Keene, Reyes, De Nicolao: i tanti volti di una Openjobmetis brillante

SPECIALE: le statistiche interattive dei biancorossi. VOTI: tutti positivi gli uomini di Seravalli. I due play colpiscono da fuori, l'ex Mexico City è uomo ovunque mentre Wolde castiga i suoi concittadini a suon di triple

La festa salvezza della Openjobmetis Varese

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La festa salvezza della Openjobmetis Varese 4 di 17

 

BEANE 6,5 – Ha l’affidabilità di una “Formula Uno” artigianale degli anni Ottanta, quelle che prevedevano soluzioni pazzesche e magari piazzavano qualche giro clamoroso salvo fermarsi qua e là con noie di ogni genere. “AB” è così, prendere o lasciare: talvolta si accende e vola, ma può anche accadere che si inventi qualche strambezza che lo porta a deragliare. Sulla bilancia, stavolta, prevalgono le note positive.

WOLDETENSAE 7,5 – Nella prima metà di partita si vede poco, anche se a un certo punto “spiega” a Procida che il basket non è solo atletismo e faccia tosta, piantandogli una gran stoppata. Nel terzo periodo però è devastante: segna da tre sia coi piedi per terra, sia costruendosi il tiro, piazza 11 punti che segnano la strada verso la fuga, in direzione vittoria. E si toglie lo sfizio di castigare i suoi “vicini di casa” che non lo hanno mai considerato (è cresciuto sotto le due torri ma giocava a San Lazzaro). Tra gli animatori della festa finale.

SOROKAS 7 – Perde a sorpresa in quintetto base ma, da giocatore esperto quale è, si preoccupa solo di dare il massimo una volta in campo. E così avviene: partecipa volentieri alla sagra del canestro quando Varese è lanciata, garantisce presenza a rimbalzo, contribuisce a ingarbugliare la serata dei lunghi bolognesi in difficoltà contro i baltici reattivi e intelligenti della Openjobmetis.

DE NICOLAO 7,5 – Partita eccellente, quasi da MVP non ci fossero Keene e Reyes per l’importanza dei canestri segnati. Nella serata teoricamente più difficile e ad alta tensione sfodera una prestazione mostruosa al tiro con 3/3 dall’arco e un solo errore in entrata (peraltro con un contatto non fischiato). Segna praticamente un punto al minuto vestendo per una volta i panni del bomber e non del rifinitore prendendosi così applausi a scena aperta. E se trovasse continuità anche al tiro…

VENE 7 – Il tabellino dice diverse cose ma non tutte: sul foglio ci sono i 13 punti e le buone percentuali, non l’utilità di Simas contro i lunghi ospiti (come già accennato nel giudizio su Sorokas). In pratica, con l’estone in grado di marcare il più possente Groselle, Varese ha un vantaggio netto da sfruttare in attacco dove può godere di un quintetto più agile. Snaturando – come ha confessato anche Martino – il ruolo di Benzing, centrale per le fortune della Effe. Vene poi capisce che intorno a lui i compagni fanno i fuochi artificiali, quindi fa un passo indietro a livello di spettacolo ma non rinuncia a qualche magata delle sue, come l’ultimo canestro su rimbalzo d’attacco. Un pallone individuato nel radar mentale e finito, guarda caso, proprio tra le sue mani.

Fortitudo battuta a Masnago. Openjobmetis, 103 punti per la festa salvezza

REYES 8 – Non ci fosse un Keene ispiratissimo, la palma di MVP finirebbe senza dubbio a lui. Liberatosi della presenza di Roijakkers, con cui il rapporto è stato difficile, si scrolla di dosso anche qualche timidezza vista in passato per andare a segnare da vicino con scorribande e palleggi incrociati nell’area bolognese. Tantissima presenza a rimbalzo (ben 8), 2 stoppate e 2 recuperi per un totale di valutazione che dice 26. Babyface, ma numeri feroci.

LIBRIZZI 6,5 – Sembra destinato a non entrare, e invece Seravalli lo lancia nel terzo periodo di gioco, ottenendo in cambio difesa, un rimbalzo d’attacco fondamentale per sbloccare Sorokas (poi a segno dall’arco sul prosieguo). Senza mai dare l’impressione di poter essere attaccato dai più possenti esterni bolognesi.

CARUSO 6 – Lo si vede poco in attacco perché stavolta la palla, là sotto, non arriva praticamente mai. Però è al servizio del gruppo, assorbe piuttosto bene i contatti difensivi, esce con buon tempismo a braccia alte davanti ai tiratori, mantiene alta la qualità del quintetto anche nel colorato.

Seravalli: «Questa vittoria è un grande premio per tutti. Grazie al pubblico di Varese»

KEENE 8,5 (IL MIGLIORE) – All’andata aveva fatto cilecca, sbagliando troppo in casa della Fortitudo. Forse se lo ricordava, forse semplicemente aveva voglia di confermarsi protagonista in una serata importante, forse era intenzionato a godersi un pubblico bollente come in questi anni non era accaduto. Fatto sta che si prende tanta responsabilità, gestisce sempre la palla a costo di esagerare e, al momento giusto, infila canestri in serie che valgono la salvezza. 26 punti, 10 su 18 al tiro, 5 su 9 da 3, ma pure 9 assist che fanno lievitare anche la valutazione: trenta. E lode, a questo punto.

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Openjobmetis Varese – Kigili Fortitudo Bologna 103-92 4 di 31

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