sulla salute dei lavoratori nel breve e a lungo termine, ma che bisognerà monitorare attentamente nei prossimi mesi e probabilmente anni.
Quali i problemi più sentiti?
Sicuramente la grave carenza di personale infermieristico ed OSS che denunciavamo già prima della pandemia e di conseguenza le condizioni lavorative. Impensabile, oggi, gestire unità operative con 40 posti letto, con le attuali dotazioni organiche, vedi per esempio la Medicina di Somma Lombardo. Lo sforzo richiesto agli infermieri in questi due anni non si può descrivere con un aggettivo e l’abnegazione e lo spirito di sacrificio dimostrato dovranno per forza di cose essere riconosciuti economicamente ma non solo.
Quali le difficoltà a trovare soluzioni condivise?
Impossibile trovare delle soluzioni condivise se dall’altra parte del tavolo viene a mancare l’ascolto o se vengono minimizzate le richieste della parte sindacale. Più volte abbiamo denunciato il crescente aumento dei carichi di lavoro del personale spesso dovuto anche al demansionamento strisciante a cui è sottoposta la categoria infermieristica e ai continui rientri per esigenze di servizio per la copertura dei turni. Di fatto, in questi due anni e mezzo siamo stati reperibili 365 gg senza soluzione di continuità, con un numero di ore di straordinario di cui ancora non abbiamo contezza e migliaia di giorni di ferie da recuperare. Ci sono due esigenze contrapposte, da una parte l’azienda che è in difficoltà per garantire il servizio e dall’altra il sacrosanto diritto al riposo del lavoratore.
Quali obiettivi si pone in questo mandato?
Senza alcun dubbio la valorizzazione dell’infermiere, economica, ma non solo, e sicuramente il benessere lavorativo che parte da una attenta programmazione della turnistica e dal rispetto della conciliazione della vita lavorativa e familiare. In parte, ma non è sufficiente, un primo obiettivo è stato già raggiunto. Nel prossimo CCNL se e quando verrà firmato, grazie a NURSIND agli infermieri verrà riconosciuta con decorrenza 1° gennaio 2021 un’indennità di specificità. Ci impegneremo tuttavia come abbiamo sempre fatto nell’ultimo mandato a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse aziendali finalizzandole a riconoscere quanto ancora non riconosciuto pienamente alla professione.
Quale la prima richiesta sul tavolo sindacale?
Assunzioni di infermieri e OSS, se si vogliono garantire tutti i servizi ai cittadini, e un aumento sensibile delle indennità dei turni disagiati. Il concorso degli infermieri ha visto poche adesioni ed è quasi concluso. La poca attrattività in questo momento della professione infermieristica è un problema serio e da non sottovalutare. Bisogna cercare di trattenere i professionisti e non farli scappare via garantendo sicuramente migliori condizioni lavorative ed economiche. Quindi subito a lavoro per le chiamate senza perdere tempo e subito un nuovo bando a tempo indeterminato. Stessa cosa per gli OSS.
Per leggere le altre interviste sulle elezioni delle RSU all’Asst Valle Olona clicca qui
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